Chapter 2
POV Sarah
Guardai l'ora sul cellulare e sbuffai per l'ennesima volta, quel giorno io e Grace eravamo riuscite ad essere puntuali, ma stavolta il professore aveva deciso di ritardare prendendosela comoda e ciò, purtroppo, succedeva spesso. Dal mio primo giorno alla Yale University era passata una settimana circa, durante la quale avevo preso parte a tutte le lezioni cercando di prendere diversi appunti anche quando era davvero difficile seguire.
"Avevo il tempo di fumare almeno otto sigarette"- si lamentò Grace girovagando su diversi siti al cellulare.
"Se non fumi non muori"- fece finta di non sentirmi come ogni volta e io risi divertita davanti al suo sguardo corrucciato. Grazie al cielo il professore di diritto costituzionale era arrivato e con lui diversi ragazzi, tra cui quel Chase per il quale Grace sbavava e infatti, non appena lui entrò, lo guardò in tutta la sua bellezza, dimenticandosi di tutto. Andavamo davvero bene.
"Ti sei per caso incantata ?"- non mi sentì neanche talmente era concentrata e dovetti chiamarla tre volte.
"Cosa?"
"Lasciatelo dire sorella, sei un caso perso"- Colta in fragrante si voltò concentrandosi sulla lezione, mentre io non riuscivo a non ridere. Decisi di darmi un certo tono e di iniziare a seguire la lezione per quanto questo fosse possibile. Dieci minuti e quattro sbadigli dopo, la porta si aprì all'improvviso e ciò che vidi era un'apparizione. Rimasi ad osservare quell'angelo appena entrato, stavo per caso sognando ? La strana creatura si guardò intorno e senza disturbare la lezione si avvicinò verso di me.
"E' libero ?"- chiese indicando il posto lì vicino.
"S..-si"- balbettai ancora frastornata. Mi sorrise e posò le sue cose lì prendendo posto qualche secondo più tardi. Era davvero un bel ragazzo, alto, fisicamente ben impostato, capelli castani e aveva anche quel non so che di affascinante.
"Sai di cosa ha parlato prima che io arrivassi?"
"Più che altro della divisione dei poteri e poi si è perso come sempre"- rise alla mia battuta dandomi ragione. Nei giorni precedenti mi era sembrato di averlo intravisto, ma non ero sicura fosse lui perché aveva capelli molto più lunghi rispetto ad ora e ciò mi aveva un po' confusa.
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I want you
ChickLit"Mi sono innamorata di te.."- ammisi fissandolo. Lo vidi sgranare gli occhi quasi sorpreso da quella confessione, rimase in silenzio, esitante se parlare o meno, mentre dentro di me sentivo l'aria mancare, volevo soltanto abbracciarlo, volevo sentir...