12 - and stood awhile in thought.

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- Tanto l'avevo capito che questa notte non si dormiva. -

Sbadigliò il Jabberwocky alzando le braccia al cielo per sgranchirle.

Erano arrivati a casa di Unicorn e Lion da appena cinque minuti, ma dalla notizia che Sumire aveva dato loro, era chiaro che si sarebbero dovuti rimettere subito tutti in viaggio.

O meglio, quasi tutti. Infatti Haku e Shinzou erano crollate dal sonno sul divano non appena vi si erano sedute, mentre Shun si era subito impossessato del letto nella camera degli ospiti.

- Cos'ha detto esattamente? -

Chiese Hajime, osservando la corvina dritta negli occhi.

- Niente. - Rispose lei con un'alzata di spalle, fin troppo assonnata per far caso a quella specie di sguardo intimidatorio che le stava venendo rivolto. - Se n'è andato senza dire nulla, circa mezz'ora fa. -

- Ma non ha lasciato neanche un messaggio? -

Insistette il Cheshire Cat.

- No. Però questo pomeriggio mi aveva detto di dover assolutamente andare in un posto qui in città prima del vostro arrivo. Ma non mi ha detto nè di che posto si tratti, nè perchè ci debba andare da solo. -

Hajime aggrottò la fronte, spremendosi le meningi nel tentativo  di capire dove si fosse diretto Satoshi.
La città nella quale si trovavano era la stessa nella quale si trovava il loro vecchio centro psichiatrico, quello dove lavorava la zia di Alice, la Mouse.
Però era alquanto improbabile che il ragazzo si fosse recato lì, dato che quell'ospedale ormai aveva chiuso.

- Dannazione! -

Sentì esclamare tutto d'un tratto dal Jabberwocky, in piedi al suo fianco.
Aggrottando la fronte, il Cheshire Cat si voltò verso di lui e lo osservò interdetto, cercando di capire perchè avesse stretto le mani a pugno lungo i fianchi e avesse in viso quell'espressione così preoccupata.
Che avesse capito dove si trovava Satoshi?

- Ci dobbiamo sbrigare. -

Disse il diciannovenne a denti stretti, per poi voltarsi e dirigersi a passi svelti verso la porta d'ingresso.

- Che succede? - Chiese subito Hajime parandoglisi davanti, frapponendosi così tra lui e la porta. - Hai capito dove si trova? -

- Temo di sì. - Rispose l'altro sospirando. - E sarà meglio andare in pochi, perchè le probabilità di essere scoperti sono davvero alte. -

- Vengo anche io. -

Si intromise Takeshi, avvicinandosi ai due con Ren al seguito.

Il Jabberwocky fece un breve cenno di assenso con il capo, quindi aggirò il Cheshire Cat per raggiungere la porta.

- Ehi, fermi un attimo! -

Esclamò all'improvviso la voce di un uomo, facendoli raggelare.

Così i quattro si voltarono lentamente verso il quarantenne dai lunghi capelli neri e gli occhi azzurri, che li osservava dall'alto al basso con le mani incrociate sul petto.

- Cos'avete intenzione di fare? - Chiese Lion assottigliando lo sguardo. - Non c'è neanche più la macchina. Dove volete andare nel cuore della notte? -

- A fare qualcosa di non esattamente legale. -

Rispose candidamente il Jabberwocky, sfilandosi per un istante la mascherina bianca giusto per dare sfoggio del suo sorriso migliore.

- Ma sei impazzito!? -

Gli soffiò contro il Cheshire Cat, sgranando gli occhi dallo sconcerto.

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