Capitolo 11

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Sentii bussare ripetutamente al campanello: era Logan, stranamente in perfetto orario.

Aprii la porta sfoggiando uno dei miei sorrisi migliori e lo feci accomodare.

"Complimenti per la casa" sorrise "Zuccherino" aggiunse con un ghigno.

Mantieni la calma, Miney

"Sei pregato di chiamarmi con il mio nome che è Aurora, nel caso te lo fossi scordato" dissi sorridendo angelicamente.

Anche perché sono un angelo, quindi tecnicamente ogni mio sorriso è angelic... Basta con questi stupidi ragionamenti, Miney

"Ok, calmati... Zuccherino" sghignazzò.
Sospirai "Accomodati" gli dissi, indicandogli il divano.

Presi due fette di torta già tagliate, porgendogliene una a lui.

"Però... È ottima" disse lui, a bocca piena.
Risi leggermente per la sua espressione, posando il piatto sul tavolino di fronte a noi.
"Da dove vieni?" domandò stravaccandosi sul divano a gambe aperte.
"Mississippi" risposi.
"Paese molto differente dalla California... Come mai sei venuta qui?" chiese ancora.
"Vorrei fare l'attrice... La California offre più possibilità per questo genere di lavoro"
Annuì "Anche io sono un attore" disse quasi atteggiandosi.
"Non lo avrei mai detto" dissi ironica.
"Se vuoi" iniziò a dire, avvicinandosi velocemente al mio viso e prendendo il mio mento tra le sue dita "Posso darti lezioni" sussurrò provocante.
Mi allontanai immediatamente cadendo dal divano, suscitando una sua risata.
"Che scema" mi sentii dire da dietro.
Mi girai sgranando gli occhi "Kendall che ci fai qui?" domandai bisbigliando.
"Ti sei fatta male, zuccherino?" chiese Logan continuando a ridere.
"No, grazie" sbruffai alzandomi e sedendomi, seguita da Kendall.
"Zuccherino? Ti ha chiamata zuccherino e ancora non lo hai picchiato?" domandò l'angelo ridendo.
"Finiscila" dissi tra i denti, dandogli un pizzicotto al braccio.
"Tutto ok, Aurora?" domandò Logan, notando i miei strani atteggiamenti.
"Si tranquillo. Quindi fai l'attore... Strano, non ti ho mai visto in alcun tipo di film" dissi, dando intanto una gomitata a Kendall che diceva un mucchio di scemenze.
"Si bé, è da un po' che non recito. Mi sto concentrando per lo più sulla musica" spiegò.
"Quindi sei anche un cantante?" chiesi.
"Il migliore" disse d'un tratto malizioso, avvolgendomi le spalle con il suo braccio.
"Zuccherino" sussurrò Kendall al mio orecchio ridendo.
"Zuccherino" bisbigliò sensualmente Logan, accarezzando la mia coscia.
"Uh fra poco assisteremo a 50 sfumature" disse Kendall.

Mi allontanai nuovamente.

"Senti Logan, ho capito le tue intenzioni, ma credo tu non abbia capito le mie. Non sto cercando un fidanzato o robe simili. Tra me e te ci deve essere un rapporto di amicizia e nient'altro. Sono vergine e ci tengo alla mia verginità e non sarai di certo tu a farmela perdere con le tue manie di protagonismo. Chiaro?" chiesi.
"Grande" esultò Kendall, che si beccò un calcio alla caviglia.
Logan rimase qualche secondo in silenzio "Va bene, scusami. Hai ragione, non avevo capito le tue intenzioni. E non ti chiamerò più in quel modo. Promesso" balbettò mortificato.
Gli sorrisi, porgendogli la mano "Amici?" domandai.
Si alzò e mi abbracciò, lasciandomi un attimo di stucco "Amici" sussurrò stringendomi.

Morsi il mio labbro, ricambiando timidamente l'abbraccio, poggiando il capo sulla sua spalla, essendo più bassa di lui.

"Uh che carini" sghignazzò Kendall; gli gettai un'occhiata: una volta che Logan se ne sarebbe andato, il biondino si sarebbe trovato nei guai con la sottoscritta.

Sciogliemmo quel caloroso abbraccio e vidi per la prima volta un sorriso sincero sul suo volto, notando delle fossette davvero adorabili.

"Stai facendo gli occhi a cuoricino, Miney. Finiscila" disse Kendall, geloso(?)
"Tu la mattina fai jogging?" domandò Logan.

Ovvio che no, sono l'essere più pigro della Terra e del Paradiso

"Ehm si" risposi.
"Allora domani mattina alle 7 ti va di correre con me? Anche perché sei nuova di qui e rischieresti di perderti" sorrise speranzoso.
"Va bene, ci sarò" sorrisi a mia volta.
"Allora a domani, Aurora" mi salutò, avviandosi alla porta e uscendo.
"A domani, Logan" sussurrai io, gettandomi sul divano.

Sgranai gli occhi...

ALLE 7 DI MATTINA? DEVO SVEGLIARMI ALL'ALBA PRATICAMENTE

"Allora" iniziò a dire Kendall accommodandosi accanto a me.
"No ora parlo io" lo interruppi adirata "Io starei lavorando e sei pregato di non venire più quando sai che sono con lui perché mi metti in soggezione con i tuoi stupidi commenti da adolescente in fase ormonale" gli urlai contro.
"Ok, scusami" sussurrò frustrato.
"Non fare quella faccia, sai che non resisto" dissi dandogli un leggero pugno sulla spalla.
"Va bé io vado... Ci vediamo Miney" mi disse aprendo le ali, dandomi un veloce bacio sulla guancia, volando via.

Andai a dormire, impostando la sveglia alle 6... Sarebbe stata una lunga giornata.

I'm your guardian angel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora