"Ti sei persa un paio di momenti veramente notevoli, oggi."
"Davvero?", sono al secondo Chardonnay e qualunque cosa mi sia persa non potrebbe interessarmi di meno. "Tipo?"
"Massimiliano e Giulia si sposano, finalmente! Dopo... quanti anni? Ecco, sì, cinque anni di fidanzamento! Ma cosa dovevano dirsi per cinque anni?"
"Spero proprio che non li abbiano passati a parlarsi."
"Come dici? Oh, tu, tu, non devi fare gli scherzi a zia! Non devi stare sotto il tavolo! Non... oh! Lascia stare le scarpe dei grandi!"
Sono abituata ai bambini a queste riunioni. Alla nostra età siamo Alessio e io a essere fuori scala, senza figli, senza la fede. Senza un domicilio condiviso.
Non riesco però a dispiacermene, soprattutto quando metà del mio tempo cosiddetto di qualità viene speso a recuperare le ballerine dalle grinfie del pupo di turno.
"Forse nemmeno a lui piacciono", mi sussurra Alessio notandomi in difficoltà.
Si piega ad acciuffare il furfante, recupera il malloppo e lo infila al suo posto. So che odia le ballerine, e nemmeno io ne vado matta. Soprattutto odio passare per una che non sia impeccabile. Ma a lui piacerei anche vestita di foglie di platano.
"Forse potrei mettere scarpe migliori se fossi sicura che sopravvivrebbero", mormoro in risposta.
"Allora dobbiamo fare qualcosa in merito, perché con i tacchi io ti adoro", mi sorride, in ginocchio davanti a me. Adoro quando siamo complici su qualcosa, e per un momento tutto è perfetto.
"Maaaaaaaammaaaa! Alessio sta facendo la proposta!"
"Oddio, alzati", Ale sta morendo dal ridere, "e chiamami un altro Chardonnay."
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Gelosia senza nome
RomanceSono una donna adulta, ho il mio lavoro, il mio appartamento, il mio ragazzo. Mi sono guadagnata la mia vita dopo una pessima infanzia, me la sono meritata: se solo Alessio non fosse così insicuro, con i suoi sospetti fondati sul niente. Parla di pr...