Capitolo 8

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Io ed Elizabeth eravamo in una cabina della Perla Nera, intente a parlare di alcuni piani da poter mettere in atto per poterci liberare, quando vidimo Pintel entrare nella cabina e porgerci due abiti.

Pintel: cenerete con il capitano. E vuole che indossiate questi.
E: potete riferire al Capitano che io non sono incline a ottemperare alla sua richiesta.
Io: se non è un dispiacere per il Capitano, potete riferirgli che cenerò con lui solamente io.
Pintel: gli e lo può dire lei stessa, bambolina.

Chiuse la porta della cabina e io cominciai a cambiarmi.

E: come puoi trovarti così a tuo agio in mezzo a questi pirati?
Io: semplicemente era il mio sogno sin da piccola. Ciò che ho sempre avuto è stata la sete di avventura e il mio vero carattere non si addice proprio a quello di una reale.

Finii di mettermi il vestito e feci una giravolta su me stessa.

Finii di mettermi il vestito e feci una giravolta su me stessa

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Io: come sto?
E: benissimo!
Io: ottimo. Prometto di portarti qualcosa da mangiare.
E: ci conto.

Uscii dalla cabina e mi diressi verso dove avrei dovuto cenare col capitano.

B: non vedo sua sorella Miss Turner.
Io: la prego, mi chiami Margareth. Mia sorella non era incline a ottemperare alla sua richiesta, ragion per cui mi sono presentata solo io.
B: poco importa. Di fatti ero con lei che volevo parlare, Margareth. Si accomodi.

Mi porse la sedia di fronte a un tavolo con sopra della carne, acqua, vino e una cesta di mele.
Erano due giorni ormai che non mettevo nulla sotto ai denti e tutto quel cibo mi fece brontolare lo stomaco, il che si sentì.
Barbossa mi guardò sorridendo.

B: sarete affamata.

Mi porse un calice di vino rosso.

B: assaggiate il vino. E provate il sapore di una di queste mele.

Indicò la cesta di fronte a lui.

Io: quante di queste sono avvelenate?

Barbossa si mise a ridere per la mia domanda.

B: non avrebbe senso uccidervi, Margareth. Né a voi né a vostra sorella.

Io: allora perché non ci avete lasciate andare a Port Royal? Ciò che vi serviva era l'amuleto se non erro. Che valore abbiamo noi per voi?

Il capitano sorrise e prese il suddetto medaglione dalle sue tasche.
Io stavo morendo di fame così decisi di cominciare a mangiare.

B: voi non sapete cosa sia questo, vero?

Mi limitai a scuotere la testa per colpa della bocca piena.

B: questo è azteco, d'oro. Uno dei 882 identici pezzi consegnati in un forziere di pietra a Cortez in persona per porre un freno al tremendo massacro che stava compiendo con le sue armate. Ma l'avidità di Cortez era insaziabile. Fu così che gli dei scagliarono su quell'oro... un orrenda maledizione. Ogni mortale che sottragga anche solo uno di questi pezzi dal forziere di pietra... verrà punito per l'eternità.

Cuore da pirata [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora