Alla scuola media Manzoni era raro incontrare per i corridoi un professore così giovane e appassionato come Lorenzo Vanoni.
Eppure anni prima nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo su quel ragazzo con il sei in condotta e la testa sempre impegnata a comporre nuove melodie per la sua band. Aveva dovuto ripetere la terza superiore a causa della sua perenne distrazione e delle sue molteplici assenze ingiustificate. E si era ritrovato a vent'anni con in mano il tanto agognato diploma e in testa nessunissima idea riguardo al suo futuro.
Aveva lavorato quell'estate dopo la maturità, aveva servito così tanti gelati in quei tre mesi da capire di voler aspirare a qualcosa di più. In cosa consistesse quel qualcosa, tra una coppetta stracciatella e liquirizia e un cono fragola e yogurt, però non lo capì.
Si iscrisse a Lettere principalmente per due motivi: il suo amico Umberto e il fatto che suddetto amico gli avesse dipinto la facoltà in questione come il paradiso della figa.
Lorenzo alla fine non ci trovò la fidanzata, ma ne uscì ugualmente laureato ed innamorato pazzo.
Virgilio, Petrarca, Machiavelli, Montale, Foscolo, Campana, Moravia: fu colpo di fulmine.
Faceva il precario, ma ai suoi occhi quello pareva essere l'unico problema della professione più bistrattata di tutti i tempi. Gli piaceva veder mutare l'atteggiamento degli alunni nei suoi confronti: diffidenza, baldanza, maleducazione, dubbio, fiducia parziale, rispetto. Aveva insegnato per un anno in una scuola superiore per poi tornare subito al suo grande amore: i preadolescenti cafoni e rabbiosi. Era profondamente convinto che il segreto stesse proprio lì, nell'educarli nella fase più delicata della loro vita, nel loro momento di passaggio e sviluppo, nell'insegnare loro ad amare lo studio, ad impegnarsi mettendoci buona volontà, a comprendere che la scuola è fatica, ma è la fatica che in futuro poi dona i frutti migliori.
Per farlo aveva dovuto rinunciare a più della metà del suo tempo libero, decidendo di propria spontanea scelta di dedicarlo a quei ragazzini. Aveva tutta la settimana organizzata: laboratorio teatrale il lunedì, corso di educazione civica il martedì, seguivano le lezioni di latino per gli alunni di terza intenzionati ad andare al liceo classico e scientifico, gli allenamenti con la squadra di pallamano e concludeva con un venerdì pomeriggio dedicato ai piccoli chitarristi in erba. Avrebbe voluto trovare il modo per tenere anche un piccolo corso di potenziamento di lingua inglese, trovando lacunoso e totalmente inadeguato rispetto agli altri paesi europei quello previsto dal ministero, ma la preside si era rifiutata di tenere la scuola aperta anche di sabato pomeriggio e così gli aveva negato l'utilizzo della sua solita aula a piano terra.
Lo stipendio non era stellare, ma dignitoso, e lui riusciva comunque a vivere da solo e a mantenere un'automobile. Certo, non possedeva un lucido e potente suv Audi come il suo ex compagno Riccardo laureato in ingegneria elettronica, né poteva permettersi tre settimane a Bali in alta - ma neanche in bassa - stagione come Diana che ora lavorava per Prada. Anzi, alla cena di classe era risultato alquanto evidente il suo essere passato da membro appartenente alla élite liceale allo status di sfigato senza posto fisso bersaglio delle cerbottane di dodicenni scalmanati.
Probabilmente fino a tre anni prima gliene sarebbe importato qualcosa, sarebbe stato così debole da lasciar penetrare sottopelle la cattiveria dei ciechi giudizi altrui e a permettere loro di ferirlo. Oggi non avevano più alcuna importanza, ci era voluto il peggio per renderlo chi era diventato, ma aveva imparato la lezione.
Mai volare troppo vicino al sole.
Come ha fatto una testa di cazzo come te a diventare un professore?, quante volte si era sentito ripetere quella domanda dalle persone che lo avevano conosciuto prima della morte di Davide, prima che capisse di non potersi permettere di gettare alle ortiche una seconda vita.
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Chissà Dove Sei
ChickLitLea lavora di notte al Circolo degli Idioti, mentre di giorno si destreggia tra formule e teoremi in attesa di giungere alla tanto agognata laurea. Due anni prima è successo qualcosa di cui non parla mai, segreto doloroso che condivide con Lorenzo. ...