11. Angelo spagnolo alla Kerton High School

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Dopo essermi lavata e aver aspettato i fratelli McParker, siamo tornati a casa.

Elliot non mi ha rivolto la parola quando me ne sono andata da casa sua e tutta la simpatia che avevamo provato l un per l'altra sembra essere svanita nel nulla.

D'altro canto a casa McParker, Anna dai capelli rossi Senior non ha sospettato nulla, anzi, appena arrivati ci ha fatto trovare un ciambellone al cioccolato che ho letteralmente divorato.

«Hai preparato lo zaino per domani?» dalla porta sbuca il Rosso con una fetta di ciambellone in mano.

Annuisco sorridendogli per poi iniziare a parlare. «È da mezzogiorno che stai mangiando quel ciambellone, domani a colazione non resterà nulla!» metto il broncio facendolo ridere.

«Mamma ne ha fatti altri tre.»

Come non detto.

Trevor entra ancora di più chiudendosi la porta alle spalle. «Sei spaventata per domani?»

«No.» dico tranquillamente.

E infondo è vero.
Ho sempre voluto cambiare scuola, andare in un'altra città, vivere un'altra vita; il mio sogno si sta realizzando, ed è molto meglio di quello che si vede nei film.

«Mi fa piacere, senorita.» addenta un altro pezzo di ciambellone e continua. «Beh, sono le dieci di sera, ti consiglio di andare a dormire.»

Annuisco sorridendogli. «Buonanotte Trev.»

«Buonanotte.» dice chiudendosi la porta alle sue spalle.

Domani inizia il mio sogno.

                                    ***

06:45 am. Lunedì.

Qua, qua, qua

Non so ancora il perché ho messo il suono di un anatra a svegliarmi la mattina, ma essendo fastidioso, mi permette di alzarmi più velocemente. Poi preferisco ascoltare un'anatra  che persone come Elliot, prive di intelligenza.

Sbuffo sonoramente per poi spegnere la sveglia sul mio telefono e precipitarmi in bagno a lavarmi.

Oggi è nuovo giorno e non permetterò a nessuno di rovinarmelo.

Sciacquo la faccia velocemente per poi coprire le occhiaie con il correttore, mettere il mascara sulle ciglia e infine sugli zigomi passare un po' d'illuminante, perfetto.

Esco velocemente dal bagno e corro verso la mia camera.

«Hey Maradona, sono le sette del mattino, tranquilla!» Lucy sghignazza per poi stropicciarsi gli occhi. «Ti aspetto giù a fare colazione tra un quarto d'ora.»

Annuisco prima di scomparire a Pink City, vestirmi velocemente e guardarmi allo specchio.
Sospiro. Ce la posso fare.

Prendo il telefono e lo zaino e scendo nel salotto accogliente di casa McParker.

«Buongiorno cara, sei pronta per questo giorno di scuola?»

«Si signora McParker, buongiorno anche a lei.» mi siedo affianco i due fratelli per poi bere il caldo caffè americano.

«Oggi vuoi andare a scuola con la macchina o la moto?»

«Per me è uguale.» dico facendo spallucce e guardando attentamente Lucy.

«Allora bevi velocemente, che vieni con me in moto.»

                               *******

Pensavo che fosse Trevor il pazzo spericolato in moto, ma mi sbagliavo: Lucy è anche peggio. Sfreccia velocemente tra le stradine del New Jersey fino a quando davanti i miei occhi non compare un enorme scritta rossa con lo stemma del diavolo:
Kerton High School.

«Benvenuta angelo spagnolo, sei all'inferno.»

Mi levo il casco e scendo velocemente dalla moto seguendo Lucy.

«Ti accompagno in segreteria a prendere gli orari e vedere quale è il tuo armadietto.»

«No tranquilla, faccio io, ci vediamo in giro.» sorrido tranquillamente a Lucy e non le do neanche il tempo di rispondere che entro dentro la scuola. È enorme.

Cammino dritto seguendo diverse indicazioni sui cartelli fino a quando non trovo la segreteria.

Una signora paffuta è seduta davanti un computer e scrutandomi attentamente dall alto in basso mi dice di avvicinarmi.

«Scusate, sono Moranna Canboza.»

Con le sue agili mani scrive velocemente sul computer per poi sorridere soddisfatta, fa quasi impressione il suo sorriso, sembra come se Joker si fosse impossessato di lei.

«Scambio culturale a casa dei McParker, giusto?»

«Sì.»

«Il suo livello d'inglese è alto sarà in una classe con i Senior.»

Velocemente mi da un foglio con gli orari scolastici e con la combinazione dell'armadietto.

«Grazie mille.»

«Signorina Canboza?»

Mi rigiro guardando la mini Joker che mi sta scrutando attentamente.

«Benvenuta alla Kerton High School.»

Già, benvenuta Moranna.

Spazio autrice.

Okay so che non ha molte informazioni questo capitolo ed è abbastanza inutile, ma è servito per spiegare alcune cose, altrimenti non avrebbe avuto un senso logico più in là.

Alla prossima!💜

/cr

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