Newt

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Sono nella radura da ormai un po' di tempo, non so di preciso quanto visto che non abbiamo un calendario e dopo qualche giorno dal mio arrivo ho perso il conto del tempo passato in questa specie di prigione.

Devo ammettere che è strano essere l'unica ragazza tra decine di ragazzi ma ci ho fatto l'abitudine.

All'inizio non mi fidavo di nessuno, anche loro erano scettici sul mio conto, poi abbiamo preso confidenza ed ora vado d'accordo con tutti, con qualcuno di più rispetto ad altri, quel qualcuno è Newt. Con lui ho un rapporto speciale che non ho con nessun altro, è lui che mi protegge se c'è qualcosa o qualcuno, è con lui che passo le giornate a parlare ed a scherzare, insomma, facciamo tutto insieme.

È stato lui la prima persona che ho visto quando ho aperto gli occhi e mi sono ritrovata in quell'ascensore.

Ricordo tutta la scena.

"Allora? Che c'è?" Domanda una voce maschile sconosciuta.

"È... è una ragazza" risponde il ragazzo che era in quella specie di scatola con me.

"Una pivella?" Chiedono.

Sono tutti sconvolti e non ne capisco il motivo in un primo momento.

Mi alzo in piedi cercando di mantenere l'equilibrio e mi guardo attorno spaesata, sono tutti maschi.

Ora capisco perchè sono così sorpresi.

Da lì è iniziato il mio rapporto con Newt che all'inizio era uno dei pochi ragazzi che mi parlava oltre a Gally, Alby, Chuck e Minho.

"Sveglia" sento urlare a qualcuno mentre sono sdraiata sulla mia amaca a riposare gli occhi.

Emetto dei suoni di disapprovazione e mi giro dall'altra parte.

"Dai T/N! Il sole è alto ormai" continua a dire questa voce.

"Smettila di svegliarmi ogni mattina così presto" dico.

Chi è che mi sveglia ogni mattina? Ovviamente Newt.

Apro gli occhi e lo vedo guardarmi sorridendo.

"Presto? Ma se è tardi" Dice.

"Se per te tardi vuol dire alzarsi all'alba allora va bene" ribatto facendolo ridere.

Controvoglia mi alzo, ormai il sonno se n'è andato e non tornerà prima di qualche ora.

Mi dirigo verso la casa sull'albero che ormai mi ospita ogni volta che voglio stare da sola, riflettere oppure guardare le stelle per poi addormentarmi.

Mi poggio contro il tronco dell'albero con la schiena mentre mi siedo sulla piattaforma che fa da pavimento alla casetta.

Il sole sta sorgendo ed il cielo si sta colorando di tante sfumature di colori diversi. Ogni giorno rimango stupita dall'atmosfera di calma e di pace che crea facendomi dimenticare per un attimo tutto.

"Ehi, T/N" dice Newt mentre sale le scale di legno.

"Ciao Newt" lo saluto spostandomi un po' per fargli spazio per sedersi.

"Wow" commenta appena prende posto accanto a me.

"Già, è magnifico" commento anche io.

"Trovo bellissimo che il sole sorga e ti lasci senza parole, tramonti e ti lasci senza parole, che nel suo percorso abbia punti alti e bassi, quando piove c'è sempre ma è nascosto dalle nuvole ed appena le scaccia via compare un arcobaleno, mi piace paragonarlo alla vita di tutti gli esseri umani" confesso appoggiando la testa sulla sua spalla.

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