Chapter Thirty-Six: Sunshine

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Aprì gli occhi confuso, e la prima cosa che fece fu guardare l'ora.

"Cosa diavolo abbiamo combinato ieri sera, Yoon?" Chiese, con la voce ancora impastata dal sonno e stropicciandosi un occhio.

L'altro non rispose subito, probabilmente ancora nel mondo dei sogni, così il rosso lo scosse.

"Ma che cazzo vuoi?" Fu la prima frase che uscì dalla bocca del maggiore insieme a numerosi versi strani nel cuscino.

"Non ricordo un cazzo di ieri sera, puoi dirmi che abbiamo fatto?"

Yoongi si tiró su a fatica, fulminando Hoseok con gli occhi semiaperti e probabilmente stordito.

"Mi sa che ci siamo ubriacati, mi gira la testa."

"Oh fantastico, non vedevo l'ora di avere una sbornia da smaltire."

"Ma ti stai zitto?"

"No, mai. Comunque, siamo in ritardo per la scuola. Che bello." Gli fece notare Hoseok.

Yoongi si guardó intorno un'ultima volta, poi decise di farsi cadere nuovamente sul cuscino e di mettersi a dormire ancora, visto che a quanto pare a scuola non ci sarebbero andati quel giorno.

"Ma almeno avvisa Jimin, che poi si fa le paranoie." Esclamó Hobi.

"Anche tu dovresti avvisare la tua ragazza." Disse il maggiore mugolando la frase con la testa spiaccicata sul cuscino.

"La mia ragazza ha un nome, si chiama Akiko. E poi, non è una paranoia ambulante. Jimin invece sì."

Yoongi non rispose. Prese il telefono e lo aprí.
"Oh cazzo. Nuova lezione di vita: mai usare il telefono da ubriaco."

Il rosso si avvicinó al maggiore per vedere cosa stesse guardando, e leggendo i messaggi della chat di Jimin della sera prima, scoppió a ridere sguaiatamente.

"Cosa cazzo ridi tu."

Ma Hoseok non lo stava minimamente ascoltando, si rotolava sul letto ridendo come un pazzo.

"'TU FIGO RAGAZZO MIO GNAGNAGNA'?!"
Urló tra le risate.

Yoongi gli tiró un coppino.
"Sta zitto. Controlliamo il tuo, di telefono."

Disse poi aprendo il telefono di Hoseok e mettendo il codice che, ovviamente, conosceva.

Lo rimise poco dopo sul comodino con un broncio.

"Perchè quello che deve sempre far figure di merda sono io?"

"Perchè io da ubriaco ballo ancora più del solito, urlo e schiamazzo ogni canzone che mi viene in mente, ma non uso mai il telefono."

"Vaffanculo." Mormoró Yoongi, per poi tornare con la faccia spiattellata sul cuscino.

"Certo che sei noioso, come fai ad essere mio amico tu?" Mormoró il rosso, ributtandosi sul materasso a sua volta.

"Devi scrivere a Jiminieee" Gli cantilenó addosso poi.

Yoongi gli sbattè il cuscino in faccia e ci posó la testa, cercando di soffocarlo.

Il minore lo fece rotolare dalla parte opposta del letto, spostandoselo così di dosso.

"Eh va beh. Dormiamo." Mormoró un secondo prima di chiudere gli occhi e ritrovarsi trasportato nell'altro mondo.

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Era seduto su un muretto, aspettando di entrare in classe.

La campanella sarebbe di lì a poco suonata, quando due volti familiari e più sorridenti del solito fecero capolinea sul suo campo visivo.

❝ѕтαу❞➴кσσктαєDove le storie prendono vita. Scoprilo ora