Pov's Samantha
È passato circa un mese dal mio incontro con il signor Harris, però non riesco a dimenticarlo. Continuo a ripetermi che è solo attrazione fisica, dato che non si può negare che sia un bel manzo, e poi non si può provare un minimo interesse per una persona con cui hai passato pochissimo tempo. Delle volte prima di dormire, quando ero soprappensiero o ero giù di morale, ho iniziato a pensare ai suoi occhi, proprio come la prima notte dopo averlo visto, e subito mi sono addormentata. Sembra che questo ragazzo mi abbia fatto un incantesimo, ma è inutile perdere tempo pensando a lui, tanto lo vedrò solo alla presentazione del libro, poi uscirà via dalla mia vita; appena questo succederà dovrò ritrovare il mio equilibrio interiore e continuare la mia vita.
A causa di impegni lavorativi, i miei soliti impegni del week-and sono stati annullati, infatti è oltre un mese che non riesco ad andare a Boston, per questo sto sempre più male, sono una persona schifosa. Senza che me ne accorgessi, mi sono ritrovata con le guance completamente rigate dalle lacrime, la mia vita ormai è andata in frantumi. Prima era tutto perfetto: una famiglia presente, un'ottima media universitaria, un ragazzo fantastico e un'amica strepitosa, cosa avrebbe voluto di più una ragazza di 20 anni? Niente, infatti era così, ma da un giorno all'altro tutto il mio mondo è crollato e mi sono ritrovata senza nessuno al mio fianco, o meglio nessuno che potesse aiutarmi. Sono passate due ore e ancora rimugino sul mio passato, quello felice e che però non esiste più; ormai non ho nemmeno più le lacrime per piangere, si sono consumate nel tempo.
Come ho già detto, sembro una ragazza forte ma non lo sono; tendo ad identificarmi in una statua di ferro, che esteriormente sembra indistruttibile e difficile da scalfire, ma durante la fase di progettazione non è stata fissata bene alla base, per cui basta una semplice folata di vento per farla cadere.
Ormai, si è fatta sera, le stelle iniziano a risplendere nel cielo ed io mi riprendo leggermente, però per una sera voglio riuscire a dimenticare tutto quello che mi fa star male, quindi ho avuto la malsana idea di andare in un locale ed ubriacarmi fino a dimenticare il mio nome.
Samantha, ottimo modo di affrontare la vita e le difficoltà che incontri, ti stai comportando come un'adolescente. Bella, datti una svegliata, hai 24 anni, devi prendere in mano la tua vita, o quel che ne resta, e andare avanti lasciando il passato alle spalle
Sento la mia coscienza che mi rimprovera, ma per stasera non darò retta a nessuno. Sono appena arrivata al locale e mi dirigo direttamente al bancone.
"Ragazzo, tieni e servimi vodka alla fragola fino a che non sarò io a fermarti, chiaro?" Dico al barista con uno sguardo omicida, passandogli una banconota da 50$.
"Bambola, abbassa i toni con me, se vuoi la tua vodka" mi avverte sorridendo furbamente.
Credo siano circa le due e ho bevuto mooolta vodka e anche qualche bicchiere di tequila, erano molto buoni però ora mi gira tutto e sento che devo vomitare, così mi dirigo verso i bagni. Dopo aver rigettato l'alcool, anche la nausea mi ha abbandonata, come tutte le persone a cui tenevo.
Cattiva nausea, ora ti ci metti anche tu, penso ridacchiando non sapendo nemmeno il perché. Tornando al bancone scorgo un ragazzo che somiglia molto al signor Harris, possibile che io abbia le visioni e lo veda anche qui? Deve essere sicuramente colpa dell'alcool.
Però la curiosità è troppa e avvicinandomi mi rendo conto che è veramente lui. Indossa una camicia bianca arrotolata fino alle maniche e un semplice jeans nero...è molto sexy. Pian piano mi avvicino a lui barcollando e ridacchiando senza un apparente motivo, forse sono un po' troppo ubriaca, beh era quello che volevo quindi meglio così.
Appena mi vede mi fa un sorriso che stenderebbe chiunque e mi saluta.
"Signorina Moore, non credevo fosse una ragazza che va per locali"
"Di certo non devo giustificarmi con lei" dico con una voce decisamente poco sobria.
"È sicura di stare bene? Non si regge nemmeno in piedi" mi chiede preoccupato.
Che bellino si preoccupa di me, è ancora più bello con quello sguardo allarmato. Ho gli occhi a cuoricino. Quando sono ubriaca divento un'adolescente in calore, penso ridacchiando.
"Sto molto be..." tento di dire ma cado letteralmente tra le sue braccia.
"Forse ha un po' esagerato con l'alcool" dice leggermente affannato dato che mi sta sorreggendo a peso morto.
"Non credo. Comunque sa lei è molto sexy, stasera, non che prima non lo fosse" dico sussurrandoglielo all'orecchio cercando di essere sensuale.
"Allora è questo che pensa di me?" Chiede con un sorriso malizioso mentre mi porta verso l'uscita. Io mi sono aggrappata completamente a lui, come un koala. Dopo un po' sento che mi mette a sedere in una macchina, credo sia la sua, e dopo aver fatto il giro si posiziona al posto del guidatore. Non ho più le forze mi sento sfinita, sto quasi per addormentarmi quando il signor Harris mi chiama.
"Signorina, cosa l'ha portata ad ubriacarsi fino a questo punto? Durante i nostri appuntamenti mi è sembrata sempre una persona seria e che non passa il suo tempo davanti ad un bancone a bere" Mi domanda soprappensiero.
"La mia vita fa schifo, sono una persona schifosa. Ho perso tutti, uno ad uno, tutta colpa sua. Dopo avermi lasciata la mia vita è crollata. Mi è rimasta solo lei ed è oltre un mese che non la vedo, sto male, vorrei correre da lei ma non posso, la farei sentire ancora peggio" non so cosa ha capito l'uomo al mio fianco dato che questo discorso è stato spesso interrotto dai miei singhiozzi, ho iniziato a piangere non appena ho aperto bocca.
Il signor Harris mi guarda con una faccia interdetta, povero non riesce a capire. Dopo essermi calmata e aver represso i singhiozzi, mi giro verso di lui e lo trovo a fissarmi.
"Mi dica dove abita così la riporto a casa, non è in grado di guidare" dice Harris.
"Abito in centro, poco distante dalla sede della casa editrice" dico guardando in tappetino dove poggiano i miei piedi, che è appena diventato la cosa più bella che abbia mai visto.
"Perfetto" sussurra l'uomo sorridendo, facendo sorridere anche me.
Appena sotto il palazzo, sto per uscire dalla macchina, quando mi ricordo che devo ringraziarlo.
"Beh, grazie di tutto, se non ci fosse stato lei non so come avrei fatto" lo ringrazio leggermente imbarazzata. Non so dove ho trovato il coraggio, ma prima di andarmene mi sono girata e gli ho scoccato un bacio sulla guancia. Lui è molto sorpreso, infatti non parla. Dato che non parla, decido di salutarlo e di avviarmi verso il mio appartamento.
Non appena ho oltrepassato la porta di ingresso, mi sono diretta subito nella mia camera da letto; mi butto, ancora vestita sul letto, e mi addormento. Prima però un pensiero, mi fa allarmare: gli ho raccontato qualcosa del mio passato, cazzo non dovevo. Nel caso dovesse chiedermi qualcosa, darò la colpa all'alcool. Appena sono riuscita a calmarmi, mi addormento.
Ho paura che questo ragazzo mi abbia fottuto il cervello.—
Buon pomeriggio ❤️
Questo è il capitolo preferito di una mia amica. Fatemi sapere se vi piace🤩
Come vedete Samantha ubriaca è capace di raccontare i suoi segreti più intimi, però fortunatamente non era troppo in se per descriverli.
Secondo voi cosa nasconde? Fatemelo sapere con un commento.
Ci vediamo al prossimo aggiornamento!🤗
Baci💐
—Somebody
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DUE CUORI TRA LE DUNE
ChickLitQuesta è la storia di un...No, Fermi! Non è Adriano Celentano, con il suo Ragazzo della via Gluck! Questa è la mia storia, anzi, la storia di Samantha e Logan, spero vi piaccia? Lei, fondatrice di una rinomata casa editrice, sempre in giro per il mo...