Capitolo 4

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Pov's Logan
"Oliver cosa significa questa?" chiedo al mio migliore amico mostrandogli la schermata del mio cellulare che mostra la mia casella elettronica.
"Forse qualcuno di nascosto ha inviato il tuo manoscritto alla Golden Book" mi risponde furbamente il ragazzo stravaccato sul divano di casa mia.
"Fratello perchè lo hai fatto? Ancora non ho aperto l'e-mail, ma sono sicuro al cento per cento che ci saranno scritte le tipiche frasi paracule del tipo: grazie ma non siamo interessati a questo tipo di scrittura oppure -peggio ancora- le faremo sapere se il suo scritto verrà apprezzato" dico leggermente alterato ad Oliver.
"Amico, rilassati, se non glielo avessi inviato io, tu non ne avresti mai avuto il coraggio perché secondo te non è all'altezza degli altri. Ma ti senti? Il tuo libro è bellissimo e lo dice uno che della lettura non gliene può fregar di meno. E poi, forse ho esagerato mandandolo alla casa editrice migliore degli ultimi anni, nel caso ti rifiutassero, lo manderemo alle altre. Prima o poi qualcuno che ti apprezzi lo troveremo" afferma Oliver facendomi spuntare un piccolo sorriso di speranza.
Forse è vero, non sarà uno dei migliori scritti che si trovano in circolazione ma io ci ho messo tutto me stesso per concluderlo e ne sono soddisfatto, quindi perché non sperarci. Il ragazzo mi risveglia dai miei pensieri invitandomi ad aprire l'e-mail.
"Signor Harris, le comunichiamo che la casa editrice Golden Book è rimasta molto colpita dal suo manoscritto e che la stessa fondatrice ha richiesto personalmente un incontro con lei per parlare di una possibile pubblicazione del suo testo. Se è interessato è pregato di dare conferma al più presto e le invieremo le informazioni per l'incontro.
Cordiali saluti, la Golden Book"
Leggo ad alta voce questo messaggio tutto d'un fiato, arrivando ai saluti con l'affanno ma con un sorriso a trentadue denti sul viso.
" Grande amico, hai visto sono rimasti colpiti dal tuo manoscritto, persino la fondatrice della casa editrice, e tu che non lo volevi nemmeno inviare. Quando sarai famoso voglio un terzo del guadagni, alla fine è stato merito mio se tutto questo è possibile. Stasera si festeggia tieniti pronto"
"Oliver, stasera non si guarda in faccia nessuno, ci divertiremo da matti" dico euforico. Rispondo all'e-mail e mi inviano subito il luogo e l'ora dell'appuntamento: Martedì alle 10:30 nella sede della Golden Book.
Dopo che Oliver è tornato a casa sua, mi siedo sulla poltrona del mio salotto ancora incredulo dell'accaduto. Come è possibile che abbiano scelto proprio il mio, di un semplice operaio che si spacca la schiena dalla mattina alla sera, non mi sembra ancora vero. Forse è giunto il momento di voltare pagina, dimenticare il passato e pensare al presente, questo sarà molto difficile ma ci devo riuscire,lo devo a loro.
Non so perché ma sento che grazie a questo incontro qualcosa nella mia vita cambierà, forse mi sbaglio ma ho questo presentimento.
Verso le 22:00 sento bussare alla porta, vado ad aprire e mi trovo davanti Oliver già pronto per festeggiare.
"Forza amico la notte è ancora giovane andiamo a divertirci" mi dice il mio amico euforico. Siamo arrivati da poco in discoteca e sono già un po' alticcio, infondo ho bevuto solo 2 shot e un bicchiere di vodka alla ciliegia. Mentre mi avvio al bancone per chiedere un birra, scorgo una ragazza che mi colpisce all'istante.
"Ciao, io sono Logan e tu sei molto bella posso offrirti qualcosa, bellezza?" dico tentando di rimorchiare.
"Ciao, anche tu sei molto bello, comunque sono Katie. Si grazie mi andrebbe un po' di vodka alla pesca" mi sussurra la ragazza poggiando le mani al mio petto e mordendomi il lobo dell'orecchio.
"Barista, una vodka alla pesca per la signorina" dico al ragazzo dietro al bancone e dopo due minuti la ragazza viene accontentata.
"Che ne diresti di andarci a divertire? Magari a casa mia, cosa ne pensi?" spero abbocchi ho bisogno di liberare ancora un po' la mente, l'alcool stasera non è servito a molto, il passato continua a tornare.
"Non aspettavo altro. Andiamo" risponde maliziosa Katie. Non so Oliver dove sia ma credo che abbia rimorchiato anche lui altrimenti mi avrebbe avvisato.
La mattina dopo mi sveglio con un mal di testa terribile e con Katie che si è aggrappata al mio corpo come un koala, mamma che fastidio quando sono così appiccicose. Sbuffo e tento di staccarla, mi rivesto e faccio colazione, nel mentre sento dei passi provenire dalla scala, so già a chi appartengono; prepariamoci a mandarla via, penso sorseggiando il mio caffè.
"Mi sono svegliata e non ti ho trovato al mio fianco" dice con una punta di acidità Katie.
"Ho dovuto fare una doccia" dico con non curanza " forse è meglio che tu ora vada, è stato bello ma...ciao"
Lo so sono uno stronzo ma posso donare il mio cuore a nessuno perché non ne ho, è andato via con loro.
La ragazza mi guarda con uno sguardo che se potesse mi avrebbe già ucciso e senza salutare esce di casa. Me lo aspettavo, niente di nuovo.
Il resto della settimana passa un un batter d'occhio, difatti siamo già a martedì, il giorno della verità.
Incrociamo le dita.


Ciao, sono tornata. Credo di aver risolto quei problemi quindi rieccomi😂
Baci🌺
Somebody

DUE CUORI TRA LE DUNEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora