Capitolo 4

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Soldato: su per le scale! Scattare uomini!

Io e Jack riuscimmo giusto in tempo a nasconderci dietro a due statue e le guardie, per fortuna, non ci videro.
Entrammo nella bottega del fabbro lì accanto per trovare qualcosa che avrebbe potuto spezzare le catene.
Ancora una volta per fortuna, vidimo il proprietario addormentato a sonni profondi e probabilmente ubriaco; lo si poteva dedurre dalla puzza e dalla bottiglia vuota di rum che aveva in mano.

Jack per assicurarsi che stesse dormendo gli gesticolava, lo toccava e gli urlava contro, ma niente. Stava dormendo profondamente.

Jack: bene gioia... Cerchiamo un modo per liberarci da queste catene...

Posò il suo cappello e ci misimo a ragionare su cosa potesse aiutarci.
Vidi un martello, ma non lo presi sapendo che non sarebbe servito in quel caso; Jack, però, lo prese lo stesso e, come previsto, fallì. Subito dopo prese un ferro rovente con il quale toccò il mulo che, correndo per via dell'ustione, azionò una macchina che Jack utilizzò per liberarsi dalle catene.
Nel frattempo io ero riuscita a trovare un ago con il quale riuscii a liberarmi completamente dalle manette.
Lui si girò verso di me pensando che avessi bisogno di aiuto con le manette, ma rimase sorpreso quando vide le mie mani libere che tenevano la manette aperte.

Jack: mi sorprende Miss Acton.
Io: ogni persona dovrebbe conoscere le materie di base per potersi liberare.

La nostra conversazione fu interrota da qualcuno che aprì la porta ed entrò nella bottega; era un ragazzo giovane, alto e con i capelli arruffati e dalle sue mani consumate dedossi che lavorasse lì.
Io e Jack ci nascosimo meglio che potemmo.
La prima cosa che il ragazzi fece fu calmare l'asino che Jack aveva infastidito, poi guardò l'uomo addormentato.

Ragazzo: tu sei dove ti ho lasciato.

Andò a posare la sua borsa su un tavolo e notò che mancava il martello con il quale Jack aveva cercato di liberarsi.

Ragazzo: tu invece no...

Notò poi il cappello di Jack e quando era sul punto di prenderlo Jack uscì dal suo nascondiglio e gli puntò la spada contro la mano, mentre io rimasi nascosta.

Ragazzo: sei quello a cui danno la caccia. Il pirata. Sapevo che eravate accompagnato da una donna, dov'è lei?
Jack: il Capitan Jack Sparrow lavora da solo, comprendi?

Jack lo guardò attentamente con aria confusa.

Jack: hai qualcosa di familiare. Ti ho già minacciato altre volte?
Ragazzo: vado famoso per la mia poca familiarità con i pirati.
Jack: ah, bè, sarebbe un peccato rovinarti la fama proprio oggi, quindi se vuoi scusarmi?

Jack si girò per andarsene, ma il ragazzo prese una spada e gli e la punto contro.

Jack: credete che sia saggio ragazzo, incrociare le spade con un pirata?
Ragazzo: avete minacciato Miss Swann.

Jack si mise in posizione per duellare e sorrise provocatorio.

Jack: solo un pochino.

Cominciarono a lottare ed io ne approfittai per avvicinarmi alla porta sul retro per poter uscire.

Jack: sai ciò che fai, te lo concedo. Splendida forma. Ma in quanto a gioco di gambe? Un passo qui;...

E si spostarono all'unisono.

Jack: ...e ora un passo indietro.

Jack era vicino alla porta principale e rimise la spada nel fodero.

Jack: ciao!

Stava per uscire ma il ragazzo gli tirò la sua spada e per poco non lo prendeva in piena testa.
Jack cercò di fare uscire la spada, ma era incastrata.
Jack questa volta sembrava abbastanza frustato.

Jack: ma che divertente giochino. Quello che non mi diverte però è che tu mi impedisci di nuovo la fuga, solo che ora sei disarmato.

Jack riprende la sua spada dal fodero e il ragazzo ne prese una, ancora rovente, dal camino e ricominciarono a combattere.

Jack: chi le fabbrica queste?- disse Jack osservando tutte le spade.
Ragazzo: tutte io! E ci faccio esercizio tre ore al giorno!

Jack lo guardò divertito.

Jack: è il momento che ti trovi una ragazza, amico! O potrebbe darsi che ti eserciti tre ore al giorno perché ne hai già trovata una e non ti sei mostrato capace di corteggiarla come si dovrebbe...

Fece una breve pausa e lo guardò dalla testa ai piedi.

Jack: non sarai mica un eunuco...
Ragazzo: mi esercito tre ore al giorno perché se mai trovassi un pirata...

Prova un attacco, ma fallisce.

Ragazzo: lo ucciderei!

Continuarono a lottare per un po' e non so come finirono pure sulle travi del soffitto.
Lo scontro andò avanti fino a quando Jack non buttò della sabbia negli occhi del ragazzo che se li coprì istintivamente, ma appena li aprì Jack gli stava puntando una pistola contro.

Ragazzo: giochi sporco!
Jack: pirata!

Jack sorrise e mostrò molti dei suoi denti d'oro, ma poco dopo si sentì qualcuno che cercava di aprire la porta principale, così approfittai della distrazione di tutti per poter uscire dal retro.

Mi dispiaceva lasciare lì Jack, ma non avrebbe dovuto coinvolgermi in questa storia!

Tornai alla casa degli Swann il più in fretta possibile e notai che erano ormai passate quattro ore da quando ero uscita. Difficile a dirsi, visto che non notai affatto che passò tutto questo tempo.
Riuscii ad entrare dalla finestra aperta e mi lavai e cambiai in fretta e furia per poter andare a pranzare.
Quella fu proprio una giornata pesante, ma in quel momento mi accorsi che non ero ancora riuscita a sdebitarmi con Jack.

~

Jack stava ancora puntando la pistola contro il ragazzo e sembrava agitato dalla porta che a momenti si sarebbe aperta lasciando entrare una decina di guardie.

Jack: spostati.
Ragazzo: no.
Jack: per favore.
Ragazzo: no! Non posso farmi da parte e lasciarti scappare!
Jack: questo colpo non è per te...

A Jack mancava poco per premere il grilletto, ma l'uomo che precedentemente dormiva gli spaccò la bottiglia vuota di rum in testa e lo fece svenire.

Subito dopo i soldati riuscirono ad entrare.

Soldato: eccolo! Da questa parte.

Con loro vi era pure il Commodoro Norrington che si congratulò con l'uomo.

JN: eccellente lavoro, signor Brown. Avete collaborato alla cattura di un pericoloso fuggitivo.
Mr Brown: ho fatto solo il mio dovere civico, signore.

Il signor Brown era visibilmente ubriaco, sia da come parlava sia dalla puzza che emanava.

JN: ricorderemo questo giorno come il giorno in cui i Capitan Jack Sparrow è quasi scappato. Portatelo via.

Poi si rivolse al signor Brown e al ragazzo.

JN: ditemi, avete notato qualcun'altro in compagnia di quel quel pirata, signor Turner?
Will: nessuno, Commodoro. Il pirata era da solo.

JN: grazie per l'informazione...

~

Cuore da pirata [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora