Ho sempre odiato gli addii.
L'ho sempre fatto, ho sempre detestato dire 'addio' a qualcuno, perché? Perché odiavo dover vedere nelle persone delle lacrime fuoriuscire dai loro occhi per poi solcare le loro guance per chi? Per me.
L'ho sempre odiato. Odiavo vedere le persone piangere per me. Odiavo vedere le persone soffrire per me. Ma soprattutto odiavo vedere le persone sacrificarsi per me.
Ci sono due tipi di addio : il primo tipo, quegli addio che si dicono con un sorriso in faccia, magari con alcune lacrime che minacciano di uscire, ma con il sorriso. Quel tipo di addio che si dicono quando una persona per te cara se ne va, per un viaggio o per lavoro. E poi, poi ci sono quegli addio che mai e poi mai vorresti dire, quegli addio che non ti aspetti, quegli addio odiosi, frustanti, ma soprattutto dolorosi. Quegli addio che dici con un sorriso in faccia, con delle lacrime che ti rigano il volto e con il cuore che piange. Ma soprattutto con delle domande che cominciano a girarti in testa 'perché?', 'perché tu?' , 'ci rivedremo?' , 'perché ora?' , 'perché devo perderti proprio ora?'.
A mio parere il secondo tipo di addii, sono i più dolorosi, i più odiosi, ma soprattutto i più devastanti. Eppure ho sempre pensato che dietro ogni addio vi è sempre una speranza, piccola o grande che sia vi è sempre la speranza di potersi rincontrare, di potersi riabbracciare.
Però è sempre stato così difficile dover pronunciare quella parola 'addio'.
*****
Quella notte i problemi cessarono. Cessarono di esistere, eppure ogni volta che un problema cessava di esistere, vi era sempre qualcuno che perdeva una parte di se stesso.
Perché una parte di noi rimane sempre dietro un ricordo, dietro un ricordo che è riuscito a cambiarci, a migliorarci, ma soprattutto ad amarci di più e ad amare di più la vita.
"NOO!" urlò qualcuno mentre aspettavo che il proiettile mi colpisse
Ma non successe.
Non mi colpì.
Non colpì me.
"Cameron" sussurrò Dana mentre delle lacrime uscirono dal suo volto
"Papà" sussurrai mentre non riuscivo a capire cosa fosse appena successo
Mio padre aveva uno sguardo arrabbiato, quasi severo. Il suo petto faceva su e giù forse perché era arrivato in quel posto correndo e la conferma me la diede il sudore che colava dalla sua fronte. Dietro di lui poi, vi erano James e Shawn con ancora delle macchie di sangue sul viso.
Mancava... pensai
Ma poi guardai verso il suolo, Dio mio.
"NO!" urlai disperata
"Non puoi... tu... tu non puoi..." dissi gettandomi sul corpo di Jordan
"Lo...Lorry" sussurrò Jordan con voce debole
"Ti prego... ti prego non andartene anche tu" sussurrai mentre stringevo tra le mani la sua divisa
"Ho mantenuto la mia promessa, ti ho salvata dal tuo inferno" disse per poi fare una smorfia di dolore a causa della ferita
"Io non volevo che tu la mantenessi sacrificandoti per me. Perché lo hai fatto? Non ti meriti tutto questo! Capisci? Non te lo meriti perché hai smesso di fare il cattivo ragazzo, hai smesso di bere, di provocare del male. Tu hai smesso e non ti meriti di andartene perché stai ricominciando da capo e non puoi, non devi, non DEVI ANDARTENE! Tu non puoi lasciarmi, tu sei buono, tu mi hai salvata e non... non puoi. Non puoi, capisci? No..." sussurrai stringendo ancora di più la sua divisa mentre delle lacrime la bagnavano
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•||La mia famiglia è lui 3||• Cameron Dallas
FanficCosa succederebbe se chi è morto, resuscitasse? Cosa succederebbe se chi è morto, non fosse morto realmente? Cosa succederebbe se chi ritenevi tuo amico, ti nascondesse l'unica ragione per la quale andavi avanti? Cosa succederebbe se le lacrime che...