<<A cosa pensi?>> mi chiede Hayes incuriosito mentre andiamo verso il ristorante
<<A niente>> alzo le spalle guardandomi intorno
<<Un ragazzo?>> tira ad indovinare
<<Ti pare? Non sono quel tipo di persona>> rido leggermente alzando lo sguardo sull'insegna del ristorante prima di entrare
<<Allora una ragazza>> esita e lo guardo storto
<<No>> sospiro. Ci siamo allontanati leggermente dagli altri
<<Non sei qui con la testa però>>
<<E' solo un momento. Passerà>> seguiamo gli altri che si girano non trovandoci vicini
<<Pensavo alla mia vita>> ammetto dopo qualche minuto di silenzio
<<Credo dovresti farci ordine, partendo dall'inizio>> mormora <<Devi chiarire delle situazioni prima di avere un quadro generale, sai?>> continua
<<Cosa intendi?>> indica con la testa Nash
<<Dovresti parlargli, ma soprattutto ascoltarlo. Ci sono molte cose che non sai Madison>>
<<E' che non sono pronta>> sospiro
<<Non credi che stasera lo sia?>> lo guardo insicura e mi sorride.
Lasciamo cadere la conversazione sedendoci al tavolo.
Mi sorprendo nel vedere un'atmosfera tranquilla. Tutti scherzano e parlano in modo vivace, compresa me.
Penso che sia inutile fare l'indifferente o la difficile, sanno che non potrà mai instaurarsi quel rapporto genitori e figlia che tanto gli è mancato. Per quanto riguarda Nash so che cederò in poco tempo, mi conosco, conosco il mio corpo ed è inutile negare le cose quando ci sei solo tu.
<<Ah, io sono pieno>> si alza Nash mettendosi una mano sulla pancia
<<Anch'io. Questo ristorante è bellissimo. Ora a chi è in mano?>> chiedo curiosa
<<A tuo nonno>> boccheggio un attimo. E' vivo?
<<Un giorno di questi puoi andare a trovarlo, ecco.. se ti va>> Margaret mi sorride imbarazzata.
<<Ci penserò. Io esco inizia a far caldo qui>> essendo ormai inizio Dicembre il riscaldamento è al massimo
Mi siedo a pochi passi dall'acqua tremando leggermente per lo sbalzo di temperatura
<<Ehi>> sento Nash sedersi accanto a me. Mi giro verso il ristorante e alzo gli occhi al cielo quando vedo Hayes farmi l'okay con la mano
<<Ehi>> mormoro mettendo una mano sul ginocchio
Rimaniamo in silenzio, ognuno tra i suoi pensieri.
<<Posso farti una domanda?>> annuisce girandosi verso di me
<<Tu.. ecco.. mi volevi bene quando eravamo piccoli?>> mormoro mantenendo lo sguardo nel suo
<<Si, e non ho mai smesso>> dice sicuro senza distogliere neanche lui lo sguardo dal mio
<<Allora perché non hai mai fatto niente?>> continuo con alcun rancore nella voce, solo un velo di tristezza e curiosità
<<Ne vuoi davvero parlare?>> annuisco girandomi completamente verso di lui
<<Non ho mai saputo con esattezza perché mamma e papà ti abbiano lasciata così. Penso sia stato per i soldi, non eravamo messi molto bene all'inizio>> mormora iniziando mettendosi nella mia stessa posizione
<<Ma se devo essere sincero.. quando papà ha trovato un lavoro migliore, sempre da poliziotto ma con un grande aumento e mamma è riuscita a trovare un lavoro come segretaria le cose sono andate alla grande, ma non ho mai visto alcun sforzo da parte loro per trovarti. Eppure mamma ne soffriva, papà pure. Non ci hanno mai provato davvero>> continua fermandosi un attimo a guardarmi. Deglutisco realmente interessata alla gran parte di roba che non sapevo sulla mia vita
<<Hayes, come credo ti avrà già detto vista la vostra situazione, ha avuto un vuoto. Non ha mai saputo della tua esistenza e nonostante le mie continue proteste i nostri genitori non hanno mai voluto fargli ricordare. Il giorno in cui abbiamo capito chi sei non ero preoccupato solo per te, ma anche per lui. Ora non guarda più i nostri genitori con lo stesso sguardo>> sospira prendendo un respiro
<<Ho rovinato io la vostra famiglia>> mormoro mordendomi il labbro
<<Tu sei la nostra famiglia. Non hai rovinato nessuno, sono loro che hanno rovinato tutto>> ammette con una punta di amarezza
<<In ogni caso, quando sono diventato abbastanza grande comprendere alcune cose ed ho iniziato ad avere un autonomia maggiore ho iniziato a cercarti>> sobbalzo mentre lui fa un piccolo sorriso
<<Ti ho cercata dappertutto e credimi quando te lo dico. Un giorno sono andato all'ennesimo orfanotrofio, non ricordo bene come si chiama ma pensavo di averti finalmente tra le braccia ma.. sei stata trasferita. Vedi per me è stato quasi devastante.. quasi perché sapevo che eri viva. Non mi sono mai arreso. Quando però mamma e papà hanno scoperto cosa stavo facendo si sono arrabbiati, e non poco. Hanno iniziato ad urlare parole che nemmeno sapevo potessero uscire dalla loro bocca, ma oltre ciò ho sempre continuato. Fino ai miei diciott'anni>> mi sfrego gli occhi sentendoli lucidi
<<Io.. mi dispiace davvero Nash>> sospiro tremante sentendomi in colpa nel profondo
<<Avrei dovuto ascoltarti prima>> la voce mi esce strozzata eppure sento un grande peso lasciarmi il petto
<<Non potevi sapere>> mi guarda comprensivo <<Ora ti prego, abbracciami, lo sto aspettando da quando sei arrivata>> vedo i suoi occhi diventare lucidi prima di stringermi a lui.
<<Mi sei mancato. Mi sei mancato davvero tanto Nash>> dico con la voce ovattata dalla sua felpa
<<Anche tu Madison>> sospira stringendomi di più a lui
Con la coda dell'occhio noto Hayes e Alex guardarci con un sorriso. Deglutisco felice di riavere la mia famiglia con me.
Spazio Autrice ;)
E' molto corto, di solito non lo faccio così anche perché sono solo circa novecento parole. Certo le idee non mi mancavano ma non me la sentivo di mettere un altro scenario. Pensa che debba essere finito così. Voglio dedicare un capitolo, lungo o corto che sia, a Nash e Madison. Non so se sono riuscita a trasmettere la frustrazione, il senso di colpa e anche il sollievo di Madison nel sentire le parole del fratello.
Voglio anche specificare che non ci sono motivi nascosti dietro al comportamento dei genitori, non so se avete capito o ci siete arrivati ma per chi non lo ha fatto.. stai tranquillo. Capirai più avanti.
Detto questo vi mando un bacio e ripeto come sempre, spero che vi sia piaciuto il capitolo e spero che abbiate capito il motivo di questa lunghezza. Ditemi cosa ne pensate, cosa dovrei cambiare, le vostre idee, sarò felice di leggere e rispondere a tutte. E niente.. go in peace! <3
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Adopted or.. nah?
Romance[COMPLETATA] Madison Grier e Jason Miller. Due persone così diverse all'apparenza ma terribilmente simili una volta conosciute. Sono ragazzi testardi e pieni di orgoglio, talmente tanto che non importa quanto torto abbiano troveranno sempre un modo...