Capitolo Quattordici

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Grazie e buona lettura 🌹

Il mondo era pieno di costanti

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Il mondo era pieno di costanti.

Lo erano la matematica studiata al liceo e gli esami di fisica dati all'università e a Louis piaceva l'idea secondo la quale nell'universo ci fossero dei punti fermi. Quelle costanti semplificavano calcoli ed equazioni e anche la sua vita quando diventavano persone o luoghi che gli permettevano di sentirsi al sicuro. Dal momento che non aveva mai avuto molte costanti nella sua vita, le poche che aveva le custodiva gelosamente come piccoli tesori e, per questo, fu difficile quando, quella mattina di fine maggio, dovette lasciarne andare una.

«Signor Tomlinson?»

A quel richiamo alzò il capo e incatenò il suo sguardo vuoto a quello dispiaciuto del dottor Brown, che gli porse vari documenti e sospirò un attimo dopo. Ricordava ancora la prima volta in cui lo aveva visto durante il suo colloquio di lavoro e non avrebbe mai pensato di trovarsi in quella situazione tanto presto.

«Ha capito la procedura? Continuerà a lavorare per altri quindici giorni come è indicato nel suo contratto, poi...»

«...poi, verrò licenziato.»

«Poi, il suo contratto di lavoro con la Saint James giungerà al termine, sì. Riceverà una lettera di referenze da parte della clinica e nei prossimi mesi anche la liquidazione in denaro delle ferie non godute fino a questo momento.» affermò, come se quello potesse essere un premio di consolazione. «Può anche andare a casa se non se la sente di continuare il suo turno oggi.»

Louis scosse la testa, accennandogli un sorriso. Dopotutto, il dottor Brown non aveva colpa per il suo licenziamento perché non faceva neanche parte dei finanziatori, coloro che lentamente stavano ridimensionando il personale perché i fondi scarseggiavano. Quell'uomo dagli occhiali tondi, le guance sempre rosse e folti capelli bianchi gli aveva fatto simpatia fin dal primo momento, soprattutto perché cercava sempre di mettere a loro agio pazienti e dipendenti. Aveva apprezzato persino il suo tentativo di rilassarlo con una tazza di tè non appena si era seduto alla sua scrivania, anche se non aveva funzionato: entrambi conoscevano il motivo di quella convocazione e per nessuno dei due era stato facile pronunciare o ascoltare quelle parole.

«No, preferisco fare il mio dovere fino alla fine.» rispose Louis, alzandosi dalla sedia per stringergli la mano.

Poi, uscì di fretta dal suo ufficio con la testa affollata di pensieri e il petto svuotato di ogni emozione. Svolse i suoi compiti in modo impeccabile, sorrise ai pazienti e rassicurò i loro familiari, si occupò di alcune medicazioni e assisté il dottor Smith in una visita chiedendosi se lui fosse già a conoscenza del suo licenziamento. Sussultava ancora quando quella parola gli tornava alla mente, quando realizzava la sua nuova condizione, quando capiva che presto non avrebbe più messo piede in clinica o non sarebbe tornato distrutto a casa dopo un lungo turno. Già gli mancava ogni angolo di quel luogo, persino il bianco accecante dei suoi corridoi o della divisa che indossava.

I See Your True Colors Shining Through // L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora