Il pranzo in riva al mare

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"Mi dispiace, è già andato via."

"Cosa? Oh, no, Ale, ti prego..."

"Sto scherzando, sto scherzando!", si precipita a darmi un bacio. Non mi ha fatto nemmeno chiudere lo sportello della macchina che ha già cominciato.

"Anche voi un giorno di questi mi farete uno scherzetto, lo so..."

"Te ne farò uno che prevede che dormo tutto il weekend. Sono distrutta. Andiamo a mettere i piedi nell'acqua?"

"Ma il tuo mal di testa?", ancora sospettoso.

"Non era mica mal di piedi", sorrido, gli spruzzò un po' d'acqua. Quando non ha brutti pensieri è davvero carinissimo. Anzi, è carinissimo sempre. Non me lo merito davvero. Mi lascerò rompere le scatole, se l'è meritato.

"Sto molto meglio, avevo bisogno proprio di questo, stare una mattinata a casa, senza fare niente..."

"Davvero ti ha fatto bene? Allora mi dispiace di essere rimasto. Magari ora stavi anche meglio di così."

"Ma no, è stato bello. Spero", gli accarezzo le dita con le mie. Lui mi stringe forte in risposta, mi fa un po' male, me lo tengo.

La riva è paradisiaca, oggi. Fa freddo ma meglio così. Di solito qui bisogna sgomitare, di sabato, ma il fresco ha scoraggiato parecchia gente.

"Sono andati via per il troppo vento?"

"No, perché Roberto aveva da fare."

"Ma come, non gli hai detto che venivo io? Allora non mi ama", ci godo a prenderlo in giro. Quando possiamo scherzarci è divertente.

"Me la sono rischiata e gliel'ho detto, ma aveva davvero da fare. Forse con una."

"Forse con due. Roby ha una faccia da furbetto..."

"Roby? Ah, andiamo malissimo."

"E sapessi come lo chiamo a letto..."

"Dai", si finge disgustato per scherzo, io ci leggo il panico per davvero. Fine dei giochi, ho tirato troppo.

"Guarda, il tipo che fa le crêpe! Andiamo a prenderne una?"

Stranamente Alessio non risponde subito al mio invito. Guarda dubbioso la macchina.

"Avevo portato dei panini e una bottiglia di vino."

"Ancora meglio, possiamo mangiare qui a riva. Ma come facevi a sapere che sarei venuta?"

"Non lo sapevo, volevo portarli a casa tua. Pensavo che potessi avere fame...", quando Alessio dice una bugia la voce gli viene fuori più sottile, più acuta. Forse è una cosa che succede a tutti. A me no perché dico sempre la verità. Quasi sempre.

Fingo di ignorare che probabilmente voleva fare un raid a sorpresa, e lo tiro su per andare in macchina. Ho una fame da lupi, e poi è stato davvero un pensiero gentile. Inoltre incazzarmi per questa cosa potrebbe fargli credere che temo che si presenti a casa mia a sorpresa, mentre non è così. Non potrebbe mai sorprendermi a combinare nulla.

Gelosia senza nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora