Chapter 7

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Chapter 7

POV Grace

Distrutta caddi sul divano, era un giorno intero che pulivo casa. Quel pomeriggio ci sarebbe stato il gruppo di studio e mia madre mi aveva obbligata a fare i lavori domestici dato che lei sarebbe ritornata tardissimo. Avevo messo a posto anche la camera di Robert, dentro la quale c'era un vero e proprio casino. Adesso capivo perché mia madre si lamentava sempre. Guardai l'orologio, erano le 16:00 e in meno di due ore tutti sarebbero arrivati. Frank da quando avevo proposto l'incontro, quattro giorni prima, non aveva fatto altro che riempirmi il cellulare di messaggi, chiedendo ogni singola informazione su Valery. Dovevo intervenire necessariamente o davvero mi avrebbe tormentato a vita. Sentii il mio cellulare vibrare e subito dopo la suoneria espandersi per tutta la stanza. Vidi sul display un numero sconosciuto ed esitante risposi.

"Ponto?"

"Grace? Ciao sono Dan"- sbarrai gli occhi. Era davvero Dan Grant, quel Dan Grant, che mi aveva chiamato? WTF?

"Dan? Ehi ciao"- dissi incerta.

"Lo so che ti stai chiedendo come faccio ad avere il tuo numero, beh me lo ha dato tua nonna, perché dovevo mettermi in contatto con te, ma non sapevo come fare."- ovviamente, chi poteva essere stata? La nonna. Dovevo parlarle al più presto o quella donna mi avrebbe rovinato.

"Oh non preoccuparti. Che succede?"

"Dovrei parlarti di Adam, ti dispiace se ci vediamo davanti al parco tra dieci minuti?"- Adam? Per caso era successo qualcosa al bambino?.

"Si, certo, ci vediamo lì"- velocemente recuperai la borsa e le chiavi di casa per poi precipitarmi fuori. Grazie al cielo, da casa al parco non c'era molto distanza, quindi riuscii ad essere lì in poco tempo.

"Ciao Grace"- vidi il piccolo Adam correre verso di me con le braccia aperte.

"Ciao piccolo"- lo presi in braccio, lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia che ricambiò con un gran sorriso. Che tenero. Qualche secondo più tardi arrivò anche Dan, che rimproverò il bambino per essere scappato.

"Ehi Grace"

"Ciao Dan"- mi sorrise e quasi rischiai di sciogliermi.

"Devo chiederti una cosa."-

"Dimmi"- affermai curiosa.

"Beh vedi, purtroppo mia madre non può più stare dietro ad Adam e quindi sto cercando qualcuno che può tenermelo quando io sono a lavoro. La mattina il problema non si pone perché è all'asilo, ma il pomeriggio purtroppo non posso. In questi giorni ho cercato molte babysitter, ma non vuole stare con nessuna di loro. Quindi ho pensato a te, ovviamente ti pagherei."- beh era una proposta importante, un lavoro mi serviva, anche per essere un po' indipendente dai miei genitori e poi il piccolo Adam era sempre stato molto tranquillo con me, quindi non avevo problemi sotto quel punto di vista.

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