Chapter 4

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  Chapter 4

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Chapter 4

POV Sarah

"Sarah, hai sentito ?"- mi voltai verso Andrew confusa, mi ero persa qualcosa?

"L'abbiamo persa nel mondo dei sogni"- aggiunse Grace, controllando il cellulare. Eravamo sul treno, da meno di cinque minuti e non appena Grace mi aveva chiesto che fine avessi fatto, avevo preferito alzare le spalle e sorvolare sull'argomento. Malgrado la meravigliosa serata di sabato, c'era qualcosa che non andava e volevo prima capire cosa fosse.

*Inizio Flashback *

"Vuoi che ti accompagni a casa?"- domandò gentilmente Dawson sorridendomi.

"Non preoccuparti tra poco prenderò il treno, e comunque non avrebbe senso. Poi dovresti ritornare di nuovo qui"- constatai ovvia.

"Prendi le tue cose ti accompagno io, non si discute"- annunciò, portandomi con sè nel posto in cui avevo lasciato la borsa e il soprabito. Era stata una serata abbastanza divertente, io e Grace avevamo stracciato i ragazzi al birra pong, ci eravamo scatenate sulla pista da ballo e in più con Dawson eravamo stati molto più intimi anche se non ci eravamo spinti oltre dei semplici abbracci, non perché io non volessi, ma per il semplice fatto che era lui a doversi smuovere. Io la mia parte l'avevo fatta.

"Ehi Sarah, dove stai andando?"- domandò Valery notando che avevo preso la borsa e il cappotto.

"Dawson mi sta accompagnando a casa, potete avvisare voi Grace?"- mi sorrise maliziosamente e mi comunicò che avrebbe pensato lei a Grace. Dopo che avevamo ballato sulla pista, era scomparsa, alla ricerca sicuramente di nuovi drink da provare.

"Pronta?"- annuii in direzione di Dawson, il quale intrecciò la sua mano alla mia e mi scortò nel parcheggio, dove era parcheggiata la sua auto. Una volta arrivati davanti la vettura, da vero gentiluomo mi aprì lo sportello, aspettando che entrassi. Quel ragazzo mi sorprendeva sempre di più giorno dopo giorno. Mise in moto l'auto e partì in direzione di Hamden. Durante il tragitto mi aveva raccontato diversi aneddoti riguardanti alcuni partecipanti alla festa di quella sera ed erano davvero divertenti. Immersa tra le chiacchiere non mi ero accorta di come il tempo fosse passato così velocemente e di come già fossimo arrivati davanti a casa mia.

"Wow, il tempo è volato"- ammisi sincera.

"Beh, ciò succede quando si è in buona compagnia"- sorrisi imbarazzata alle sue parole e non potevo fare altro che concordare con ciò che aveva appena detto. Uscì dalla macchina e venne ad aprirmi lo sportello.

"Grazie per la bella serata"

"Grazie a te. Ti ho già detto che stasera sei bellissima?"- sussurrò afferrando una mia mano e stringendola con la sua. Lo fissai negli occhi imbarazzata.

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