Capitolo 12

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Pov's Logan
Metto il mio giaccone e mi avvio in direzione della macchina. Oramai siamo arrivati a metà ottobre, inizia a far freddo anche se il lavoro non si ferma mai.
Non appena arrivo al cantiere, come tutte le dannatissime giornate da 2 mesi a questa parte, i miei colleghi iniziano a prendermi in giro.
"Ragazzi, è arrivato lo scrittore" oppure "Torna a scrivere libri che è meglio".
Sono commenti un po' offensivi ma ormai non ci do più peso. Io sono convinto di quel che ho fatto e del lavoro che ho portato a termine, quindi i commenti della gente sono superflui. Il libro è stato molto apprezzato e, francamente non me lo aspettavo proprio. Per il resto sta procedendo tutto normalmente: di giorno vita da operaio e di notte dà dongiovanni. Anche se quest'ultima è da un po' che non va avanti. Dato che non mi interessano le relazioni, o meglio da quando le ho perse, ho bisogno di ragazze su cui sfogare la frustrazione, però ultimamente sto avendo problemi a trovare donne adatte. Il problema non è che loro non si interessino a me, anzi, ma sono io che non trovo nulla di interessante in loro. Cosa peggiore: le paragono a Samantha. Già proprio lei, la fondatrice delle Golden Book, da quando siamo andati a pranzo insieme mi sento diverso. Mi rendo conto che ho passato pochissimo tempo in sua compagnia, ma quando penso a lei è come se tutto sparisse e nella mia mente ci sia solo lei. E questo non mi accadeva da quando avevo ancora lei. Ora sono circa 2 mesi che non la vedo ed ogni tanto ho la sensazione che mi manca. Delle volte mi è venuta la tentazione di andare sotto la sede ed aspettarla, anche solo per vederla da lontano. Tutto questo però non è normale, è fantascientifico. Se mi sta succedendo quel che penso io, allora sono fottuto; spero mi stia sbagliando.
A farmi tornare alla realtà è Mike, un mio collega, che mi fa una strana domanda.
"Allora, ragazzo, come va con la riccona?"
La mia mente inizia a pensare a chi possa essere questa riccona. Non mi sembra di aver conosciuto persone di questo genere.
"Logan possibile non te ne ricordi? La Signorina Moore, e chi se no?" Dice ammiccando l'altro uomo.
Oddio, come ho fatto a non collegarla a lei. Semplice, per me lei è semplicemente Samantha, non la fondatrice della casa editrice e nemmeno la "riccona" di cui parlano loro. Lei, per me, è la ragazza dai capelli biondi cenere, la ragazza che sorride poco, ma se lo fa, è capace di ravvivarti la giornata, infine lei è la ragazza dai fantastici occhi castani con le sfumature verdi e delle puntine color ambra. Mi dispiace che per le altre persone è semplicemente una riccona, lei è molto di più.
"Mike, finiscila. Non va in nessun modo con lei, dato che non mi ci sto frequentando" gli rispondo.
Magari
"E poi pur che fosse non sarebbero affari tuoi" dico acidamente.
"Ma come no, Harris? Mi è arrivata voce che l'hai invitata a pranzo e lei ha accettato" dice malizioso.
"Si è vero l'ho invitata, ma questo è successo 2 mesi fa e da quel momento non l'ho più vista"
"Ok, non ti scaldare! Voglio aggiungere una cosa. Una di una certa importanza non accetta l'invito di un povero operaio" detto questo di allontana e ritorna al suo lavoro.
Queste sue ultime parole mi fanno riflettere. Non è che ha accettato solo per compassione? Oppure solo per non farmici rimanere male?
No, ma che vado a pensare. Lei è una brava ragazza, per quel che ho visto, non farebbe mai una cosa del genere.
Ritorno anch'io a svolgere il mio lavoro, però questo pensiero continua a ronzarmi nella testa.
Non appena finita questa giornata di lavoro, i miei colleghi mi fanno una proposta.
"Harris, che ne dici di venire con noi? Andiamo a mangiarci una pizza" mi avvisa Bill.
Sto quasi per accettare il loro invito, quando sento Mike parlare.
"Bill, lascialo stare. Lui, ora, esce con le persone di un certo livello, non si abbassa al nostro"
Ed io che stavo per accettare, se la pensate così andatevene a quel paese.
"Bill, grazie dell'invito ma sono stanco ho solo voglia di andare a dormire" lo liquido sbadigliando.
"Eh vabbè, sarà per la prossima volta" dice leggermente dispiaciuto.
Nella azienda in cui lavoro, sono l'operaio più giovane fra tutti, quindi vengo trattato da novellino. Anche se, talvolta, sono io quello che fa la maggior parte del lavoro e che si spacca maggiormente la schiena. Coprendo i sessantenni che ormai non hanno più la forza dopo tanti anni di lavoro, ma tipi come Mike che a 30 anni preferiscono prendere in giro me invece che pensare al proprio lavoro. Beh, questo è il tipo di persona che sto cercando di evitare di diventare. Nel frattempo sono arrivato a casa e mi sono stravacco sul divano. Sfortunatamente ricomincio a pensare al fatto che Samantha abbia accettato solo per compassione. E se quei miei sospetti fossero veri, riuscirei a farle cambiare le sue opinioni nei mei confronti?


Buonasera, o forse buonanotte😅
Scusate il ritardo, ma ero in un luogo dove internet era inesistente.
Comunque, vi è piaciuto? Spero di sì.
Al prossimo aggiornamento!❤️
Baci🔥
—Somebody

DUE CUORI TRA LE DUNEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora