Jordan Parrish (2)

1.4K 44 2
                                    

Avviso: T/C vuol dire Tuo/Cognome.

Vivo a Beacon Hills da qualche anno, ero l'amica più cara di Jordan. Perchè ero? Pian piano ha iniziato a distanziarsi da me, gli ho chiesto il motivo ma non mi ha mai rivelato il perchè; è stato un po' difficile superare la sua lontananza perchè avevo preso una cotta per lui, ed è probabile che mi piaccia ancora. Il problema è che lavoriamo nello stesso posto, sono anche io un vice-sceriffo della Contea di Beacon Hills come Jordan. Spesso lo sceriffo Stilinski, come se lo facesse apposta, ci manda a fare la ronda serale insieme, quindi ci tocca girare per Beacon Hills e stare in silenzio perchè nessuno dei due vuole parlare con l'altro.

Entro nella stazione di polizia indossando la mia uniforme da vice-sceriffo.

"Buon pomeriggio" saluto sorridendo tutti i miei colleghi.

"Buon pomeriggio, T/C" ricambia lo sceriffo.

Quando inizio il mio turno durante il pomeriggio, la sera devo andare in giro a controllare la città.

Presto il Sole a Beacon Hills tramonta ed io inizio a terminare di sistemare gli archivi che mi aveva dato lo sceriffo.

Infilo l'ultimo fascicolo nello scompartimento apposito e lo chiudo.

"Buona serata ragazzi" ci saluta Stilinski per poi uscire dalla porta.

Rimaniamo solo Jordan ed io.

Il silenzio regna sovrano nella centrale, non ci parliamo molto e questa situazione mi sta iniziando a dare fastidio.

"Andiamo?" Prendo parola.

Annuisce ed esce per poi salire sulla macchina mettendosi dalla parle del volante.

Solitamente mi chiede: chi guida? Ma questa volta non l'ha fatto.

Facciamo una sosta al bar per prendere i caffè da portare via che ormai sono un'abitudine.

"Potrei avere un espresso ed un americano da portare via, per favore?" Domando gentilmente al signore che lavora al bancone.

"Arrivano subito signorina" si mette subito all'opera.

Intanto Jordan che è accanto a me si guarda attorno continuando ad evitarmi, per quanto tempo ancora vuole continuare?

"Ecco a voi" ci porge il nostro ordine.

Il mio collega paga entrambi i caffè.

"Grazie e buon lavoro" sorrido al commesso.

"Di niente, buon lavoro anche a voi" ricambia il sorriso.

Jordan ed io ci dirigiamo verso la porta d'uscita, lui si ferma per far passare prima me, anche se non ci parliamo i suoi modi di fare da gentil uomo sono rimasti.

Appena fuori dalla porta vengo placcata da un uomo ubriaco.

"Scusa, posso farmi arrestare?" Chiede.

"Perchè?" Domando un po' confusa, non mi è mai capitato.

"Per passare un po' di tempo con te e per avere le tue mani sul mio corpo" risponde avvicinandosi.

"Se non si allontana in tempo record potrebbe finire veramente in cella e la ci porto io, non lei" prende parola Jordan.

Questo sbianca e se ne va.

Ci sediamo in macchina e lui inizia a guidare.

"Grazie" dico.

"Per?" Chiede.

"Per prima, al bar" spiego.

"È un mio dovere proteggere i miei colleghi" dice.

Ci rimango un po' male.

Mi guardo in giro per vedere se ci sono problemi ma sembra tutto tranquillo.

A quanto pare stasera è tutto okay.

Jordan parcheggia davanti alla centrale.

"T/N" mi sento chiamare.

"Russel" esclamo quando vedo un mio vecchio compagno di scuola e caro amico.

Si avvicina e mi abbraccia.

"Come va? Cosa ci fai qui?" Inizio a chiedergli.

"Tutto bene, mi mancavi, ho chiesto in giro ed ho scoperto che lavori qui" spiega.

"Ti trovo molto bene" si complimenta.

"Grazie" gli sorrido.

"Chi è lui?" Domanda.

"Lui è Parrish, un mio collega" rispondo.

Jordan si avvicina e gli stringe la mano.

"Ti sei trasferito qui?" Gli domando.

"Nono, ero di passaggio, sto andando in aereoporto, devo tornare per un po' in Italia" risponde.

"Buon viaggio allora" lo abbraccio.

"Ci vedremo comunque" dice.

Gli lascio un bacio sulla guancia e lo saluto.

Inizio a tornare a casa ma vengo fermata.

"Seriamente? Russel?" Domanda Jordan.

"Cosa?"

"Mi hai sostituito? Di nuovo con lui?" Chiede.

"Ma di cosa stai parlando?"

Non sto capendo niente.

"Io-" esita un attimo a continuare.

"Volevo dichiararmi, dirti che ti amo e che fossi la mia fidanzata ma hai iniziato ad uscire con Russel, mi ricordo anche quando vi avevo visti e tu hai detto: 'ehi, lui è Russel'. Lì sapevo che non avevo più niente da fare, mi sono allontanato da te e di questo mi pento; quante volte avrei voluto averti vicina, abbracciarti e proteggerti ma non potevo" continua.

"E sai perchè ho iniziato ad uscire con Russel?" Domando.

"Perchè avevo perso le speranze con te, tu avevi iniziato ad uscire e stare troppo con Lydia, pensavo che provassi qualcosa per lei quindi sono andata avanti" rispondo.

"Quindi" inizio a dire.

"Siamo due idioti" completa la frase avvicinandosi a me.

Mette una mano sulla mia guancia e la accarezza, i nostri visi si avvicinano e le nostre labbra si scontrano.

"Ti amo, T/N" dice quando si stacca appoggiando la fronte sulla mia.

"Ti amo anche io, Jordan" sorrido.

817 parole.

Richiesto da: needxedwards

Mi scuso veramente tanto per l'attesa e l'immagina che ho scritto, spero ti piaccia comunque😊

Grazie a tutti per le mille visualizzazioni😍

-A🌻

||Immagina||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora