Finita la doccia quasi non sento il campanello, per quanto sono rilassata e lanciata nella mia domenica sera, il residuo del fine settimana. La pizza ormai è passata da ricordo del weekend a miraggio del prossimo, il vino è solo un dito in fondo a un bicchiere sporco nel lavello.
So che non è Alessio, ci siamo già scritti, e poi lui non torna mai indietro una volta che ci siamo salutati, ci potrei montare un metronomo su quanto è prevedibile. Persino la gelosia cede il passo ai suoi schemi, alla limpidezza della vita tranquilla che ama. A letto a mezzanotte, in piedi alle sette, non si fuma, non si frigge.
E infatti.
"Ciao, bella."
"Ciao...", non mi fa nemmeno finire. Vado fuori di testa quando mi bacia così.
Butta la giacca sul divano, il mio accappatoio in terra. Roby è sempre prepotente. Dio.
"Non mi chiedi com'è andata la settimana?", nella mia voce c'è una nota di fastidio a cui io stessa non sono preparata.
"Sarà andata sempre nello stesso modo. Lavoro, pizza, chalet, discussioni, doccia, ed eccoci qui."
"Ed eccoci qui...", stavolta sono io che non lo faccio finire.
Un paio d'ore dopo, raccolgo spiccioli e scontrini che ha perso sul divano quando ha lanciato la giacca.
"Non ti dimenticare niente", gli ricordo.
Se fosse per lui sarei fottuta da tempo. Ma visto che dipende anche da me, non ci sono prove. Non ci saranno mai. Qualunque cosa Alessio creda di sapere, o di vedere, non sarà mai la verità. Io sono troppo brava per lasciare prove.
Ci vorrebbe un'altra doccia, ma è già tardi oltre l'immaginabile.
Quando Roby viene qui, su certe cose ci perdo molto più tempo che con Alessio. A volte mi viene il dubbio che solo la domenica sera non mi basti più, ma per averne ancora dovrei sacrificare altre cose e non mi va di diventare quel tipo di donna. Inoltre ho il micro-sospetto che a lui invece stia benissimo così, e detesto l'idea di desiderarlo più di quanto lui desideri me.
Mi scopro a immaginare di dormirgli accanto per poterne avere ancora durante la notte, per placare l'insonnia che arriva puntuale ogni fine weekend. In un fermo immagine per un momento Roberto assume le sembianze di mio padre, e devo scuotere forte la testa per allontanare questa follia.
É l'unico giorno dei miei incubi. La domenica dormo così male. Non lo so, perché. E non voglio saperlo.
Vado a letto in accappatoio, stremata dai miei peccati.
Domani è lunedì, si ritorna sul ring e devo essere inattaccabile per cinque giorni. Fino alla prossima pizza, fino al prossimo weekend.
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Gelosia senza nome
RomanceSono una donna adulta, ho il mio lavoro, il mio appartamento, il mio ragazzo. Mi sono guadagnata la mia vita dopo una pessima infanzia, me la sono meritata: se solo Alessio non fosse così insicuro, con i suoi sospetti fondati sul niente. Parla di pr...