Chapter Thirty: Jealous.

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Era il giorno.
Taehyung sarebbe tornato a scuola.

Non poteva negare il nervosismo che provava.
E poi, non ci sarebbe mai riuscito.

Anche se cercava di non mostrarlo, provava una certa ansia.

Strinse forte la mano di Jungkook che l'aveva accompagnato.

Il corvino gli sorrise, come per tranquillizzarlo, e ci riuscí.

Attraversarono il cancello mano nella mano e videro subito Jimin e Akiko che parlavano seduti sulla scala dell'entrata: lei con un caffè in mano che fissava il cielo mentre parlava, lui sorridente e con lo sguardo perso.

Il suo sguardo peró ricadde subito dopo sui due ragazzi, facendolo alzare per salutarli. Stessa cosa fece Akiko.

"Di che parlavate di bello?"

Jimin arrossí:
"Parlavo...dell'appuntamento con Yoongi. Glielo stavo raccontando." Disse indicando Akiko con lo sguardo.

La ragazza ridacchiò.

Taehyung posò lo sguardo sul braccio del biondo, per poi domandare:

"È un suo regalo quello?! Whoa, tiene davvero tanto a te."

"Sí è un suo regalo...io gli ho dato quegli orecchini che ti ho fatto vedere. Li ha adorati." Disse ad Akiko.

La ragazza battè le mani come una bimba felice di aver ricevuto un regalo e sorrise.

Il suono assordante della campanella attirò la loro attenzione, facendoli entrare nella scuola.

Il nervosismo di Taehyung era presente e Jungkook se ne accorse.

Vagarono per i corridoi in cerca dei loro armadietti, finchè Taehyung e Akiko non trovarono i loro e Jimin anche.

Jungkook salutò il grigio sfiorandogli la mano e gli fece l'occhiolino, che fece arrossire il maggiore, costringendolo a nascondere il viso nell'armadietto.

Akiko e Jimin avevano osservato la scena divertiti.

"Okay, tra poco dobbiamo entrare in classe. Da solo ce la farai, Tae? Dio, vorrei farmi trasf-"

Cercò di dire la corvina, ma il minore la zittí.

"Tranquilla, io starò bene, credo."

"Sicuro?"

"Sí KiKi, non ti devi preoccupare per me." E detto ciò Taehyung la tirò in un abbraccio.

"Grazie." Le sussurrò.

"Ti voglio bene piccolo alieno."

"Anche io angioletto."

"Voglio affetto anche io però." Brontoló Jimin.

Allora Taehyung lo abbracciò: Jimin aveva voglia di fare il bambino, a quanto pareva.

"Ti voglio bene Jiminie hyung. Lo sai."

"Aw anche io TaeTae."

Poco dopo si staccarono, e due mani avvolsero Jimin.

"Ciao ChimChim." Disse una familiare chioma blu.

"Ciao Yoongi Oppa."

Yoongi arrossí violentemente a quel nomignolo, mentre Akiko e Taehyung rimasero a bocca semiaperta.

"Beh, che c'è? È vero."

Disse sotto lo sguardo degli altri due. Cercò poi la mano del maggiore e la strinse, intrecciando le loro dita.

❝ѕтαу❞➴кσσктαєDove le storie prendono vita. Scoprilo ora