8 - and shun the frumious Bandersnatch!

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(Di nuovo una piccola nota:
il Bandersnatch è il Grafobrancio.)

- Baiko, sbrigati! -

Esclamò Bunko entrando di corsa nell'autobus, subito seguita da tutti gli altri, i quali una volta saliti iniziarono a guardarsi intorno, prendendo posto con una certa perplessità.

- Hai già fatto? -

Commentò Baiko strabuzzando gli occhi meravigliato.
Il ventenne era seduto al posto del guidatore e al momento se ne stava tranquillamente con il cellulare tra le mani, intento probabilmente a messaggiare dato che continuava a muovere i pollici sulla piccola tastiera.
Aveva una costituzione robusta, ma dai tratti del viso era facile intuire quale fosse la sua età.
Anche lui, come Bunko, sembrava essere straniero. Aveva i capelli corti e mossi, biondo platino, mentre gli occhi erano piccoli e scuri al punto che che l'iride che si confondeva facilmente con la pupilla.
Sarebbe potuto apparire davvero molto minaccioso se solo non avesse avuto quel sorriso gentile stampato perennemente sulle labbra.

- Lui è il Bandersnatch. -

Lo presentò il Jabberwocky, entrando nell'autobus per ultimo, prima che la Jubjub gli desse una forte spinta sulla schiena, intimandogli di non perdere tempo e correre a sedersi.

Quindi le porte si chiusero e la rossa fece appena in tempo a prendere posto nella prima fila di sedili, subito dietro il biondo, quando l'autobus partì.

Per alcuni minuti nessuno disse nulla e i ragazzi si limitarono a guardarsi intorno e affacciarsi continuamente dai finestrini, cercando di capire dove fossero diretti, perché quel ragazzo possedesse un autobus e, soprattutto, chi diamine fossero i due che li avevano appena aiutati a fuggire.

- Non è mio quest'autobus. - Disse Baiko dopo una decina di minuti, giusto per mettere fine a quel silenzio così opprimente, mentre aggiustava lo specchietto retrovisore e accelerava un po'. - Lo abbiamo rubato. -

- Tu l'hai rubato. - Replicò Bunko, incrociando le braccia al petto. - Io avevo detto che un po' avremmo anche potuto correre, visto che non c'è molta strada da fare, ma non sia mai che tu faccia un po' di moto, eh? -

- Era la scelta migliore. - Ribattè il biondo storcendo il naso. - Così almeno abbiamo un certo vantaggio per quando le guardie riprenderanno i sensi e poi parte tra poco, correndo non avremmo mai fatto in tempo. -

- Parte cosa? -

Chiese Shun, seduto accanto a Kazuto nella seconda fila, subito dietro Bunko.

- Quello lì non vi ha detto proprio nulla, eh? - Sospirò allora la ragazza scuotendo lentamente il capo e rivolgendo l'ennesima occhiataccia al Jabberwocky. - Vi stiamo portando a casa nostra, solo che noi non viviamo qui, ma a tre ore da questa città. Ora stiamo riportando l'autobus al suo proprietario, ma poi... -

- Un attimo, non avevate detto di averlo rubato? -

Ribattè Kazuto.

- Sì, è così. - Rispose la Jubjub, rivolgendo questa volta un'occhiataccia al Bandersnatch. Era una vera e propria dispensatrice di occhiatacce. - Ma è probabile che il suo proprietario ancora non si sia accorto del furto. - Quindi, nel vedere gli sguardi perplessi dei ragazzi, alzò lo sguardo al cielo e sospirò. - Quando abbiamo rubato quest'autobus, il suo autista aveva appena finito il suo turno e prima di riportare l'autobus nel parcheggio, si era fermato in un bar per mangiare qualcosa e poi si è anche messo a parlare con dei conoscenti trovati lì. Abbiamo trovato le chiavi dell'autobus nelle tasche del suo giubbotto, che aveva lasciato appeso sull'appendiabiti all'ingresso del locale. Se è ancora lì, il che è altamente probabile, non sarà ancora uscito, quindi non avrà notato il furto e non avrà neanche sporto denuncia. Per voi probabilmente è tardi, ma io non ci tengo proprio ad avere la fedina penale sporca, quindi speriamo solo di fare in tempo a riportare quest'autobus al suo posto prima che l'autista se ne accorga. -

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