Capitolo 16

113 9 2
                                    

L'indomani mi svegliai piuttosto tardi. Dopo essermi adattata alla luce del sole, guardai l'orologio: le 11.

Alzai la schiena passando una mano tra i capelli.

Mi alzai nell'esatto momento in cui sentii qualcuno suonare il campanello.

Sbadigliando, andai ad aprire.

Fu come un deja vu: come due giorni prima, mi ritrovai Logan di fronte.

"Buongiorno angelo" sorrise lui.
"Ehi, buongiorno" risposi io, passando una mano sul mio collo.
"Non dirmi che ti sei svegliata ora" esclamò.
"Eh, veramente si"
"Oh... Allora ritorno più tardi"
"Ah no, figurati. Mi vesto dopo. Prego accomodati"

Rientrammo in casa e lo feci accomodare su uno sgabello, accostato al tavolo.

"Allora, cosa ti porta nella mia dimora?" chiesi prendendo un succo dal frigo.
"Mi avevi detto che oggi avremmo scritto la canzone"
"Oh giusto. Scusa, sono ancora in uno stato di dormiveglia"
Sorrise "Non preoccuparti" sussurrò, spostando una ciocca di capelli posatasi sul mio viso.

Arrossii al suo tocco, suscitando una sua risatina.

"Daiii" mi lamentai, mettendo il broncio.
"Oh avanti non ti sarai offesa?" domandò innocentemente.

Incrociai le braccia.

"Beh se la metti così..." sussurrò avvicinando le sue mani ai miei fianchi, insinuandosi sotto la canottiera, iniziando a farmi il solletico.
Cominciai a ridere come non avevo mai fatto prima "Nonono ti prego" balbettai tra una risata e l'altra, dimenandomi, inciampando sul tappeto, cadendo, trascinando anche lui.

Continuammo a ridere, finché lui non poggiò per sbaglio, una mano sulla mia coscia.

"Ehm oh, scusami" balbettò, spostando la sua mano da lì, e togliendo l'altra dal mio fianco.
"N-n-non preoccuparti" dissi piuttosto imbarazzata.

Alzai lo sguardo verso di lui, ancora sopra me.

Mi stava guardando dolcemente, con le labbra leggermente socchiuse.

"Hai degli occhi stupendi" sussurrò, avvicinandosi.
"Grazie" balbettai, mordendomi il labbro.
"No, non farlo" bisbigliò.
"Cosa?" domandai.

Avvicinò un dito verso il mio labbro inferiore, accarezzandolo; trattenni un respiro.

"Non morderlo... Non resisto"

Deglutii; i suoi occhi erano così profondi, le sue labbra così vicine alle mie, sarebbe bastato un movimento di uno dei due e si sarebbero toccate.

Resisti alla tentazione di baciarlo

"Logan, noi non possiamo" sussurrai.
"Perché?" domandò, non allontanandosi "Sei fidanzata?" continuò.
"No" risposi.
"E allora qual è il problema?" chiese.
Distolsi lo sguardo dal suo "È difficile da spiegare"
"Non sono abbastanza, non è vero?"
Gli accarezzai la guancia "Come puoi pensare questo? Sei un ragazzo fantastico"
"Mi stai friendzonando, vero?" chiese tristemente.
Lo guardai sconsolata "Io..."
"Va bene, non fa niente" disse alzandosi; lo seguii.

Riprese la sua borsa a tracolla indossandola.

"Fa finta che non sia successo niente... Ritorno a casa... Ciao" disse irato e deluso, uscendo.

Mi sedetti, poggiando i gomiti sul tavolo, sospirando.

Alzai lo sguardo, trovandomi Kendall di fronte.

"Da quando sei qui?" chiesi, giocherellando con la tovaglia del tavolo.
"Da quando Logan è arrivato" rispose.

Si sedette accanto a me, abbracciandomi.

"Ho combinato un disastro" sussurrai con voce rotta dal pianto sul suo petto.
"No Miney, non fare così. Se Logan sapesse la situazione, non l'avrebbe presa così. Non è colpa tua" disse cercando di consolarmi.

Dopo qualche minuto riprese a parlarmi "Miney, tu provi qualcosa per lui, vero?"
Sospirai, guardandomi attorno, trattenendo le lacrime "Sono così confusa. So che non dovrei innamorarmi di un essere umano, ma..."
"Ma lo hai fatto"
Annuii "Non voglio distruggere il cuore di Logan come ha fatto la sua ex"
"Cos'hai intenzione di fare?" chiese.
"Dovrò inventarmi qualcosa"

I'm your guardian angel Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora