La mattina seguente i genitori di Rachel le avevano fatto un lungo discorso, seduti sul divano del salone. Il padre le aveva spiegato infuriato la gravità delle sue azioni, mentre sua moglie le aveva elencato le varie punizioni, ignorando entrambi lo stato d'animo così sofferente della figlia, proprio come il suo urlo della sera prima. Secondo la sedicenne, loro credevano che il suo era soltanto un capriccio che sarebbe presto passato, ma alla giovane non importava cosa Michael ed Angela pensavano di lei. Alla ragazza infatti interessava soltanto rivedere Mark, anche solo un'ultima volta. Voleva abbracciarlo, baciarlo, dirgli quanto lo amava, ignorando tutto il resto e, con il passar del tempo, quel suo desiderio aumentava sempre di più.
Dal giorno in cui si erano salutati con quel dolce addio erano infatti trascorsi sei lunghi e dolorosi mesi.
Nei primi tre, quindi nella stagione invernale, Rachel poteva uscire soltanto per andare a scuola ed usare il proprio telefono e computer solo per le emergenze, non potendo perciò fare niente se non studiare, leggere i suoi amati libri e deprimersi in continuazione nella propria camera. Lei però pensava sempre e soltanto a lui, non riuscendo in alcun modo a non ricordare la loro storia, tanto da smettere di interessarsi alla lettura e sopratutto da peggiorare gravemente i suoi voti a scuola, rischiando la bocciatura se le cose non sarebbero presto cambiate. Per quest'ultima ragione i suoi genitori avevano deciso di interrompere le varie punizioni, sperando nel ritorno della figlia che conoscevano da sempre, però così non era accaduto.
Infatti, anche se aveva smesso di piangere in solitudine da molto tempo, forse per le sue lacrime ormai prosciugate, la mora era rimasta uguale: rimaneva sempre chiusa nella propria stanza, mangiava solo se costretta, studiava a mala pena e non sorrideva mai; tutto ciò causato dalla forte sofferenza nell'aver perduto per sempre quel suo straordinario e primi amore. Durante la stagione primaverile, ovvero nel periodo in cui sia Mark che Rachel compivano gli anni (anche se lui il 15 marzo mentre lei il 9 maggio*), qualcosa di diverso era accaduto. Proprio nel diciasettetisimo compleanno della ragazza, questa era rimasta per tutto il tempo chiusa nella sua camera, sotto le coperte del proprio letto matrimoniale, e, quando la madre era andata da lei per chiederle dolcemente cosa desiderasse per regalo, lei le aveva risposto di voler tornare ad essere la fidanzata del biondo vampiro. La donna così, dopo un lungo silenzio, le aveva promesso che il suo desiderio si sarebbe presto realizzato, uscendo poi dalla stanza per andare probabilmente a discutere di ciò con il marito.
Tra i due genitori, Rachel era molto più legata ad Angela.
Questa infatti era più dolce, buona e comprensiva, mentre il padre voleva soltanto che i suoi due figli seguissero da grandi le sue orme, essendo perciò severo con entrambi, specialmente con la mora, che secondo lui doveva fare un lavoro ben più importante della scrittrice, visto la sua gran intelligenza. Quindi, se la ragazza aveva un grave problema, poteva contare sull'aiuto della madre, che l'avrebbe capita e aiutata, anche se in quell'ultimo caso era successo molto più tardi del solito, forse perché Angela credeva che la diciassettenne avesse torto questa volta.
Dal suo tono di voce usato nel farle quella promessa, Rachel percepiva però che la donna si era sentita tremendamente colpevole, forse avendo capito anche quanto la figlia amava veramente quell'immortale, visto la sua così grande sofferenza per la loro separazione, nonostante tutti quei mesi trascorsi, perciò la giovane mora sperava che i suoi genitori avrebbero compreso la gravità della situazione e che avrebbero tentato in qualche modo di riunire la coppia.
Quella sua richiesta era stata realizzata.
Infatti, la sera dello stesso giorno, sia Michael che Angela erano andati nella camera della figlia, dicendole che, dopo una lunga discussione, avevano deciso che dalla prossima notte avrebbero cercato Mark in tutta la città finché non lo avrebbero trovato, e provando quindi a convincerlo a ritornare insieme a lei, considerandolo un bravo ragazzo nonostante la sua natura da vampiro, per aver interrotto ogni tipo di rapporto con la fidanzata per proteggerla da lui stesso - particolare che sapevano grazie ad Albert, il quale per giorni aveva raccontato a loro come si erano lasciati ed il vero motivo di ciò -. Nell'ascoltare quel breve discorso, Rachel aveva stretto entrambi in un caloroso abbraccio dalla grande gioia che aveva provato in quel momento, intuendo però di averli a dir poco sorpresi, non essendo infatti una ragazza che compiva simili azioni, perciò li aveva lasciati qualche secondo dopo, guardandoli con un leggero sorriso riconoscente e sussurrando un dolcissimo《Grazie》
Sia il padre che la madre l'avevano ricambiata, provando ad imitare l'infinita tenerezza di quel suo sorriso con un altro, ma non riuscendoci. Difatti, come potevano provare l'immensa gioia della figlia, nel sapere che avrebbe potuto ritornare con il suo amato vampiro?
《Perdonarci bambina mia》Aveva iniziato Angela, con tono dispiaciuto ed eliminando il sorriso《Siamo stati così ciechi da renderci conto solo ora del grave errore che abbiamo commesso》Aveva poi continuato, prendendo per mano la figlia e sentendosi fin troppo colpevole.
《Sì, sopratutto io》Aveva detto stavolta Michael, con un tono di voce molto più sofferente di quello della moglie ed abbassando lo sguardo《Grazie a questa storia mi sono infatti accorto che ti ho sempre costretta a fare ciò che in realtà io volevo e non tu. Non parlo soltanto di quel vampiro, ma anche del tuo futuro. Io sono tuo padre e qualsiasi cosa tu vorrai fare, so che sarà quella giusta, quindi potrai contare sempre sul mio appoggio, oltre che quello di tua madre. Anche se non te l'ho mai detto e forse neanche dimostrato, ti voglio bene Rachel e sarò sempre fiero di te, qualsiasi cosa accada》Aveva poi terminato, rivolgendo all'ultima frase un dolce sorriso alla diciassettenne.
Questa, non sapendo cosa dire in quel momento, aveva semplicemente stretto una mano di entrambi non cambiando espressione, facendo perciò capire ai suoi genitori che li aveva perdonati per tutto, i quali le avevano sorriso nuovamente e con più dolcezza di prima se possibile, tutti e tre felici che le cose si stavano man mano aggiustando.
《Va a dormire adesso. È tardi e domani devi andare a scuola》Le aveva poi detto la donna sulla quarantina, dandole poi un delicato bacio sulla fronte prima di alzarsi dal letto, sul quale era sempre stata seduta insieme alla figlia ed al marito, e dirigersi infine verso la porta.
《Buon compleanno mia principessa》Le aveva augurato l'uomo sulla cinquantina nonostante era ormai notte, dandole invece un lieve bacio sulla mano che le stringeva, per poi alzarsi anche lui e andare affianco alla moglie, sull'orlo della porta dell'oscura camera.
《A domani》Li aveva salutati la mora con un cenno della mano, per poi sdraiarsi sul letto e coprirsi con la leggera coperta estiva, dopo che i genitori avevano spento la luce della stanza ed erano usciti chiudendosi la porta alle spalle.
Era la prima volta da quando lei e Mark si erano lasciati che Rachel dormiva con il sorriso sulle labbra.
Ciò era dovuto non solo per aver fatto pace sia con la madre e specialmente con il padre, ma sopratutto perché avrebbe potuto ritornare ad essere la fidanzata del suo amato vampiro, cercando anche di trovare insieme una soluzione all'unico problema rimasto che li poteva separare, ossia il sangue della diciassettenne.
Lei però non sapeva che anche ciò si sarebbe risolto ben presto, prima di quanto si possa immaginare...
Qualche ora dopo che la ragazza si era addormentata, questa aveva sentito la porta della propria stanza scricchiolare, come se qualcuno la stesse aprendo lentamente. La mora, appena si era accorta di ciò, aveva aperto gli occhi e si era girata con calma verso il rumore, così da non farsi notare dal possibile intruso, guardando sorpresa ma sopratutto spaventata la sagoma sconosciuta che si stava avvicinando man mano verso di lei. Nonostante la camera totalmente buia, Rachel era riuscita a capire che si trattava di un uomo molto alto e robusto, grazie alla lieve luce lunare che entrava attraverso la grande finestra della stanza. Questa faceva come brillare i due bianchi, lunghi e appuntiti canini situate sulle labbra dello sconosciuto, dettaglio che la giovane aveva notato subito dopo insieme alla siringa, anch'essa messa in risalto dalla luce lunare, tenuta stretta nella mano destra dell'uomo e contenente un strano liquido nero che, ad ogni passo dell'estraneo, ondeggiava lentamente, come se si trattasse in realtà delle onde della spiaggia Coney Island, la preferita della diciassettenne per vari motivi.
《Non era mia intenzione svegliarti... umana》Le aveva detto l'uomo, mentre si avvicinava pian piano verso la giovane《Hai uno splendido odore, sai?》Aveva poi continuato, con un leggero ghigno che metteva in evidenza i suoi pericolosi canini.
Rachel però aveva ignorato le sue parole.
Continuava a guardarlo, come se dal suo aspetto avrebbe potuto capire chi fosse, anche se non c'erano ormai dubbi che si trattasse di un vampiro, ma allora a cosa gli serviva quella siringa?
L'uomo indossava degli abiti neri tanto eleganti quanto antichi, mentre al collo portava un lungo mantello altrettanto scuro, il quale sembrava svolazzare ad ogni suo passo felpato, rendendolo quindi all'apparenza come una persona raffinata... rispettabile... importante... regale.
《Tu sei... il famoso Conte Dracula, giusto?》Gli aveva chiesto la giovane sorpresa, non riuscendo però a muoversi dalla paura che aumentava man mano che il vampiro si avvicinava a lei.
《Sia invitante che intelligente... Mark non poteva scegliere una ragazza più adorabile》Le aveva detto l'intruso quando ormai era davanti alla mortale, sollevandole di pochi centimetri il viso da sotto il mento, con il pollice e l'indice della mano sinistra《É un vero peccato che debba ucciderti》Aveva continuato in un sussurro, dopo averle annusato il collo per un'istante, alzando poi il braccio destro come per pungerla proprio nel punto che aveva appena annusato, con la siringa contenente quello strano liquido nero.
Prima però che lo potesse fare la diciassettenne gli aveva morso con tutta la forza che aveva il pollice sotto il suo mento, approfittando di quei pochi secondi di distrazione del vampiro per andare frettolosamente davanti alla finestra della stanza, visto che non poteva uscire dalla porta per la presenza dell'uomo proprio davanti a lei.
《É inutile che scappi. Qualsiasi cosa accadrà, non me ne andrò finché non sarò riuscito ad inniettarti questo veleno》Le aveva fatto notare Dracula, dirigendosi con calma verso la mora.
Questa aveva subito aperto la grande finestra, ritrovandosi così nel balcone ed appoggiandosi alla ringhiera, presa dall'immensa paura che le pervadeva sempre di più l'intero corpo ad ogni istante. Si era guardata intorno, cercando un modo per scappare o qualcuno che la potesse aiutare, ma la strada era deserta, le luci delle case erano spente e sotto di lei c'era soltanto il suo giardino fiorito.
《Vorrei tanto bere quel tuo sangue così raro e delizioso, fino all'ultima goccia, ma meriti una morte molto più lenta e dolorosa》Le aveva detto l'immortale, dopo esser arrivato alle spalle della ragazza《Dì pure addio al tuo mondo mia cara》Le aveva sussurrato nell'orecchio subito dopo, mentre la teneva salda per le braccia con la mano sinistra e la punta della siringa toccava lentamente e sempre di più il suo collo.
I battiti del cuore di Rachel sembravano esser impazziti per la velocità alla quale andavano, forse dovuto dal tocco di quella siringa, o dalla presenza del Conte Dracula in persona, o che sarebbe presto morta. Tutto ciò messo insieme doveva forse immobilizzarla dalla paura, ma lei era forte e determinata, perciò non si sarebbe arresa tanto facilmente, proprio come quella notte che avevano cercato di rapirla uscita dalla biblioteca. Infatti, mentre Mark spaventava quel grasso malvivente, lei mordeva, tirava calci e si divincolava quanto poteva, rendendo sempre più complicato a quell'uomo muscoloso portarla nel cofano dell'auto bianca.
Qualche secondo dopo che la siringa aveva toccato il suo collo, la diciassettenne aveva perciò schiacciato con forza il piede del vampiro, il quale l'aveva liberata involontariamente per il gran dolore che stava provando.
Senza pensarci un istante la mora ne aveva approfittato, buttandosi oltre la ringhiera.
Non aveva mai fatto un gesto così folle ed estremo, né tanto meno pensato, ma era l'unico modo per tentare la fuga e provare a cercare aiuto, avendo inoltre tenuto conto che il balcone non distava molto dal giardino, quindi il salto non avrebbe portato in ogni caso ad una frattura, ma al massimo a qualche lieve ferita. Infatti, appena aveva toccato terra, la ragazza era rotolata per pochi metri sull'erba, provocando così dei graffi fortunatamente non sanguinanti su braccia e gambe, entrambe scoperte dal pigiama di un blu scuro composto da maglia a maniche corte e pantaloncini.
《Adoro quando le mie vittime cercano di scappare. Rendono la caccia molto più esilarante. Ho fatto davvero bene a venire personalmente e non a mandare qualcun'altro》Le aveva detto Dracula, dopo esser volato sul giardino e camminando tranquillamente verso Rachel.
Questa, sentendo alle spalle i passi quasi felpati del vampiro avvicinarsi man mano, si era subito alzata per iniziare a correre il più lontano possibile da lui, ma appena in piedi era caduta a terra, per colpa della caviglia slogata.
Nel vederla l'immortale aveva riso.
《Non lo capisci? Questa é la fine》Le aveva chiesto, continuando a ridacchiare e ad avvicinarsi a lei.
《No, questa non é la fine!》Aveva sostenuto la giovane cercando di scappare ugualmente, alzandosi infatti dal terreno e camminando più velocemente che poteva, trascinandosi dietro la gamba destra, quella con la caviglia slogata.
《Invece lo é. Da quando avete deciso di stare insieme nonostante i vostri mondi così diversi, vi siete avvicinati sempre di più a questa tragica fine》Aveva insistito l'uomo dalla pelle cadaverica, volando stavolta fino a ritrovarsi davanti a lei e non smettendo un attimo di ridacchiare.
《No, non é vero! Non finirà così!》Aveva affermato la mora sempre più decisa, cadendo poi a terra quando aveva cercato di girarsi dalla parte opposta.
《Allora perché a me sembra proprio il contrario?》Le aveva domandato lui, dopo essersi inginocchiato davanti alla giovane ostinata ed averla presa di nuovo per il mento con le stesse dita di poco prima, continuando a ridacchiare.
La ragazza era rimasta immobile.
Avendo cercato ugualmente di fuggire, nonostante la caviglia slogata, aveva peggiorato di gran lunga la distorsione, provocandole un forte dolore sia alla caviglia mal ridotta che all'altra gamba, per il doppio sforzo compiuto. Perciò Rachel non sapeva cosa fare... come scappare... e nemmeno cosa dire per poter negare quelle affermazioni del suo avversario che, nonostante detestava ammetterlo, sembrava aver ragione.
A lei però non importava.
Se era quello il prezzo che avrebbe dovuto pagare per essersi innamorata di Mark, per tutti quei baci proibiti e per tutti quegli incontri segreti, allora era pronta. Anche se stare con il biondo vampiro l'aveva portata faccia a faccia ad una morte simile, lei era contenta. Se avesse potuto tornare indietro non avrebbe cambiato niente, anche se sapeva perfettamente come sarebbe andata a finire quella storia, quell'amore tanto sbagliato, ma anche così meraviglioso.
Rachel per la prima volta si era innamorata, aveva vissuto veramente, e non le importava se quelle erano le conseguenze, se sarebbe presto morta, ma solo di chi l'aveva resa davvero felice in vita sua, ovvero Mark Logan.
《Voi umani siete così patetici》Aveva iniziato Dracula qualche secondo dopo, tenendo stavolta la mora saldamente per il collo tanto da rischiare di strozzarla《Continuate a sperare anche quando é ormai tutto finito》Aveva poi proseguito, inserendo pian piano l'intero liquido nero contenente nella siringa dentro il corpo della giovane, pungendola al collo.
《Devo ammettere però che con te mi sono davvero divertito. Svegliandoti e lottando per la vita fino all'ultimo istante, hai infatti reso questo mio compito molto più eccitante ed esilarante》Aveva infine aggiunto l'immortale, quando nella siringa rimaneva ormai qualche goccia di quel veleno e lasciando quindi il collo di Rachel, mentre questa si sentiva man mano sempre più debole, segno che sarebbe morta da lì a breve [...]
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1000 Modi Per Dirti Ti Amo (Conclusa✓)
FanfictionQuesta è una raccolta di one-shot dedicati alla BBRae ed ambientati in varie festività, come Natale, Pasqua, Carnevale... NON GIUDICATE DALLE PRIME STORIE, poiché, essendo il MIO PRIMO "LIBRO", sono migliorata solo grazie al tempo. ~💚~💜~💚~💜~💚~ ...