Caleb inseguì le sorelle fino a casa, e decise che quel giorno avrebbe potuto saltare il lavoro. La scusa pronta l'aveva sempre. Appena entrarono, il castano le guardò.
«Da quanto uscite di nascosto mentre non sono in casa mh?»
«Bho... Sis?» chiese Martina alla sorella, che iniziò a contare sulle dita.
«Più o meno... Un mese»
«E se papà fosse uscito e fosse andato ad ubriacarsi? Se al vostro ritorno lui fosse stato ubriaco e io non fossi tornato a casa avrebbe fatto male a voi» disse il castano guardando le sorelle in modo severo. Caleb ha sempre fatto così. Era strafottente, cattivo, stronzo, sarcastico, ironico, un po bulletto, arrogante eccetera. Ma con le sue sorelle diventava responsabile, protettivo e tal volta severo.
I suoi occhi smeraldo scrutarono le due ragazze che si sentivano evidentemente in colpa. Le due sapevano perché il maggiore non le facesse uscire quando erano sole col padre, ma avevano comunque ignorato la parte rischiosa del disobbedire. Il modo in cui vivevano lo conoscevano solo loro, e sarebbe dovuto restare un segreto.
«Scusaci...» dissero le due in coro abbassando lo sguardo. Caleb sospirò e abbracciò entrambe, che ricambiarono subito.
«Faremo le brave, promesso» borbottò Martina, e Ila annuì concorde.
«Brave. Ora però non fate le imbronciate, stasera ci vediamo un film scelto da voi, okay?»
«HARRY POTTER!!!» urlarono le due in coro partendo a razzo nella loro camera per scegliere quale film della saga vedere.«Voglio vedere "Il prigioniero di Azkaban"!!!!» sbottò Martina.
«Nooo! Io voglio vedere "I doni della morte pt.2"!!!!» ribattè Ila. Caleb, consapevole che le due sarebbero rimaste parecchio a litigare, si era messo a preparare la cena. Conosceva le sue sorelle, sapeva che alla fine sarebbe dovuto intervenire lui, quindi aveva preferito far altro prima di proporre un altro film per metterle d'accordo. Finì di preparare il ramen, il tonkatsu e la tempura. Preparò anche taiyaki alla crema al cioccolato e alla crema pasticcera, i dolci preferiti delle due pesti. Poi le raggiunse. Stavano ancora litigando.
«E se ci vediamo "Il principe mezzosangue"?»
«SIIIII» urlarono in coro le ragazze, prendendo il DVD e trascinando Caleb in soggiorno. Sul tavolino davanti al divano c'era la cena, che fece brillare gli occhi a Ila e Martina.
«Gnam!» fece la maggiore iniziando a mangiare, mentre la più piccola metteva il DVD e lo faceva partire. Caleb si sedette sul divano e si limitò a mangiare e guardare il film in silenzio, mentre Ila e Martina ripetevano a memoria varie battute del film poco prima che arrivassero.Martina si mise la maglia di Caleb per dormire, mentre Ila si mise il pigiama. Il castano stava lavando i piatti, e le sorelle lo aspettavano per andare a letto.
Il campanello suonò, creando confusione nei tre. Chi poteva essere a quell'ora? Il maggiore andò ad aprire, ritrovandosi davanti Jude.
«Ila, c'è tuo fratello!» chiamò il castano, capendo il motivo di quella visita, e fece per andar via. Ma le due castane gli arrivarono da dietro poggiandosi ciascuna su una sua spalla e guardando Jude da dietro esse.
«Ciao bro!» salutò Ila, seguita a ruota da Martina che disse un -Ciao Jude- e basta. Caleb tentò di levarsi le sorelle di dosso, per tornare a lavare i piatti, ma le due glie lo impedirono. Shippavano Juleb, quindi avrebbero fatto di tutto per far capire alle due teste bacate che si amavano. Ed evitare che uno dei due fuggisse dalla presenza dell'altro era il primo passo.
«Dovrei parlare con Ila-» iniziò a spiegare il rasta, ma non potè finire che la riccia lo stava già trascinando in soggiorno. Martina chiuse la porta e fece lo stesso con Caleb, il quale, capendo che le sorelle non lo avrebbero lasciato libero, si appoggiò al muro indifferente.
«Dimmi tutto bro»
Anche Jude capì che non sarebbe riuscito a parlare da solo con Ila, quindi sospirò silenziosamente.
«Volevo chiederti perché non volevi dirmi chi fosse tuo fratello»
Le due ragazze si lanciarono un'occhiata complice, poi Ila rispose.
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Vita da Stonewall
FanfictionLibro per i 200 follower! **** Quanti di voi possono dire di conoscere davvero Caleb Stonewall? Io posso, infondo sono sua sorella. Ma per raccontar voi la sua storia, dalla mia prospettiva, devo raccontarvi la mia. E non solo la mia, ma la storia d...