Mentre osservavo le foto in quella scatola, rivivevo tutti i momenti vissuti insieme, con la stessa intensità, come se li stessi vivendo in quel momento, proprio lì con i miei genitori accanto. Ma la realtà, non tardó ad arrivare e mi riportó con i piedi per terra, perció continuai a cercare nella scatola per scoprire qualcosa in più. C'erano tante carte ma colse la mia attenzione una in particolare, ripiegata su stessa e depositata sul fondo della scatola, come se fosse qualcosa di proibito, di nascosto. Presi la carta in mano e io non volli credere a quello che stavo vedendo con i miei stessi occhi : un certificato di adozione. Scoppia a piangere. Stava succedendo tutto troppo in fretta. Tutto a me.
<<Perché i miei genitori non mi avevano mai detto nulla?>>
<<Loro erano veramente i miei genitori?>>
<<Chi lo era veramente?>>No, loro non erano veramente i miei genitori biologici, su quel cazzo di certificato c'era scritto che ero stata adottata all'età di 4 anni dopo essere stata portata in un orfanotrofio da mia madre naturale.
<<Come si può abbandonare una bambina in un orfanotrofio?>>
<<Come si può pensare di affidare tua figlia ad una famiglia che potrebbe portarla chissa dove?>>
<<Come si fa?>>in quel momento odiavo tutto e tutti.
<<perché non mi avevano detto nulla? >>
<<chi altro lo sapeva?>>Quella sera era fuori di me, ricordo che inizia a lanciare tutto per aria, qualsiasi cosa mi capitasse per le mani io lo lanciavo, e con tanta forza. Volevo sfogarmi e non bastava un pianto. Come se tutto quel rumore provocato mi facesse sentire più libera. In realtà buttando un bicchiere a terra c'ho visto la mia vita. Ecco, la mia vita in quel momento era ridotta in piccoli pezzettini, era come prendere i pezzi di quel bicchiere e riattaccarli con la colla, bhe! quel bicchiere non sarebbe stato più lo stesso, avrebbe avuto miliardi di lesioni, un pó come la mia vita. Subito dopo allo sfogo ci fu lo sconforto. La totale assenza. Il vuoto. Ed ecco che rinunziarono le domande dentro di me.
<<Perchè non mi hanno voluta?>>
<<Chi sono i miei genitori?>>
<<CHI SONO IO?>>Decisi di uscire di casa, presi il cellulare e vidi 3 chiamate perse e 5 messaggi da Leo ma non risposi, non avevo voglia di parlare con nessuno.
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La luce in fondo al tunnel #wattys2018
ChickLitIo sono Sofi una giovane ragazza di 16 anni, amo recitare, cantare e ballare. Il 29 maggio 2017 subito dopo aver fatto un importante provino ricevetti una telefonata che mi cambiò radicalmente la vita. Tra tutte le persone che cercavano di aiutarmi...