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Grazie e buona lettura 🌹Louis aveva sempre amato dicembre non tanto per il Natale, ma perché era il mese del suo compleanno.
Scegliere l'abete da portare a casa e fare con le proprie mani le decorazioni in pasta di sale che l'avrebbero addobbato lo divertivano, ma quella festività non era niente se confrontata con ciò che organizzava Johannah per il suo compleanno e che poteva essere riassunto in un titolo sensazionalistico che ancora oggi lo emozionava, ossia "I ventiquattro giorni di Louis". Dal primo al ventitré dicembre scartava un regalo al giorno o partecipava a un'attività con sua madre o le sue sorelle: a detta sua, quella versione del calendario dell'avvento era più speciale del Natale perché aveva la possibilità di ricevere più doni e di trascorrere più tempo con la sua famiglia. La mattina del ventiquattro, giorno effettivo del suo compleanno, poi, andavano nella loro bakery preferita e festeggiavano con cioccolata calda e dolci a volontà.
Dopo la scomparsa di Johannah, avvenuta proprio in quel mese, dicembre aveva acquistato un sapore dolce amaro: non c'era alcun calendario dell'avvento, nessun grande abete a monopolizzare il soggiorno, né una grande cesta per i regali alla sua base.
Quel ventiquattro dicembre, Louis si svegliò con un peso a opprimergli il petto e pensò che fosse una pessima giornata per compiere ventisei anni. Nonostante tutto, accettò volentieri gli auguri di sua nonna e uscì per una passeggiata in città, lasciando le sue sorelle a dormire beate nei loro letti. Seduto su una panchina del centro e stretto nel suo cappotto, osservò la neve scendere silenziosa su Doncaster e pochi bambini invadere una piccola pista di pattinaggio nella speranza che quel peso svanisse come per magia davanti a quella ingenua spensieratezza. Non accadde, però. Anzi, divenne addirittura più intenso quando una voce familiare lo richiamò e un viso, che le sue mani conoscevano a memoria, comparve davanti ai suoi occhi.
«Louis?»
Una sciarpa rossa e un cappotto blu navy a tenere caldo un corpo slanciato, dei capelli scuri e mossi ad addolcire i lineamenti affilati di quel viso, un sorriso per il quale anni prima avrebbe compiuto qualsiasi follia e avrebbe corso qualsiasi rischio, anche quello di spezzarsi irrimediabilmente il cuore.
«Adam!» esclamò sorpreso. «Cosa ci fai qui?»
«È una storia piuttosto lunga, in verità.» Gli rivolse un sorriso affettuoso, capace di ammorbidire persino i suoi occhi grigi e dall'aspetto algido. «Perché non entriamo nella nostra solita bakery così posso raccontartela e ci riscaldiamo un po'?»
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I See Your True Colors Shining Through // L.S.
FanficLa vita di Harry Styles è sempre stata un susseguirsi di vittorie e successi e lui ne sarebbe anche felice se soltanto suo padre non l'avesse programmata interamente fin dal principio: tuttavia, una notte di luglio, un incidente la mette all'improvv...