Chapter Twenty-Four: Hi Life, I'm Back

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Gocce insistenti bagnavano l'ombrello di Seokjin mentre entrava nell'ospedale.

La solita nausea lo travolse mentre attraversava i corridoi. Era ufficiale ormai: gli ospedali lo inquietavano non poco.

Ad un certo punto una familiare chioma bionda attraversó il suo sguardo visivo.

"Ehi Namjoon!" Disse il corvino, cercando di attirare l'attenzione del biondo, che si giró poco dopo.

"Oh ciao Seokjin. Che ci fai qui?" Disse il minore.

"Oh beh, oggi dimettono mio fratello, sono venuto a prenderlo."

"Oh giusto! Che stupido, scusa. È solo che sono incredibilmente occupato con quest-"

"Ehi tranquillo, piuttosto scusa se ti ho disturbato durante il tuo lavoro."

Namjoon sorrise, facendo risaltare le fossette.

Dio se è carino.
Aish, perchè ci sto pensando? Seokjin sei qui per un motivo preciso, concentrati.

"Ehi ehm....volevo chiederti..." Disse all'improvviso il biondo.

"Cosa?" Disse il corvino, curioso.

"Domani sera ti va di andare al cinema? Volevo andarci io, ma detesto andare a vedere dei film da solo."

Jin calmati dannazione! Non ti ha chiesto di uscire, semplicemente non ha voglia di vedere un film da solo. E calmati!

"Certo, m-mi piacerebbe."

"Bene."

L'imbarazzo era una presenza che entrambi avvertivano, esattamente come durante il primo incontro.

Le gote di Seokjin si erano arrossate, mentre Namjoon sorrideva nervosamente.

"Scusi, lei è il signor Jeon?" Una voce interruppe la conversazione interiore di entrambi.

"S-sì, sono io." Disse Seokjin, distogliendo lo sguardo dal biondo.

"Si tratta di suo fratello. La sta aspettando, lo hanno appena dimesso." Disse una donna minuta, probabilmente un'infermiera.

"Arrivo subito, grazie."

Il corvino salutò velocemente Namjoon, ma questi lo prese per il polso.

"Aspetta ehm....ti va bene alle 21.30?"

"S-sí, a quell'ora ho finito il turno, va bene. Grazie."

Detto ció, il biondo lasció il polso del maggiore, che lo salutó un'ultima volta, per poi girarsi e andare verso la stanza di suo fratello.

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Jungkook osservava la pioggia dalla finestra.
Non gli era mai piaciuta molto, ma in quel momento gli dava una sensazione di pace che non sapeva descrivere.

"Sai...mi ricordo di quando mi dissi del tuo amore per la pioggia. Dicesti che la pioggia ti aveva sempre fatto compagnia nei momenti tristi, quando le lacrime dovevano percorrere le tue guance. Dicesti che vedendo la pioggia, avevi la sensazione di non essere l'unico a piangere."

Disse il corvino, non togliendo gli occhi dalla finestra.

"Sai, non so neanche perchè ti sto parlando. Forse perchè spero che tu possa sentirmi, oppure perchè voglio dirti tutto quello che non ti ho detto finora."

Lo sguardo di Jungkook ricadde sulla figura pallida nel letto accanto alla finestra.

Taehyung era ancora lì, gli occhi chiusi e solo il 'bip' del macchinario a indicare che in lui c'era qualcosa di vivo.

❝ѕтαу❞➴кσσктαєDove le storie prendono vita. Scoprilo ora