CAPITOLO QUARANTUNO: È LEI

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BIONDO
Io:"Aspetta, ma noi ci siamo già visti, tu mi hai aiutato quando..."
Emma:"Eri ubriaco perso" dice finendo la mia frase
Io:"Sì beh grazie, sei stata gentile" dico timido
Emma:"Mi facevi pena aveva l'aria di uno che era stato scaricato male" dice ridendo
Io:"Come scusa?" Mi sta facendo arrabbiare
Emma:"Sì eri patetico" dice e contuna a ridere
Io:"Scusa se soffro, a te non è mai successo?"
Emma:"No mi hai visto, ah forse non ti è passata ancora la sbornia" mi dice con aria da sbruffona
Io:"Ci vedo benissimo infatti lo dico" gli rispondo acido
Emma:"Allora sei stupido" conclude
Io:"O tu non accetti la realtà" ribatto
Emma:"La realtà è che sono splendida" si vanta
Io:"L'importante è essere convinti"
Emma:"Finiamo sto giro così posso non vederti più".
La porto a vedere tutta la scuola, è insopportabile, adesso fortunatamente abbiamo finito, torno su in camera devo assolutamente riposare, per fortuna Filippo è andato con la sua amichetta altrove e Fede boh non ne ho idea. Vorrei riposare, ma continuo a pensare a quella ragazza, era così gentile quella sera e ora non più, che tipa strana, misteriosa.

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