4. Niente vestiti come Hello Kitty, tranquilla.

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«Ti vedo bella pimpante questa mattina!» la signora McParker  (aca Anna dai capelli rossi Senio) mi sta rivolgendo un sorriso a trentadue denti il sabato mattina, come è possibile questa cosa?

La verità è che dopo la corsa clandestina ho preso sonno verso le cinque del mattino. Ho messaggiato tutto il tempo con Rose, la mia migliore amica, e stamattina? Stamattina mi sento come se una bomba nucleare tra pochi secondi dovesse esplodere nel mio cervello e ridurlo in poltiglie, più di quanto lo è.

«Buongiorno Signora.» le dico stropicciandomi gli occhi per vederla meglio.

«Dormito bene cara?»

Manco per il cazzo.

«Benissimo, grazie.»

Le mostro un sorriso più falso della mia professoressa di matematica quando mi dice che non mi metterà nessuna insufficienza e puntualmente me la mette, menomale che per un anno me la sono tolta dai coglioni.

«Mamma, Moranna, buongiorno.»

Trevis si aggiusta la camicia di lino mentre fa il suo ingresso con un sorriso falsissimo. Mi viene da ridere solo a ricordare come la scorsa sera si è trasformato in un fottuto Biker: incredibile.

«Sai Trevis, non pensavo che un ragazzo per bene come te avesse quella bella moto.» dico facendo una finta faccia sorpresa facendo sogghignare il rosso.

«Oh Moranna cosa ci vuoi fare, i ragazzi di oggi possono essere anche dei gioielli ma vanno pazzi per quelle schifezze!»

Io e Trevis ci guardiamo nello stesso momento per poi riguardare sua madre che sta sbattendo nervosamente i polpastrelli sul tavolo.

Fortunatamente entra in scena una Lucy ridotta proprio male: occhiaie, capelli spettinati e pigiama con gli unicorni. La amo.

«Lucy Alissa McParker vatti a mettere qualcosa addosso.»

«No.»

Dice con nonchalance Lucy prendendo una bella tazza di caffè.

«Sai mamma, stasera c'è una festa, tra amici nulla di eccessivo, avevo pensato di portare Moranna.»

Ottimo tentativo per cambiare discorso, vai così rosso fammi sognare.

«Se Moranna è d'accordo perché no?»

Sorrido istintivamente alla signora McParker ringraziandola per poi girarmi verso la voce di Lucy.

«Niente vestiti come Hello Kitty tranquilla.»

Mi fa l'occhiolino per poi scoppiare in una fragorosa risata suscitando lo sdegno della madre. La perfettina che credevo che fosse si sta trasformando in una CatWoman pronta a tutto pur di trasgredire le regole, mi sento in una vera famiglia americana.

«Senorita fatti trovare pronta per le sei del pomeriggio, io ora vado da Ash.»

Trevor si alza dando un bacio sul capo sia alla madre che Lucy, ora capisco la loro differenza.
Lucy è più se stessa, menefreghista ecco.
Mentre Trevor è se stesso solo al di fuori della casetta delle barbie di sua mamma.

«Moranna vieni in camera con me.»

Lucy mi fa segno di seguirla e in meno di due secondi ci catapultiamo in una camera verde e blu con una palla da discoteca al posto del lampadario.

«Guarda sopra.» dice indicandomi il soffitto.

Seguo il punto che mi indica e vedo che il soffitto non ha un colore, ma è riempito di tantissime polaroid con diverse persone, è semplicemente originale.

«Mi piace fotografare persone, cose, momenti, o ai party.»

«Sei originale.»

«Mia madre non approva, non entra quasi mai in camera.»

«Non avevo dubbi Lucy.»

Ci guardiamo negli occhi per poi scoppiare  a ridere insieme.

«Prima della festa ti porto da una parte.»

«Dove?» dico corrugando la fronte e guardando il suo viso trasformarsi in un espressione quasi furba.

«Vestiti e lo scoprirai.»

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