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'Insomma, vuoi dirmi che è il figlio di Natalie?'' Dice Bethany all'improvviso chiudendo il suo armadietto. ''Già è così. Non so come dirlo a Theresa'' 

''Semplicemente non dici nulla'' fa spallucce incamminandosi verso l'aula di storia, l'unica dove siamo insieme. ''Non so Bethany''

''Ci penserò'' continuo sospirando. Ho raccontato a Bethany da poco tutto quello che è successo ieri sera e non solo, anche alla festa. Mi aspettavo qualche suo consiglio per confessarlo a Theresa ma crede non sia il momento, magari è vero. 

Semplicemente non lo scoprirà e basta, non dovrei farmi molte paranoie. Qualcuno mi afferra il polso e spaventata mi volto ma subito mi tranquillizzo non appena vedo Liam davanti a me. ''Volevo scusarmi per il mio comportamento alla festa, ho avuto problemi famigliari ed ero molto abbattuto'' 

Sono stata così stupida a pensare male di lui? Lo abbraccio immediatamente per poi poggiare la mia testa sul suo petto mentre le sue braccia circondano la mia vita, riesco già a vedere le ragazze dell'istituto guardarmi male ma cerco di non pensarci. 

Infondo è un mio amico, so per certo che posso fidarmi di lui per come mi fido di Theresa e Bethany che sono le mie migliori amiche. ''Che lezione hai ora?'' sussurra al mio orecchio lentamente. 

''Storia'' rispondo abbassando lo sguardo verso il libro di storia che ho in mano. ''Bene allora ti accompagno'' 

''Ho lezione di arte nell'aula affianco'' precisa mostrandomi il suo libro. Il tragitto per arrivare nelle rispettive aule, non è silenzioso come quello dell'altra sera nella sua auto perchè ora Liam è semplicemente lui. Il solito Liam. 

''Bene, ci vediamo dopo'' lo saluto non appena davanti ai miei occhi si punta l'aula di storia, cerco Bethany con lo sguardo e subito la trovo seduta al penultimo banco. Finalmente mi vede e mi fa cenno di sedermi insieme a lei.

Mi affianco a lei incominciando a prendere il mio quadernino degli appunti, ci sarà un compito importante tra una settimana e tra l'altro,  lo stesso giorno in cui c'è anche quello di matematica quindi sarà meglio prendere appunti e stare attenta anche se lo faccio sempre.

****

Dopo tre intense ore, suona la campanella che purtroppo non indica la fine di tutte le lezioni ma bensì il pranzo in mensa. 

Ho preso così tanti appunti che ormai le mie mani imploravano libertà mentre scrivevo, inoltre il professore mi ha reso ancora più partecipe della lezione facendomi domande ogni cinque minuti e per questo lo dovrei ringraziare. 

Io, Theresa e Bethany ci dirigiamo verso il nostro solitissimo tavolo in fondo a sinistra, poco dopo al tavalone verde acqua dove ovviamente ci sono seduti quelli che hanno villone proprio come Jonathan, insomma i ricconi. 

Stranamente noto anche le ragazze nuove, non pensavo fossero le solite ricche vanitose di questa scuola. Sono sicura che sarà meglio tenerle alla larga da me.

''Ragazze, posso sedermi?'' domanda Liam con il suo vassoio in mano. Annuisco e lui si siede accanto a me, guardando schifato il suo piatto. ''Si Liam, lo sappiamo che fa schifo'' dice ridendo Theresa affiancata alla risata di Bethany. 

''Comunque stasera festa bomba in una discoteca che dista a circa venti minuti da qui, magari ci facciamo un salto'' propone Liam. ''Un'altra festa?'' domando sbuffando. 

Non mi va di andare in discoteca perché la prima volta che ci sono andata, non è andata poi così bene come speravo. Avevo un semplicissimo vestito blu notte senza una minima scollatura, -purtroppo però- dei ragazzi ubriachi cercavano di infastidirmi, mi ha aiutata un ragazzo di cui neanche mi ricordo il volto. Avrei voluto ringraziarlo molto perché se non fosse stato per il suo aiuto mi avrebbero violentato, molto probabilmente.

''Daii Vane, quindi?'' insiste Liam prendendo una cucchiaiata di purè. Accetto la proposta nonostante la mia scarsa voglia di andarci.  ''Vi passo a prendere con la mia macchina'' conclude Liam. 




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