Un ennesimo inizio

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Non ho mai creduto nel destino, ho sempre lasciato che la mia razionalità guidasse la mia vita non lasciando posto alle emozioni. Forse era ora di cambiare. Si, era proprio il momento di farlo: un'altra città, un'altra casa, altri vicini di casa. Ormai questa situazione era diventata una routine; ci trasferivamo, io mi facevo nuove amicizie, costruivo la mia vita e poi era ora di cambiare di nuovo casa, amicizie e vita. Con il passare degli anni, questa vita mi ha reso fredda nelle relazioni; tanto alla fine finivano.

"Grace, muoviti!"
La voce burbera di mio fratello mi fece riprendere dal mio stato di trance momentaneo
"Sto arrivando! "
Scendo le scale con la mia solita delicatezza da elefante in un negozio di cristalli e mi dirigo con le valige verso la macchina
"Mamma e papà potevano impegnarsi un po' di più con te, magari donandoti la delicatezza di una signorina" disse Thomas con quel sorriso da persona che vuole essere presa a sberle di prima mattina
"Mamma e papà con te non si sono per niente impegnati " risposi irritata ma ridendo. Alla fine noi ci stuzzichiamo da quando ci alziamo a quando andiamo a dormire però il bene che ci vogliamo supera ogni confine, sappiamo entrambi che qualunque cosa succeda nelle nostre vite io ci sarò per lui e lui ci sarà per me. Il nostro rapporto è così, odio e amore. A nostro vantaggio gioca il fatto che siamo quasi coetanei.. ci distanziamo di un anno e la cosa ci rende complici in alcune occasioni e rivali in altre. Ma d'altronde, chi non ha questo rapporto con la propria sorella o con il proprio fratello?

"Mettete tutto dentro e poi salite piccoli" disse mia madre con il solito sorriso rassicurante. Sembrerà strano ciò che sto per dire, ma vi assicuro che è la verità. Lei è il capofamiglia, lei è la donna in carriera, colei che porta il pane a casa; ma, nonostante ciò, lei è una mamma presente, una mamma che chiama ancora piccoli i suoi figli nonostante uno sia alto 1,90, abbia già 19 anni e tra poco andrà via per il college  e l'altra, beh l'altra si può essere definita piccola per la statura, ma l'età gioca a suo sfavore; lei è la mamma che tutti vorrebbero, sa farsi amare, rispettare e fa morire dal ridere.
"Ti farai odiare dai tuoi figli Carmen ahaha" disse mio padre aiutandoci con le valigie. Lui invece è l'incarnazione di mio fratello, o meglio mio fratello è l'incarnazione di mio padre. Adorabile in alcuni momenti e odioso in altri. Molto possessivo nei miei confronti, ma d'altronde quale padre non lo è con la propria figlia femmina?, molto complice, fin troppo, con mio fratello e amorevole con mia madre.
So di non essere molto romantica come persona, anzi secondo la mia opinione personale, non lo sono per niente, ma ammetto che ammiro molto la storia d'amore dei miei genitori: si sono conosciuti al college e da lì non si sono mai più persi di vista, mia madre si è laureata con i massimi dei voti, era una studentessa modello e soprattutto era molto bella (lo è ancora adesso) mentre mio padre era il solito "scappato di casa", il tipico ragazzo che si era iscritto al college solo per fare festa e fare colpo sulle ragazze, questo spiega il perché lui abbia mollato dopo solo due anni. Questo mia madre però non lo sapeva, infatti lui la puntò  dall'inizio, ma come ogni ragazza lo fece penare parecchio fino ad obbligarlo, involontariamente, a frequentare i corsi nonostante lui non frequentasse più.
Ecco, nella parte sentimentale della mia persona è presente questa voglia e desiderio di incontrare un'uomo come mio padre, che, nonostante tutto, ha lottato per la persona che amava e con la quale ha messo su una famiglia  facendo due figli (ovviamente io sono il frutto venuto meglio dal loro amore Ahaha ). 

                               ***
Sono ormai 7 o un po' di più che siamo in viaggio, come al solito Thomas dorme e mio padre guarda le partite sul telefono mentre mia madre guida seguendo le indicazioni del navigatore.
Per noi sarà molto strano trasferirci da NY ad una cittadella vicino Toronto, con precisione Pickering.
Forse è meglio che vi racconti più nel dettaglio questa mia vita movimentata, se così possiamo definirla: allora mia mamma è un'insegnante di letteratura, ha insegnato in molte università in giro per gli Stati Uniti tra cui Harvard, Yale ma anche università straniere in giro per l'Europa. Questo ha portato la nostra famiglia a spostarsi spesso. Abbiamo visitato un sacco di città, ma sapete, quando vi sentite ancorate con il cuore ad un posto preciso è difficile ambientarsi in altri posti. Ecco io ho sempre avuto questo problema, il mio cuore è legato alla mia città New York. Quando ero più piccola per me era più facile fare amicizia o ambientarmi, ora da prossima maggiorenne le cose si fanno più complicate ed il pensiero di ricominciare tutto da capo, forse per sempre, mi mette molta ansia ed angoscia.

"Eccoci, siamo appena entrati a Pickering" dice mia mamma tutta entusiasta; lei è felicissima di questo trasferimento ed io lo sono per lei, finalmente riesce a rilassarsi un po' e soprattutto a prendere con più leggerezza il suo lavoro. Se lo merita
"Sembra meravigliosa " dico guardando fuori dal finestrino. In effetti non mi aspettavo di trovare una città così intima, queste casette così piccole, questi viali pieni di fiori ed alberi.
Dopo qualche curva e qualche rotonda entriamo in un vialetto stretto costeggiato anche qui da alberi e dopo due casette, mia mamma si ferma e con aria soddisfatta ci guarda e dice
"Eccoci arrivati alla nostra dimora "
Io rimango imbambolata, da piccola ho sempre sognato di vivere in una casetta piccola con alberi nei dintorni, un po' come quelle che si vedono nei cartoni animati o nei film.
Scendiamo tutti dalla macchina, scarichiamo la roba e papà apre la porta di casa.
Dentro sembra più grande rispetto all'immagine esterna, sulla destra è presente una scala in legno che collega la zona giorno con la zona notte, di fronte alla porta è presente un'immenso salone con la Tv ed un divano ad angolo e, superando il salone è presente una cucina, anche essa molto grande e spaziosa.
"Allora ragazzi, sopra ci sono le vostre stanze, la prima è tua Thomas e quella di fronte è tua Grace " dice mamma con quel tono da insegnante dolce
"Ci andiamo a sistemare "
Dico per poi salire con Thomas, appena apro la mia camera noto subito un'immensa finestra che si affaccia sulla casa dei nostri vicini ma lascia intravedere anche un paesaggio verde. Credo fermamente che mia mamma abbia fatto di tutto affinché avessi una camera del genere, sa quanto io ami perdermi nei paesaggi osservandoli attraverso una finestra.
Mi siedo sul piccolo davanzale ed inizio a perdermi nella tranquillità di quella che sarà, la mia casa.

There's Nothing Holdin' Me Back ||Shawn Mendes||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora