Capitolo 10

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"Ti chiamerai Aurora Jefferson e sarai la sua vicina" mi informò San Pietro passandomi le scartoffie "Rimarrai sulla Terra finché la tua missione non si dirà conclusa. Quando vorrai, sarai libera di venire qui. Mi raccomando nelle feste comandate a messa. I tuoi parenti e amici ovviamente non ti riconosceranno. Mi raccomando sii professionale. Ricordati: devi solo renderlo una persona migliore, nient'altro" concluse, poggiando una mano sulla mia spalla "Sei una brava ragazza, confido in te"
Sorrisi "Grazie"
"Ora vai su" sussurrò, spingendomi leggermente.
"Buon viaggio" disse Kendall abbracciandomi "Ti verrò a trovare" mi bisbigliò nell'orecchio facendomi poi un occhiolino.

Aprii le ali, scendendo fino a toccare di nuovo il pavimento.

Atterrai di fronte la mia "casa" e immediatamente entrai.

Carina

C'era il minimo essenziale, ma era davvero graziosa come dimora.
Mi cambiai dalla mia solita divisa bianca e mi truccai leggermente.

Uscii di casa, percorrendo il vialetto e trovandomi dinnanzi al portone di Logan.

Presentati come la sua vicina e invitalo a prendere un dolcetto a casa tua nel pomeriggio per inaugurare il tuo arrivo nella città

Morsi il labbro e bussai.

Dopo qualche secondo, sentii la porta aprirsi e mi si presentò un Logan mezzo addormentato, con solo in dosso un paio di boxer e una canottiera.

"Ci conosciamo?" chiese piuttosto seccato.
"Ehm no. Sono la tua nuova vicina. Piacere Aurora" risposi sorridente, allungando la mano per stringere la sua, che però non porse.
"Logan" sbruffò mettendosi a braccia conserte appoggiandosi con la spalla allo stipite della porta.
"Se vuoi oggi pomeriggio, puoi fare un salto da me. Sto preparando un dolce per inaugurare la casa" lo informai, mettendo da parte il suo atteggiamento.
Sorrise maliziosamente, avvicinandosi "Certo zuccherino, verrò con piacere" mi disse attorcigliando una ciocca dei miei capelli tra le sue dita.

Ma guarda che sfacciato!

"E se vuoi fare qualcosa dopo il dolce-" iniziò a dire, avvicinandosi al mio viso.
"No grazie, sto bene così. Alle 16 vieni, mi raccomando puntuale" sorrisi nervosa, allontanandomi velocemente da lui.
"Sarà un piacere, Aurora" disse sensualmente, rientrando in casa.

Corsi fino la mia dimora e, una volta dentro, mi appoggiai alla porta.

Come faccio a cambiare la natura di quel play boy?

Sospirai. Ne avremmo viste delle belle.

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