Inazuma Eleven

♧6♧

In casa c'era un silenzio assordante. I corridoi erano vuoti e tutti erano nelle proprie camere a dormire. Quasi tutti.
Uno scricchiolio risuonò per la casa.
Maledizione. Spero non mi abbiano sentito...
Mi apprestai a controllare se qualcuno se ne fosse accorto. Fortunatamente, tutti dormivano ancora.
Scesi le scale il più silenziosamente possibile e mi avvicinai velocemente all'entrata. Mi tolsi le pantofole e indossai le mie nike che si abbinavano perfettamente alla tuta che avevo addosso. Sistemai meglio la cinghia del borsone sulla spalla e uscii.

Il sole era sorto da pochi minuti e per le strade non si sentiva altro che il rumore delle mie suole sull'asfalto. Non ero solita a uscire così presto, apparte la domenica per fare jogging, ma oggi dovevo farlo. Anzi, credo che da ora in avanti dovrò svegliarmi sempre così presto per fare sia una bella corsetta che per preparare la colazione ai compenenti della squadra dell'Inazuma, tra cui quell'ingordo di mio fratello.
Beh...non è poi così male, pensai guardandomi attorno.
Senza accorgermene lasciai che i miei piedi mi portassero alla mia destinazione mentre m'immergevo nei miei pensieri:
Chissà cosa mi diranno quando mi vedranno ancora? Rincominceranno di nuovo a dirmi che sono inutile? E perché Trevis a scelto proprio me per essere la sua "assistente" durante gli allenamenti? Come minimo si doveva fare anche lui due domandine sulle mie capacità e conoscenze, no?
Il signor Trevis sembra un uomo molto esigente e intelligente. Non farebbe mai uno sbaglio così patetico come assumere un'incapace. Ci dev'essere qualcosa sotto...E se sapesse? Di me? Beh potrebbe essere capace di tutto...ma anche di scoprire che...Ahia!
Massaggiai energicamente il punto dolente e alzai lo sguardo. Un cancello. Il cancello della scuola.
Sono arrivata.
Spinsi il cancello aprendolo quanto basta a farmi passare. Procedetti verso il retro e andai direttamente ai dormitori.
Esitai ma poi mi feci coraggio ed entrai. Appena lo feci, però, emisi istintivamente un verso di disgusto. Non perché era tutto sporco, anzi era anche abbastanza pulito, ma perché si sentiva fortemente l'odore di chiuso mente la poca polvere che c'era svolazzava in aria come neve in un giorno d'inverno. Diedi un'occhiata al piano e, dopo un'attenta supervisione, salii le scale al piano superiore dove si trovavano le stanze e i due bagni.
Ad ogni porta era etichettato un nome e quando trovai il mio ci entrai: era una camera piccola ma abbastanza capiente con una finestra infondo alla stanza avente un'ottima veduta del campo.
Appogiai il borsone e senza pensarci due volte aprii la finestra ed respirai profondamente l'aria fresca del mattino.
Ok. Prima cosa da fare dopo aver sistemato: rinfrescare il dormitorio con un deodorante per ambienti. Fortuna che ne ho portati una dozzina.

Era passata un'ora dal mio arrivo e il dormitorio era stato tirato a lucido e rinfrescato a dovere. Poi avevo fatto la spesa e solo dopo aver finito di sistemare, la mia schiena ha finalmente capito cosa provava Cenerentola quando lavorara da schiava a casa sua con le sue sorellastre.
Sorseggiai l'ultimo sorso di caffè dalla mia tazza e la misi nel lavandino per poi lavarla. Che faccio adesso?
Bella domanda. Che faccio?
Sospirai e andai al campo, non prima di prendere le mie amate cuffiette, la mia mp3 e il mio amato iPad. Presi una palla e palleggiai a ritmo di musica.

Fijita Maiko era una delle mie cantanti preferite sia per la sua voce ma anche per la sua musica. Le sue canzoni mi catturavano sempre il cuore con le sue parole profonde insieme alle dolci note della canzone. Mi davani un senso di tranquillità che farebbe addormentare un neonato. Una delle canzoni che amo è Flower and Butterfly che, attraverso una storia, ci insegna che non dobbiamo essere avidi e che per ottenere qualcosa la si deve ottenere con la fatica e l'impegno che hai. Sagge parole!

Faccio passare la palla dietro e con un colpo di tacco la faccio volare sopra la testa riprendendola poi col collo del piede destro.
X: Wow!
Mi fermo all'istante e mi giro verso la voce che avevo sentito nell'intermezzo tra una canzone e un'altra. Erano Silvia e Celia, le mie due nuove colleghe.
Silvia: Mary! Ma tu...
Celia: ...Sai giocare a calcio!
Silvia: Avevi detto che non ne eri capace.
Io: Sì...Tre anni fa.
Celia: Perché non lo hai detto hai ragazzi ieri? Sai che i ragazzi hanno dei dubbi a proposito?
Silvia: Infatti! Tutti pensano che tu non sappia giocare minimamente a calcio.
Io: Uno: che si fidino o meno a me non fa differenza. Due: Allora vuol dire che sono un branco di stupidi a sottovalutare una che si conosce a malapena da un giorno.

Ero davvero infuriata. Come si permettavano di pensare così superficialmente di una persona che non conoscevano. Ero davvero delusa. Eppure erano così simpatici quella sera.
Avendo capito che la questione "ragazzi" era chiusa, Celia e Silvia cambiarono argomento chiedendomi che canzone stavo ascoltando e mi rivelarono che anche loro apprezzavano molto la musica di Maiko. Di lì in poi parlammo del più e del meno raccontandoci fatti della nostra vita approfondendo così la nostra amicizia. Tutto questo fino all'arrivo dei ragazzi.
Bene. Sarà una luuunga giornata.

Nota dell'autore

Ok ragazzi. Lo so. È corto rispetto agli altri ma dovevo. Avevo messo troppe cose tutto in un unico capitolo.
Cominque sia, ecco a voi il 6°capitolo di questa FF su Inazuma Eleven.
Ed ecco qui la canzone Flower and Butterfly di Fujita Maiko (ovvero la canzone nipponica preferita di Mary)

A me è piaciuta tanto quando l'ho ascoltata per pa prima volta😍😍😍. Mi ha dato quel senso di tranquillità che poche volte ho e non la smettevo più di riascoltarla. E dire che quando l'ho ascoltata per la prima volta ero incazzatissima😂.

Comunque sto aspettando che mi diciate quale FF o rubrica preferite che faccia nel frattempo. Quindi andate tutti nel capitolo "1°Anniversario" e scegliete🤗.
Ora vi lascio. Noi ci vediamo più o meno agli inizi dell'anno scolastico con il nuovo capitolo e una nuova storia.
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Bye bye, vi amo una cifra👄💋.
~RosaDeLaMarea 🌹💙