Gli avanzi sul divano

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Alla fine non è andata così male. Abbiamo mangiato, bevuto e passeggiato tutto il giorno, e le onde erano fortissime. Dopo la terza volta che ha dovuto ripetermi una domanda, Ale ha capitolato e siamo rimasti a guardare il mare fino al tramonto tenendoci per mano. Le parole sono solo giochetti inutili di conquista e manipolazione. Invece ora mi sorprendo a chiedermi come potrebbe l'amore essere più perfetto di così.

Non usciamo nemmeno a cena, guardiamo un film mangiucchiando gli avanzi della sera prima e dormiamo una notte senza sesso e senza sogni - almeno da parte mia. Sono le notti che preferisco, e di solito mi viene concesso di dormirle solo nei giorni feriali, quando crollo di soddisfazione, non di frustrazione. 

Dormo così bene dopo una giornata passata a combattere per ciò che è mio, a guadagnare ciò che mi serve per non aver bisogno che un uomo mi commissari la vita, a spaccare il culo al mondo come mi ha insegnato mia madre dopo il divorzio.

Non è una notte che di solito associo ad Alessio, e mi sorprendo a prendere sonno con il sorriso sulle labbra persino nelle spire del suo abbraccio.

Gelosia senza nomeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora