Bullets Of Love

Capitolo 13

Sono passate due settimane. Due fottutissime settimane che non vedo Karisma, non le parlo, non le scrivo...

Mi sento male per il modo in cui sono 'finite' le cose tra noi quella sera. Non ho potuto nemmeno chiederle scusa per colpa di quel bastardo di Brandon, per paura che possa fare del male a Jaxon...

In che casino sono finito?

"Oh, Justin?" Damon mi sventola una mano davanti agli occhi e io scuoto la testa, riprendendomi da quella specie di trans in cui ero finito.

"Mi hai sentito?" chiede Kevin.

"No, scusa." Sospiro e mi sistemo meglio sulla poltrona.

"Ho detto che stasera abbiamo un incontro da Ralph, parteciperemo a 2 combattimenti. Jaxon contro Mitchell Irwin dei Blades e tu contro Brandon Finnighan degli Sharks. Se riesci a batterlo magari l'umiliazione lo spingerà a cambiare area, quindi vedi di non combinare casini."

Gli Sharks...questo significa che ci sarà anche Karisma...

E Brandon. Non posso combattere contro di lui, mi straccerebbe un'altra volta. Quel tizio è una cazzo di branda.

"Non puoi combattere tu contro Brandon?"

"Perché dovrei farlo?" aggrotta la fronte. "Non avrai mica paura?"

"Dico solo che sarebbe più equo, visto che voi siete i capi e avete più o meno la stessa stazza."

"Non combatterò con Brandon, Justin. Ci combatterai tu, fine della storia."

"Come vuoi." Mi alzo e mi dirigo in camera mia.

Karisma's POV

Justin è sparito.

Quello stronzo, figlio di puttana.

Lo credevo una persona diversa, invece è come tutti gli altri.

Non dico che avrebbe dovuto fare chissà quale gesto romantico, ma almeno un messaggio o una chiamata di scuse sarebbe stata gradita.

Sono stata una stupida a fidarmi di lui, una grandissima deficiente. E detesto ammetterlo ma il fatto che non si sia fatto sentire mi fa stare male...

E questo è un altro punto a favore della mia stupidità.

Sento qualcuno bussare e subito dopo la porta si apre. "Ehi, piccola."

"Sai, bussare non ha molto senso se poi non aspetti che le persone dentro la stanza ti dicano di entrare."

Sorride divertito. "Sissignora, prometto di non farlo più, signora." Fa il saluto militare prima di buttarsi sul letto vicino a me.

"Coglione." Gli do una cuscinata, sorridendo.

Lui ride e mi circonda la vita con un braccio, accarezzandomi un fianco.

"Sono venuto per dirti che stasera andremo ad un incontro. Ci saranno anche i The Warriors, e io farò il culo a uno di loro."

I The Warriors eh?

"Magari lo conosci..." ha uno sguardo indagatore, ma negli anni ho imparato a non fargli capire cosa penso o provo. "Si chiama Bieber."

Combatterà contro Justin?

Ma lo farà a pezzi, Brandon è grosso il doppio di lui.

No, no; non devo avere paura per lui. Si merita tutte le botte che prenderà.

"Non mi dice niente." Alzo le spalle.

"Se lo dici tu..." Ha ancora quello sguardo.

"Si, lo dico io."