4. Un colpevole decisamente affasciante

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Amy non era per niente timida. Le piaceva conoscere gente nuova, soprattutto ora che non sapeva per quanto tempo sarebbe rimasta lì. Le servivano degli amici. Amici veri questa volta.
Tanto valeva tenersi vicina Allison.
-Questa é la classe di scienze, io ce l'ho alla prima ora- disse Allison indicando una porta con il numero cinque e la scritta: "Science's room".
-Ti conviene andare in segreteria; lì ti daranno la combinazione del tuo armadietto e l'orario-
-Puoi... puoi venire con me?-
Allison sorrise, un sorriso vero, che le fece capire che forse era la prima persona a cui sorrideva così.
-Tu... tu hai altri amici?- le chiese Amy
mentre superavamo un gruppetto di ragazze.
-Non molti. Pochi ma buoni. O eccoci arrivate-
Davanti alle ragazze c'era una grande vetrata con la scritta: "Secretary".
Entrarono dalla porta lì accanto e un campanellino suonò accogliendole all'interno di una stanza affollata di studenti, nell'aria odore di caffè e fogli appena stampati.
-Mi scusi- Allison si avvicinò al bancone a cui era seduta una donna abbastanza giovane, con i capelli corti e ricci e gli occhiali neri sulla punta del naso.
-Oh, ciao come posso aiutarvi?- chiese quest'ultima.
-Io sono una studentessa nuova, mi chiamo Amy Collins, e avrei bisogno del mio orario e della combinazione dell'armadietto, per cortesia-
-Certo certo- la segretaria, che dalla targhetta sul tailleur si intuiva si chiamasse Mrs. Robert, digitò alcuni tasti al computer e poco dopo stampò un foglio che porse ad Amy.
-Ecco a te cara, non dovresti perderti per i corridoi, la scuola è piccola- le strizzò l'occhio e le ragazza uscirono dalla segreteria.

Alla prima ora aveva storia, perciò dovette separarsi da Allison ed entrò da sola nell'aula numero due.
Non c'era quasi nessuno, almeno si era risparmiata la sceneggiata da film americano in cui arriva la nuova ragazza e tutti le ridono in faccia.
Si sedette nel posto più in fondo ancora libero ed iniziò a tirare fuori le sue cose.
-Hey, cerchi di nasconderti?- qualcuno l'aveva fatta spaventare e la matita sul bordo del banco cadde quando si girò per guardare chi fosse il colpevole.
Un colpevole decisamente affascinante.
I ribelli capelli corvini scompigliati gli cadevano davanti agli occhi blu zaffiro.
La carnagione era bronzea e aveva la corporatura da giocatore di football.
-Mi hai spaventato a morte!- esclamò Amy sorridendo.
-Beh, sei ancora viva, no?- rise anche lui.
-Comunque, piacere io sono Jasper Cook- disse passandosi una mano sui capelli per toglierli dagli occhi.
-Io sono Amy Collins-
-Sei la ragazza nuova? Sai, mio padre mi aveva parlato di un suo amico che tornava a vivere in città, con una figlia dagli occhi verdi-
-Sì, la figlia dagli occhi verdi di cui parlava sono io-
-Ti da fastidio se mi siedo qui?- chiese lui indicando il banco di fianco alla ragazza.
-No per niente-

-Quel posto è mio, alza il culo- doveva esserci sempre qualcuno a rovinare i momenti di gioia.
Esattamente un secondo dopo che Jasper si era seduto accanto a lei, era arrivata la vipera dai capelli neri che le aveva detto quella frase.
-Io non mi muovo da qui. E poi, chi saresti tu per dirlo a me?-
-Chi sarei io? Chi sei tu! Sei arrivata qui da appena un giorno, e già pretendi di potermi rubare il posto-
-Il trono si conquista. Se lo vuoi...- ma Jasper a quel punto si era alzato e si era messo tra le due ragazze.
-Dana, per favore-
-Levati di mezzo fratellino, devo far capire alla stronzetta che qui le bionde non comandano-
-Ma come ti permetti...-
-Okay basta così, tutti seduti- disse il prof entrando in classe. Era un vecchio barbuto dall'aria persa.
Dana andò a cercarsi un altro posto ed iniziò la lezione.

-Scusa se Dana è stata maleducata con te- si scusò Jasper mentre uscivano dall'aula.
-Non ti devi scusare tu, é lei che dovrebbe stare con la testa sulle spalle-
-Lo dico a nome suo. Sono suo fratello gemello, la conosco. Non si è mai scusata con nessuno, tanto meno con me-
-In effetti avevo notato la somiglianza-
-L'unica che c'è fra noi è l'aspetto esteriore credimi-
-Possiamo, parlare d'altro? Dimmi, ci sono laboratori pomeridiani in questa scuola?-
-Sì ce ne sono molti. Io per esempio scrivo per il giornale della scuola e sono nella squadra di calcio-
-Wow. Sei tanto impegnato-
Lui rise.
-Dove posso trovare un listino?-
-Te lo posso dare io. Vieni, il mio armadietto è di qua-
L'armadietto di Jasper si trovava vicino ai bagni; mise la combinazione e lo aprì. Dentro c'era un casino tremendo: libri messi uno sopra l'altro, fogli appallottolati, foto appese a casaccio sul portello.
-Ci capisci qualcosa qui?- chiese Amy togliendo qualche foglio e buttandolo nel cestino lì accanto.
-Oh sì. Non è complicato. Sai, ho un animo ribelle. E per noi ribelli non esiste un ordine-
Si girò verso Amy e le sorrise. Lei guardò i suoi denti bianchi, le labbra carnose, le fossette sulle guance, e si disse che non aveva mai visto qualcosa di così perfetto. Trasferirsi a Bakewell era stata una buona idea.
-Ma dove lo avrò messo... ah eccolo qui- Jasper tirò fuori un volantino tutto spiegazzato, su cui erano elencati i laboratori pomeridiani. Glielo porse e lei lo mise nella tasca dello zaino.
-Grazie mille. Ora dovrei proprio andare, la prossima lezione ce l'ho al primo piano e devo andare al mio di armadietto-
-Sì, certo. È stato un piacere. Anzi, aspetta...-
Tirò fuori il suo cellulare.
-Scambiamoci i numeri. Così rimaniamo in contatto-
-Okay-

Nonostante i suoi dubbi, Amy scoprì, analizzando il volantino di Jasper alla fine delle lezioni, che c'erano molti laboratori disponibili. Tra cui quelli che le interessavano davvero, cioè arte e chimica.
-Amy!- era Allison che le correva incontro, accompagnata da una ragazza dai capelli rossi.
-Oh ciao Allison. Sembra proprio che non abbiamo avuto lezioni insieme oggi-
-Già. O, quasi dimenticavo, lei è Fancy Lewis-
-Piacere Amy- le porse la mano e l'altra gliela strinse sorridendo.
-Quello dove lo hai trovato?- chiese Allison riferendosi al volantino.
-Me lo ha dato Jasper Cook, siamo nella stessa classe di storia-
-Hai parlato con Jasper Cook!- esclamativo in coro Allison e Fancy.
-Sì e allora?-
-E allora? Darei qualsiasi cosa per parlare con lui!- disse Fancy.
-È solo un ragazzo...- ma in fondo Amy sapeva che non era vero. Quel ragazzo le aveva fatto provare sentimenti che non aveva mai provato per nessun'altro in vita sua.
-Facciamo la strada insieme?- chiese Allison.
-Okay-

Hey!💕
Probabilmente oggi uscirà anche un altro capitolo, quindi tenetevi pronti🤗
//Gioo🌹

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