My space
ciao a tutti
volevo scusarmi per l'attesa che vi ho fatto provare ma tra compiti,verifiche,interrogazioni e cose varie non sono riuscita a scrivere molto se per di più ci si mette anche wattpad cancellandomi quel poco che scrivo siamo a posto.
mi scuso ancora e spero che con questo capitolo riuscirò a farmi perdonare...
detto questo buona lettura a tutti/e.~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Mi svegliai la mattina dopo, felice a causa degli avvenimenti del giorno prima, perché la mia amatissima sveglia stava suonando.
Spensi quell'inutile oggetto in grado solo di rompere i coglioni di prima mattina e con tutta la buona volontà del mondo mi alzai dal letto.
Presi l'intimo e la divisa e andai in bagno per farmi una doccia.
Mi spogliaii, aprii il box e accesi l'acqua.
Appena fu alla temperatura giusta mi fiondai sotto il getto.
L'acqua tiepida, più tendente al freddo però, mi risveglio dal sonno appena destato e lavò via la maggior parte dei miei pensieri.
Finita la doccia, uscii dal box e mi vestii.
Mi lavai i denti, misi un po' di mascara e un filo di lucidalabbra, raccolsi i due cuffi che mi ricadevano davanti agli occhi in una treccia ed uscii.
"Giorno Domi" dissi io.
"Giorno Rosie, già pronta??"mi chiese lei.
"si... dai che se ti sbrighi ti aspetto" le risposi io sorridendole e sedendomi sul letto.
Entrò in bagno e ne uscì dieci minuti dopo lavata, profumata, pettinata e truccata in maniera eccellente...ma dopotutto cosa ci si poteva aspettare da una mezza veela?
Uscimmo dalla nostra camera e ci dirigemmo nella nostra sala comune dove trovammo una banda dai capelli rossi, più conosciuti come Weasley-Potter ad aspettarci.
"Giorno famiglia" dicemmo io e Domi in coro.
un coro di buongiorno cugine si alzò da loro.
Jamie si piazzò in mezzo a noi ed appoggiò le braccia sulle nostre spalle, ma dopo nemmeno due secondi fu costretto a togliere il braccio dalle mie a causa di un esemplare selvatico di Albus, che in maniera possessiva, tirava via dalle mie spalle il braccio del fratello per poi poggiarci il suo e tirarmi più vicino a se.
"Rosellina adorata vieni a mangiare al tavolo dei serpeverde oggi??" mi chiese lui facendo il viso da cucciolotto.
"oh andiamo Al......Lo sai che non posso resistere a quel musetto " dissi io sbuffando.
Ripensandoci il cappello parlante ha fatto bene a metterlo in serpeverde.
Mi prese a braccetto e insieme alla nostra numerosa e sgangherata famiglia ci avviammo verso la sala grande per un pasto molto importante per ogni Weasley-Potter che si rispetti: la colazione.
Scendemmo scale e attraversammo corridoi finché non arrivammo davanti alla nostra meta.
Da fuori si sentiva un mix di voci urla e risate che contraddistinguevano il clima giovanile di Hogwarts.
Io e Al ci dividemmo dagli altri, dopo aver promesso a Jamie di non svelare ai serpeverde le nostre tattiche nemmeno sotto tortura, al tavolo verde-argento.
Mi sedetti al solito posto ovvero tra Al e Malfoy mentre di fronte stavano sempre quei due babbei conosciuti meglio come Alexander Zabini e Christopher Nott.
"Ciao ragazzi" dissi io sedendomi e sorridendo.
"ciao grifoncina" dissero loro.
"Umpf......solo perché sono più bassa di voi non c'è bisogno di usare nomignoli da bambina di quattro anni" dissi io fulminandoli.
Loro si scambiarono uno sguardo e subito dopo scoppiarono a ridere.
"hahahahahah...cuginetta senza offesa ma sei alta solo un metro e sessanta più o meno, mentre noi un metro e ottanta... se ti dico che non abbiamo paura di te ci credi??" disse lui cercando di essere serio.
Lo guardai negli occhi e dissi.
"Oh Albus... hai proprio sbagliato".
Dopo nemmeno cinque secondi Al era a terra a causa mia.
"Ups......se ti dicessi che mi dispiace mi crederesti??" dissi io fintamente dispiaciuta cercando di trattenere un ghigno.
"uh......Al ti ha sfottuto" dissero in coro i tre serpeverde.
"OK cuginetta mi hai convinto... comincio ad avere paura di te..."
disse lui fingendosi spaventato per poi scompigliarmi i capelli e stamparmi un bacio in fronte.
Ci guardammo due secondi negli occhi e ci mettemmo a ridere.
"Ragazzi......é già ora di andare a lezione" dissi io sbuffando.
"Hai ragione ma su con la vita rossa oggi hai quasi tutte le ore con noi" disse Scorpius ghignando.
"Noto che il tuo egocentrismo é sempre alle stelle"dissi io.
Dovevamo fingere se volevamo che non lo scoprissero tutti.
"Dai sbrighiamoci che se no ci occupano tutti i posti in fondo" dissi io alzandomi dal tavolo e aspettando gli altri.
"Agli ordini rossa" dissero in coro.
uscimmo dalla sala grande e ci incamminammo verso l'inferno.
Entrammo in aula di Trasfigurazione e occupammo i quattro posti in fondo alla classe.
Io ovviamente ero quella seduta nell'ultima fila attaccata al muro con davanti Al e Nott, di fianco a me c'è Malfoy, mentre, di fianco a me e Malfoy c'è Zabini in banco da solo nella fila centrale.
"Che facciamo?" Chiesi io.
"Bho rossa che vuoi fare??" chiese sussurrando Malfoy.
"Hmmm......non lo so" dissi riflettendoci su e mordendomi il labbro.
"Rose porco Salazar non morderti il labbro" sussurrò Malfoy al mio orecchio come se si stesse trattenendo.
"Perché se no che cosa fai??" chiesi io continuando a mordermi il labbro.
"Uno perché mi fai terribilmente eccitare e due se continui a morderti il labbro giuro su Salazar che ti bacio ma non posso assicurarti di fermarmi solo a quello." Mi sussurrò lui tremendamente serio.
"Scorp" dissi io arrossendo leggermente e ridacchiando.
"okok... scherzavo.........forse" disse lui ghignando.
"Scorpius......" sussurrai ridacchiando al suo orecchio diventando ancora più rossa.
"oh e va bene..." disse lui sbuffando e cercando di stare attento alla lezione.
L'ora passò abbastanza velocemente tra chiacchere, risate, scherzi e richiami.
"Finalmente non ci speravo più" dissi io appena superai la porta per uscire.
"Adesso che lezione abbiamo?" chiesi io guardando gli altri.
"Hmmm......pozioni" disse Albus.
"Con noi grifondoro vero??" gli chiesi speranzosa. Erano simpatici e con loro le ore di lezione passavano molto velocemente.
"Ovvio rossa"rispose Malfoy con tono ovvio.
"Allora andiamo visto che mancano dieci minuti e l'aula di pozioni é dall'altra parte del castello......a chi arriva prima..." dissi scattando verso le scale e cominciando a correre per arrivare prima di quei quattro.
Scesi tutte le scale di corsa, arrivata al corridoio per imboccare delle altre scale voltai a destra, mi ritrovai le scale da scendere davanti.
Mi sedetti sul corrimano e le feci tutte scivolando.
Con un balzo atletico saltai giù dal corrimano e corsi verso l'aula.
Mi fermai un po' prima per aspettare le quattro serpi.
"C'é l'ho fatta, c'é l'ho fatta sono arrivata prima" cantilenai appena loro furono arrivati.
"Sei veloce" disse Alex appoggiando le mani sulle ginocchia per l'affanno.
"Ovvio tesorino" dissi ridendo e mandandogli un bacio.
A quel gesto un biondo di mia conoscenza serrò la mascella come se fosse geloso.
É cosi carino anche quando é geloso.
Entrammo velocemente in classe poiché il professore non era ancora arrivato e ci sedemmo velocemente nei banchi in fondo.
"Hey Domi" la salutai io prima di serdermi vicino a lei.
"Ciao Rosie" mi rispose sorridendomi.
"Ti siedi con noi a pranzo?" chiesi io.
"Certo" rispose lei.
"Buongiorno ragazzi" disse entrando il professor Lumacorno in classe.
Un coro di buongiorno si alzò dai banchi.
"Che noia" Disse Alex.
"Alex...ho capito che odi la scuola ma non puoi dire che é già una noia se il prof. non ha nemmeno fatto in tempo a dire un parola" dissi io ridendo.
"Oh Rosellina fidati tra un po' ti renderai conto che ho ragione" disse lui appoggiando la testa sulle braccia incrociate appoggiate sopra il banco.
"Alex avevi ragione..." dissi io dopo nemmeno un'ora.
"Ovvio rossa io ho sempre ragione" disse lui vantandosi.
"Evita di sparare cazzate" gli dissi ridendo.
"Weasley vorrei stare attento alla lezione se non ti dispiace" disse Scorpius. Non so ma avevo l'impressione che non stesse facendo finta. Anzi sembrava quasi arrabbiato......o forse geloso?
Non so indagherò.
Le due ore di pozioni passarono così.
Tra pensieri, silenzi ed occhiate fugaci a Scorpius.
Devo capire cos'ha o impazziró.
Uscimmo dall'aula tutti insieme.
Avevamo tutti un'ora buca quindi Nott,Zabini, Al e Dominique andarono nella sala comune dei serpeverde mentre io con la scusa di riportare un libro in biblioteca rimasi li con Scorpius.
Lo presi per un braccio e lo trascinai in un corridoio stretto e buio.
"Che hai?" gli chiesi in modo dolce guardandolo negli occhi.
"nulla..." mi rispose lui guardando tutto tranne che i miei occhi.
"Scorpius..." gli dissi semplicemente.
Ci conosciamo da una vita e anche se ci siamo odiati per la maggior parte del tempo abbiamo anche imparato a capire quando uno di noi mente.
"Oh e va bene...sono geloso. Alex deve smettere di provarci con te" disse lui guardandomi negli occhi.
"Scorpius..." dissi io facendomi scappare una risatina.
"Che hai tanto da ridere rossa?" mi domanda lui abbastanza irritato(?).
"Rido perché non hai ancora capito che nel mio cuore ci sei solo tu cretino..." risposi io tirandogli una piccola sberla sulla nuca per poi attirarlo a me e baciarlo.
"Potrei essere geloso più spesso se mi rassicuri così tutte le volte" disse lui ghignando.
"Taci furetto" dissi io rinpossessandomi delle sue labbra.
"Andiamo dobbiamo andare dagli altri o si insospettiranno" dissi io staccandomi lentamente dalle sue morbide labbra.
"Hai ragione andiamo" disse lui stampandomi un semplice bacio a stampo sulla bocca.
Uscimmo dal corridoio, controllando che fosse deserto, per poi dirigerci verso le scale che ci avrebbero condotto alla sala comune dei serpeverde.
Arrivati nei sotterranei, l'aria intorno a noi si fece più fredda e io cominciai a tremare leggermente causa dello sbalzo improvviso di temperatura.
"Hai freddo?" mi chiese Scorpius.
"No é solo lo sbalzo di temperatura adesso mi adeguo tranquillo " dissi io.
Lui,in tutta risposta, mi attirò a sé e mi circondó le spalle con un braccio.
"Va meglio?" mi chiese dolce.
"Si" risposi io, inspirando il suo profumo che ogni volta mi faceva perdere la testa.
Nel più religioso silenzio arrivammo davanti alla ''porta'' della sala comune di serpeverde e, di conseguenza fummo obbligati a staccarci da quella posizione.
Scorpius pronunció la parola d'ordine ed entrammo.
Che la recita abbia inizio...
Non mi piaceva mentire ai miei amici, sia chiaro, ma le cose erano successe così in fretta che dovevo capirci bene anch'io.
Osservai i miei amici ridere e scherzare felici tra di loro seduti davanti al fuoco della sala comune.
"Hey ragazzi" dissi io per farmi notare.
"Hey Rose già di ritorno?" mi chiese Domi.
"Si" risposi io ovvia ridendo.
Mi sedetti vicino a Domi, di fronte ad Al e mi unii alla conversazione.
Passammo l'ora rimasta prima del pranzo tra chiacchere, scherzi e risate.
Appena fu arrivata l'ora di recarci in sala grande per il pranzo, ci alzammo e ci dirigemmo verso quest'ultima.
Risalimmo le scale e arrivammo davanti alle enormi porte.
Da fuori c'era una confusione tale da capire che, in sala, pronti a mangiare, c'erano la maggior parte degli studenti.
Varcammo le porte e poi tutti insieme andammo a sederci al tavolo della casata verde-argento.
Ero al mio solito posto, con la piccola differenza che, di fronte a me in mezzo ad Alex e Christopher, era seduta Dominique.
Tutti si riempirono i propri piatti, a differenza mia che non avevo fame e decisi di non prendere nulla.
"Rose se vuoi dimagrire saltare i pasti non é il modo giusto" mi riprese Domi forse l'unica accortasi del mio piatto vuoto.
"In effetti rossa dovresti proprio smaltire quei chiletti di troppo" disse Scorpius recitando la sua parte, ma mi venne un dubbio...se lui l'affermazione appena fatta la pensasse davvero?
Decisi di pensarci più tardi e, come se quella cosa non mi avesse toccata nel profondo ma mi fosse scivolata addosso, alzai elegantemente il mio dite medio.
"Che finezza..." commentó il biondino al mio fianco.
Sorrisi abbastanza compiaciuta.
Appena, tutti i miei amici, finirono di spazzolare i loro piatti ci dividemmo e io andai al mio dormitorio mentre Domi tornava in sala comune dei verde-argento insieme ai quattro serpeverde.
Arrivai davanti al quadro della signora grassa, pronunciai la parola d'ordine ed entrai.
Salutai i miei svariati cugini, tutti riuniti in sala comune, e con la scusa di finire una ricerca già finita una settimana prima, mi chiusi nel mio dormitorio che condividevo solo con Domi.
Mi misi davanti allo specchio a figura intero, sollevai la camicetta della divisa fin sotto il seno e guardai il mio riflesso nello specchio.
So che molto probabilmente alcuni di voi penseranno "ma a Rose Weasley non é mai importato nulla di quello che gli altri dicono di lei"...bhe avete proprio sbagliato. A me di quello che dicevano importava fin troppo.
Continuai a gurdarmi allo specchio, fin quando qualcuno non bussó alla porta.
"Rose posso entrare?" mi chiese la dolce voce di Dominique.
Velocemente mi misi a posto la camicetta ed aprii la porta.
"Certo Domi dopotutto é anche camera tua no?" le chiesi scherzando.
Entrò e si chiuse la porta alle spalle.
Mi guardò negli occhi e si sedette sul suo letto, battendo la mano su una piccola porzione di materasso vicino a lei.
"Che cosa ti turba?"mi chiese in modo dolce.
"Nulla Domi perché?" Le chiesi cercando di apparire sincera.
"Rose..." mi ammonì lei.
"Lo capisco quando menti..." disse addolcendo il tono.
"Cosa ti turba?" mi domandó di nuovo Domi, puntando i suoi occhioni azzurro cielo nei miei blu mare.
"E se...Malfoy avesse ragione?" sospirai alzandomi di scatto dal letto e girandomi di spalle per dirigermi verso la finestra e sedermi sul mio letto a guardare attraverso il vetro con aria persa.
"Rose, Scorpius é solo un cretino che trova gusto nel renderti la vita impossibile" disse lei dolce, avvicinandosi a me e abbracciandomi.
"É che non so Domi... prima mi stavo guardando allo specchio... e forse ha ragione..." dissi io abbassando il volto nascondendo la faccia dietro i miei indomabili ricci rossi.
"Rose non lo dire nemmeno per scherzo..." disse lei risollevandomi il viso.
"Rose tu sei perfetta cosi come sei. Con i tuoi pregi e i tuoi difetti." Disse guardandomi negli occhi per poi avvolgermi di nuovo nelle sue braccia.
"Grazie" le sussurrai nell'incavo del suo collo.
"Di nulla" disse lei, molto probabilmente sorridendo.
"Forza...sistemati che torniamo giù dai serpeverde. Albus era molto preoccupato perché non avevi toccato cibo" disse lei.
Mi misi davanti allo specchio, mi misi a posto i capelli, sempre se cosi si poteva dire, e insieme a Domi uscii dalla camera e successivamente dalla sala comune per recarci nei sotterranei.
Scendemmo scale, attraversammo corridoi e, in un batter d'occhio, ci ritrovammo davanti all'entrata della sala comune dei serpeverde.
Entrammo e ricomimciammo a parlare con gli altri come se nulla fosse successo.
E in effetti per loro era proprio così, solo che io non riuscivo a togliermi dalla testa le parole del biondo, e se avesse ragione?
Lo so Domi mi ha detto di non darci peso...ma io proprio non ci riesco é più forte di me.
Le ore passarono tra dubbi, chiacchere, occhiate fugaci tra me e il biondo, risate e battutine.
Arrivammo presto all'ora di cena.
Pasto che decisi di saltare, proprio come avevo fatto con il pranzo.
Così tutti i miei amici mangiavano e scherzavano, io passai la cena a parlare con Domi.
"Rose..." disse lei guardandomi per poi spostare il suo sguardo sul mio piatto.
"Che c'è? non ho fame..." dissi guardandola negli occhi.
Lei sospiró. Aveva già capito che sarebbe stata una guerra persa in partenza.
Appena tutti ebbero finito ci alzammo e ci dirigemmo, tutti insieme alla porta, dove ognuno andò verso il proprio dormitorio, non senza prima esserci augurati la buonanotte.
Io e Domi arrivammo davanti al quadro della signora grasse e pronunciammo la parola d'ordine.
Entrammo, salutammo i nostri compagni di casata e, ancora insieme, ci dirigemmo verso il nostro dormitorio.
Appena varcata la soglia io mi sedetti sul mio letto a guardare le stelle che puntinavano i cielo limpido notturno, mentre Domi si toglieva la divisa per sostituirla con il suo pigiama.
"Notte Rosie" disse sbadigliando prima di addormentarsi.
"Notte Domi" sussurrai scendendo dal letto e posandole un bacio sula fronte.
Presi il mio mantello e silenziosamente uscii dalla camera e dalla mia sala comune.
Cominciai a vagare per i corridoi, senza curarmi del fatto che in giro ci fossero i prefetti a fare la ronda, aver passato gli anni con James e Fred ha i suoi vantaggi, come quello di conoscere a memoria tutti i posti e i passaggi segreti del castello che i prefetti e i caposcuola non controllavano.
Mi avventurai in uno di quei corridoi bui, dimenticati da tutti e da tutti e cominciai a riflettere seriamente sul fatto accaduto a pranzo.
E se Scorpius avesse ragione?? Insomma é vero che tutti lo conoscono per il fatto di rendermi la vita impossibile, ma che bisogno c'era di commentare la frase di Domi?? Non poteva star zitto e riderci sopra come avevano fatto tutti gli altri??
"Rossa..." disse qualcuno poggiandomi una mano sulla spalla.
"Scorpius...mi hai fatto prendere un colpo" dissi portandomi una mano all'altezza del cuore.
"Che ci fai fuori dal dormitorio a quest'ora?" Mi chiese dolce guardandomi negli occhi.
"Non riesco a dormire... ho troppi pensieri che mi affollano la testa..." dissi perdendomi nei suoi occhi grigi.
"Tu perché sei qui??" Gli chiesi a mia volta.
"Non riuscivo a dormire... oltre ai pensieri ho in testa un'immagine di una rossa che mi riempie il cervello" disse lui avvicinandosi a me per baciarmi.
Mi scansai.
Mi guardó con sguardo incuriosito e leggermente spiazzato.
"A pranzo dicevi sul serio??" gli chiesi di getto.
"Sono questi i pensieri che ti affollano la testa?" Mi rispose lui.
Annuì abbassando il capo.
"Rose...ehi...guardami" disse alzandomi il viso con due dita.
"Non dicevo sul serio oggi a pranzo... dovevo recitare se no si sarebbero accorti che nascondiamo qualcosa." disse lui guardandomi intensamente negli occhi.
"Ok" risposi io.
Continuó a guardarmi intensamente negli occhi e pian piano il suo viso si fece sempre più vicino fin quando le sue labbra morbide non si poggiarono sulle mie.
Non so bene per quanto tempo ci baciammo so solo che con lui mi sentivo al sicuro.
"Non credi sia ora di andare a dormire adesso, piccola rossa?" Mi chiese lui staccandosi dalla mie labbra.
"Hmmm... forse hai ragione..." dissi a mia volta guardandolo negli occhi.
Mi prese la mano e mi accompagnó fino al quadro della signora grassa.
"Buonanotte Scorp" gli dissi io cercando di trattenere uno sbadiglio.
"Notte Rosie" disse ridacchiando.
Mi strofinai gli occhi con le mani, un po' come fanno i bambini.
"Sei così tenera..." disse guardandomi con dolcezza.
Mi diede un veloce bacio a stampo e dopo avermi augurato ancora una buonanotte si allontanò leggermente per poi scendere le scale mentre io pronunciai la parola d'ordine ed entrai.
Salii nel mio dormitorio.
Vi trovai uno Domi dormiente, così per non svegliarla mi misi il pigiama in silenzio e mi misi sotto le coperte.
Non feci in tempo a poggiare la testa sul cuscino che, Morfeo mi aveva già accolta tra le sue braccia.

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L'amortentia profuma di te
FanficLei: Rosaline Minerva Weasley, figlia di Hermione Jean Greanger e Ronald Weasley. Capelli rossi e indomabili, e poi le lentiggini come ogni Weasley che si rispetti. Migliore amico e cugino: Albus Severus Potter. Peggior nemico: Scorpius Hyperion Mal...