Chapter 13

8 1 0
                                    



Chapter 13

 POV Grace

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

POV Grace

Aprii leggermente gli occhi non appena sentì un dolore al collo che aveva tormentato il mio sonno. Misi a fuoco la stanza intorno a me, rendendomi conto di non trovarmi in camera mia, bensì nel salone di Dan. Subito, scene della sera prima ritornarono vivide nella mia mente chiarendomi maggiormente la situazione. Mi voltai leggermente notando un braccio arpionato su un mio fianco, mentre la mia mano era intrecciata in quella di Dan. Sgranai leggermente gli occhi e mi voltai verso di lui, già sveglio.

"Da quando sei sveglio?"- chiesi con nonchalance, era una situazione alquanto imbarazzante.

"Da un po', il divano non è per niente comodo"- ed era vero, anche se non ricordavo come eravamo finiti sdraiati lì sopra con uno spazio alquanto ristretto. L'ultimo mio ricordo riguardava l'arrivo della pizza e i commenti di Dan sul film, dopo il buio. Dovevo essere davvero molto stanca per non ricordare di essermi addormentata.

"Non posso darti torto. Comunque buongiorno"- stiracchiai le braccia intorpidite, non muovendomi comunque di molto dalla posizione precedente.

"Buongiorno a te"- mi regalò un sorriso assonnato, anche se davvero bellissimo.- "Ti va di fare colazione?"- chiese all'improvviso, forse per evitare che l'imbarazzo scendesse.

"Ma che ore sono?"- domandai quasi sconcertata. Dalla porta finestra che dava sul balcone non proveniva un filo di luce, quindi non pensavo fosse poi così tardi.

"Sono le quattro."

"Ma tu sei pazzo, io voglio dormire"- piagnucolai passandomi una mano sugli occhi.

"Quando sarai più vecchia avrai tutto il tempo per dormire, adesso dai andiamo di là. Io preparo il caffè"-

"Va bene, allora io preparo una torta"- beh, ero ancora molto addormentata, quindi non sapevo da dove mi fosse uscita quella affermazione. Non ero un tipo per niente mattiniero.

"Alle quattro del mattino?"

"Non ci vuole poi molto, anzi vuoi aiutarmi? Così ci sbrighiamo prima"- Dan acconsentì e molto lentamente ci spostammo in cucina, dove iniziò a prendere tutti gli ingredienti che gli elencavo. Mi lavai le mani nel rubinetto e dopo aver ottenuto la sua attenzione gli spiegai cosa doveva fare lui, mentre io iniziai a modellare l'impasto. Dieci minuti dopo, tra i vari scherzi di Dan e diverse occhiatacce da parte mia, riuscì a infornare l'impasto. Dopo dovevo soltanto guarnirla con della nutella.

"Metti il timer"- mi avvicinai nuovamente al lavandino per eliminare i residui di farina dalle mie mani.

"Va bene. Ehi Grace.."- mi voltai quando sentii Dan chiamarmi, ma nel momento in cui mi girai a guardarlo il mio volto fu coperto dalla farina, che intanto si era andata a depositare anche sui miei vestiti.

I want youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora