Capitolo 6(seconda parte) : nuova stanza

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Lo sconosciuto, che probabilmente era un consigliere di Nathaniel, sospirando prese una sorta di telefono  che aveva nella tasca dei pantaloni.
< Portate qui la famiglia che si trova stanza cinquanta >.
Stanca, mi misi seduta per terra, Nathaniel continuava a guardarmi minaccioso.
< Alzati >
< Sono stanca, mi fanno male le gambe >
Non volevo disubbidire, ma davvero non ce la facevo a stare in piedi.
Nathaniel si avvicinò e senza aggiungere altro mi diede uno schiaffo.
Il suono della sua mano a contatto con la mia faccia venne attutito dal cigolio della porta che si stava aprendo. 
La mia famiglia venne spinta nella stanza in malo modo da delle guardie.
Dai loro volto si capiva quanto fossero stanchi, sporchi e affamati. Non sapevano il perchè del loro trasferimento nella grande reggia, nella centrale operativa dei DIB, non sapevano che lì c'ero anch'io, né sapevano il perchè li avevano trascinati in quel momento nell'ufficio del capo.
Ma poi mi videro e capirono.
Michael e Marie si presero per mano avvicinandosi a me.
Susie, ignara di tutto corse verso di me e si mise seduta tra le mie gambe.
Mi sentii stringere e accarezzarmi la testa.
< Piccola mia, non sapevamo dov'eri, cosa ti hanno fatto? > mi disse mia madre.
< Voi sapete cosa è, vero? > domandò freddo Nathaniel.
Mia madre e mio padre si guardarono negli occhi.
< Lo sanno > Nathaniel urlò, aveva letto i loro pensieri.
Abbracciai stretta Susie che intanto mi accarezzava con le sue piccole mani i capelli.
< Mamma... papà > li chiamai, volevo delle spiegazioni, come era possibile che sapessero cos'ero ?
< Parlate > dissero all'unisono i due Dangers In Black.
Mia madre cominciò a piangere e si appoggiò alla spalla di papà.
< Ci dispiace Ju, non volevamo dirtelo, o almeno non volevamo dirtelo così bambina mia...  >
Guardò Nathaniel.
< Abbiamo visto la prima volta Julie quando lei aveva tre mesi ... un giorno mia sorella venne a casa nostra ... stava malissimo, sembrava in procinto di morire, aveva in braccio una bambina appena nata , era Julie, mia sorella andò via pochi giorni dopo, peggiorava minuto dopo minuto e non voleva morire davanti ai nostri occhi, disse prima di andarsene che avremo dovuto badare alla sua piccola, considerarla figlia nostra e di darle il nome Julie. Fu difficilissimo per noi crescerla, soprattutto i primi anni, quando un secondo era umana e l'altro si trasformava in quella creatura. Ogni volta che mutava dovevamo rinchiuderla in camera e bloccarla al letto ... bastava che toccasse un oggetto per distruggerlo, avrebbe potuto radere al suolo la città in pochi minuti. Con il tempo si trasformò sempre  meno fino ai sette anni, dove ha smesso di diventare quella creatura >
Sembrava di ascoltare una storia di un personaggio inventato, non la MIA storia. Io neanche sapevo che papà avesse una sorella, pensavo fosse figlio unico.
< Chi è suo padre? > chiese Nathaniel.
< Ancora non lo hai capito? > gridò mio padre con rabbia.
< Ora basta! > e si ritrasformò.

Si mosse veloce.
< Eppure il carattere è uguale al tuo > prese per il colletto della divisa mio padre e lo alzò da terra.
< PAPÀ, PAPÀ, PAPÀ >. Urlò Susie.
Mi alzai in piedi e corsi verso Nathaniel.
< Ferma o lo uccido > si stava rivolgendo a me.
< Neanche mio padre mi dava ordini e ora arrivate voi e alzate la voce contro di me, vi credete di essere qualcuno di importante, quando in realtà non contate un cazzo, non avete capito come funziona >.
Mio padre cadde a terra, immobile con gli occhi chiusi.
Non ebbi il tempo di reagire che Nathaniel volò verso di me e mi mise una mano sugli occhi.
< Shhh... dormī > e mi addormentai.

Sbattei le palpebre, mi trovavo accovacciata su una poltrona nello studio di Nathaniel, ripensai a tutto ciò che era successo, come stava mio padre? Dove si trovavano mia madre e Susie?
< La porteremo in una stanza nel castello, verrà costantemente sorvegliata, dobbiamo riuscire a farla diventare un demone, l'unico problema è che non può essere addestrata da noi ... solo tu riesci a farla trasformare > disse il consigliere.
< Ti rendi conto che suo padre è Azrael ? NON POSSIAMO PERMETTERE CHE RESTI IN VITA, LA UCCIDERO' IO STESSO e tu vuoi che io passi del tempo con lei e persino pretendi che la addestri? Scordatelo > urlò Nathaniel.
< Se lei è nata significa che non hai sconfitto Azrael, ora lui è in vita e sua figlia forse può ricollegarti a lui ... lo so che cerchi ancora vendetta Nathaniel e se vuoi spegnere la tua collera l'unico modo per farlo è servirti di questa ragazzina >.
< Al diavolo ... va bene la addestrerò , avrà la stanza collegata alla mia in modo tale che non potrà né fuggire né combinare altri guai >.
Mi sentii toccare la spalla e incrociai lo sguardo con il consigliere.
< Il mio nome è Jeremia,  vieni >
Mentre seguivo Jeremia guardai Nathaniel che ancora rabbioso si andò a sedere dietro la scrivania.

Fui condotta fuori dall'ufficio , scesi le scale e seguii Jeremia in una delle tante porte, dove a sorvegliala c'erano due soldati, la porta era uguale a tutte le altre del pianoterra , quando le guardie ci videro arrivare ci fecero passare; dopo l'uscio c'era un lungo corridoio, con un lungo tappeto rosso e un infinità di quadri sui muri 
< Qui ci troviamo all'entrata dell'appartamento del sovrano > spiegò.
Il corridoio aveva alla fine due porte,  la prima molto grande e decorata con oro e l'altra accanto molto meno appariscente. Fui condotta nella seconda.
Era una stanza molto semplice, un letto ,un comodino, un tavolo, una sedia e un piccolo armadio. I muri erano totalmente bianchi, a illuminare l'ambiente c'era un piccolo lampadario di un vetro opaco e l'unico elemento di contrasto era la trapunta del letto di colore arancione. Notai con felicità che in fondo alla camera c'era una porta che portava a un  bagno.

< Come sta mio padre? > chiesi a Jeremia.
Non mi rispose.
< È morto ? >
Non mi rispose.
< Voglio vedere Mattie > dissi.
< Chi è? > chiese.
< Un elemento magico, sta nei sotterranei, devo vederlo >
< Non possiamo far salire quei soggetti qui > disse andandosene chiudendo la porta dietro di se.
Corsi verso l'entrata e cercai di aprirla ma era chiusa a chiave, la colpii con la spalla ma l'unica cosa che ottenni fu dolore. La stanza aveva un'altra porta ma anch'essa era chiusa a chiave, probabilmente era direttamente collegata alla stanza di Nathaniel. La cosa più bella nella stanza era la grande finestra. Mi ci affacciai e vidi un grande bosco e in lontananza il mare...niente nebbia. Quando ero a casa, sognavo di poter aver una veduta del genere... ma in quel momento avrei preferito avete di fronte la mia familiare nebbia.
Sentii bussare alla porta e subito dopo entrò il medico che mi aveva visitato nei sotterranei.
Si mise seduto sul mio letto, prese una lettera che aveva in tasca e me la porse.
Mi avvicinai a lui e vidi nei suoi occhi la compassione.
" So cosa è successo, cercherò di stare accanto a te attraverso il dottor Mandy, puoi fidarti di lui                                                                        Mattie "
Finalmente scoprii il nome del dottore che mi aveva visitato tante volte e rimasi sorpresa nel sapere che mi avrebbe aiutato, visto che sin dall'inizio, mi aveva trattato con indifferenza e distacco.
< Non mi fido di te, penso che sia solo una trappola > affermai.
< È strano che un Danger in Black voglia aiutare qualcuno invece di distruggerlo, vero? Effettivamente non sono un vero e proprio D.I.B. Mia madre era umana, ma qui il mio lato umano è stato oppresso ... fino a quando non ti ho conosciuto, dopo averti visto è come se avessi sentito di nuovi sentimenti oltre alla rabbia e l'egoismo, te non sei una creatura infernale, non so cosa sei ma ti aiuterò > disse.
< Come fai a sapere cosa sono? Io l'ho appena scoperto >chiesi dubbiosa e anche un po' spaventata.
< Me lo ha detto LUI ora, voglio aiutarti, dimmi cosa ti può servire e cercherò di fartelo avere >
< Voglio solo capire chi sono e l'unica cosa che so è che mio padre è Azrael, sai dirmi chi è? >
Tanto valeva metterlo alla prova e vedere se davvero mi voleva aiutare.
Vidi la paura nel suo sguardo e si allontanò da me. Cominciò a camminare nervoso per la stanza.
Spazio autrice:
Nei prossimi capitoli ci saranno episodi violenti e scene non addette ai minori di una certa età, trovo perciò opportuno modificare il raiting della storia. Ditemi cosa ne pensate del capitolo e se ci sono errori ( non ho avuto tempo per correggere ).  Chi sarà Azrael O.O?
A presto
Baci Ely

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