Un dolce inaspettato

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Sotto casa mi saluta prima ancora di spegnere il motore. Ha voglia di dimostrarmi che è un uomo forte, che può cambiare, che vuole combattere le sue insicurezze. 

E poi è dispiaciuto per venerdì, perché avevo mal di testa, perché teme di aver tirato troppo la corda. Vuole contraccambiare con un attestato di fiducia, vuole dimostrarmi che può lasciarmi i miei spazi, che è diverso da volerlo fare in assoluto, ma per me conta ancora di più. Se fosse un desiderio spontaneo non sarebbe altrettanto apprezzabile. Invece stasera è così pronto al sacrificio che nemmeno se glielo chiedessi si fermerebbe. Che poi, è domenica. Lui lo sa che la domenica sera è mia. Non oserebbe.

Ma non sfidiamo la sorte.

Mi lascio andare a un bacio più dolce del solito, sono convinta che supereremo tutto, ora che ho deciso - no, non deciso, che dico - capito che lo amo.

E lo amo perché ormai anche lui mi ha capita, mi lascerà stare, mi lascerà respirare. Non mi importa nemmeno che sia per paura di perdermi, non conta che sia per un motivo malato, con il tempo capirà che tutte quelle prove che crede di vedere sono invenzioni, non esiste nessuna prova, è solo frutto della sua paura.

La paura è solo una stupidaggine. Se una cosa è vera, lo sarà anche se non hai paura, e se non è vera, ti fregherai da solo temendola e vivendo come se fosse reale. Perciò, tanto vale non avere paura.

L'ultima volta che ho avuto paura di qualcosa avevo nove anni e i miei stavano divorziando. Dopo, non ho mai più avuto paura di niente. Ma forse è solo perché non mi è più importato, di niente.

Così, dopo un po' di sussurri e promesse vecchie come l'universo, ancora una volta io e te soli contro il mondo, ma sì che possiamo farcela, ma certo, ci salutiamo davvero. 

Gelosia senza nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora