La vita di Harry Styles è sempre stata un susseguirsi di vittorie e successi e lui ne sarebbe anche felice se soltanto suo padre non l'avesse programmata interamente fin dal principio: tuttavia, una notte di luglio, un incidente la mette all'improvv...
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Louis sorseggiava il suo tè distrattamente quel mattino.
Nella sua testa si ripetevano ancora i ricordi della notte precedente e quelli di qualche ora prima, quando Harry lo aveva svegliato con dei baci morbidi sul collo e lui aveva ribaltato le loro posizioni scoprendolo in un modo tutto nuovo. Aveva lasciato una scia di baci infuocati sul suo petto, aveva accarezzato con la lingua la farfalla tatuata sull'addome e le foglie d'alloro presenti sul suo bacino e, infine, era sceso con le labbra sul suo membro eccitato. Aveva visto Harry crollare sotto i suoi affondi, boccheggiare affannato, liberare un gemito sottile e riversare l'orgasmo tra le sue labbra, prima di attirarlo a sé e baciarlo senza alcuna esitazione. Louis aveva chiuso gli occhi e aveva visto bianco, l'insieme di tutti i colori, e non il solito nero, perché Harry non faceva altro che colorare le sue giornate e le sue notti.
Verde come i suoi occhi, rosa indiano come le sue labbra, color cioccolato come i ricci sparsi sul cuscino, nero come i tatuaggi sulla pelle nivea.
L'aveva lasciato tra le lenzuola per farlo riposare ancora un po' perché i drink bevuti la sera precedente gli avevano procurato un fastidioso mal di testa. Poi, si era diretto in bagno e aveva fatto una doccia, si era cambiato con indumenti caldi e comodi e ora aspettava soltanto il suo risveglio. Aveva in mente una mattinata a spasso per la città prima di lasciarlo tornare a Holmes Chapel e non pensava a nient'altro se non al tempo che avrebbero potuto trascorrere insieme.
Sussultò, quindi, quando sentì il portone alle sue spalle aprirsi e la voce familiare di sua sorella esclamare «ma questo è caffè!».
Louis si voltò nella sua direzione e non si sorprese nel vedere un'aria stanca sul viso di Charlotte e un paio di tacchi a spillo nella sua mano destra. «È questa l'ora di presentarti a casa?» chiese. «Non potevi almeno dirmi che ieri notte non saresti tornata? Mi sono preoccupato quando non ti ho trovato in camera tua stamattina.»
Lei sbuffò, raggiungendolo lentamente al bancone e prendendo una tazza di caffè dalla caffettiera americana. «Non era previsto, Lou. Pensavo di tornare verso le tre, ma qualcosa è andato storto e ho dovuto portare Meredith a casa sua e starle accanto tutta la notte perché il suo ragazzo l'ha lasciata.» spiegò. «Non pensavo, però, di trovare del caffè caldo in casa al mio ritorno. Devi dirmi qualcosa? Hai sbattuto la testa forse?»
