Capitolo 6

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Due infermieri corrono lungo i corridoi dell'ospedale spingendo la barella dov'è sdraiato Jaxon.

Stringo la mano di mio fratello così forte da avere le nocche bianche e li seguo; arriviamo all'entrata della sala operatoria e provo ad entrare ma un infermiera mi trattiene.

"Non può entrare qui dentro."

"Non me ne frega un cazzo di quello che non posso fare, c'è mio fratello lì."

Guardo male la signora che però non si lascia intimorire.

"Se lei entra potrebbe far sbagliare i medici e suo fratello potrebbe morire, come la mettiamo?" alza un sopracciglio guardandomi.

"Ok." Sospiro e vado a sedermi in sala d'aspetto.

Non può essere successo di nuovo. Non a Jaxon.

Ripenso alla scena e mi si appanna la vista dalle lacrime.

"Ehi, Jus..." mi asciugo gli occhi e vedo Caleb che si avvicina e si siede vicino a me poggiandomi una mano sulla spalla.

"Ehi." Cerco di mantenere la voce ferma.

"Vedrai che se la caverà..." ha quello sguardo che ho sempre odiato. Compassionevole, come se capisse quello che sto passando. Ma lui non lo capisce, non può capirlo; lui non ha perso la sorella più piccola, e non sta per perdere anche il fratello.

Sento dei passi e vedo Kevin che entra nella sala.

"È tutta colpa tua." Mi alzo e stringo i pugni avvicinandomi a lui.

"Se non avessi ordinato a tutti di dare fuco a quelle cazzo di macchine adesso Jaxon non sarebbe in sala operatoria con il rischio di morire." Gli do una spinta.

"Justin calmati."

"No che non mi calmo cazzo. Mi sono rotto le palle di stare alle decisioni che prendi impulsivamente e senza pensare alle fottute conseguenze." Lo prendo per il colletto della maglietta. "Se mio fratello muore, io ti ammazzo." Lo lascio andare e vado a sedermi dall'altra parte della sala d'aspetto, il più lontano possibile da lui.

...

Karisma's POV

Come ho potuto fidarmi di lui?

Sono stata veramente una stupida, probabilmente per tutto questo tempo Justin non ha fatto altro che spiarmi. Forse dopo una delle tante volte in cui siamo usciti mi ha pedinato e ha scoperto dove si trova il nostro quartier generale, magari dopo la sera in cui gli ho salvato il culo o quell'altra in cui mi ha offerto il suo cibo cinese d'asporto, di occasione gliene ho date tante.

Può darsi che la storia delle bombe fosse una finta per distrarmi dai piani che avevano realmente, forse quelle cazzo di bombe non sarebbero mai neanche esplose.

Non posso, anzi non devo più vederlo. Non cadrò ancora nella sua trappola.

Justin's POV

Sono passate cinque ore, quando un infermiera esce dalla sala e si avvicina a me.

"Justin Bieber?" mi chiede.

"Sono io." Mi alzo e cerco di rimanere calmo. "Come sta mio fratello?"

"Il proiettile non ha colpito organi vitali, ma abbiamo dovuto esportargli un rene in quanto gravemente danneggiato. Tutto sommato è stato fortunato, 6 centimetri più in alto e sarebbe morto sul colpo. Adesso sta dormendo, se vuole può fargli visita ma non per più di 10 minuti, deve riposarsi."

Cerco di assimilare le parole dell'infermiera, ma credo di essere troppo sconvolto per farlo.

6 centimetri più in alto e sarebbe morto. 6 centimetri e se ne sarebbe andato allo stesso modo di Jazmyn. 6 centimetri e io sarei morto con lui.

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