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leggete lo spazio autrice grazie mille vi amo
((comunque siamo sempre da Jersh))

svoltai nel corridoio principale, allungando il passo più che potevo.
Tyler non si era presentato nella palestra dove adesso si stava festeggiando la fine dell'anno scolastico e io ero preoccupatissimo.
avevo pensato di vederlo entrare con la squadra di basket, orgoglioso e pompato come al solito, per poi prenderlo in giro quando si sarebbe avvicinato a me.
ogni volta lo sfottevo, il piccolo "suricato", così lui alzava gli occhi al cielo e mi faceva la linguaccia.
eppure, quella sera non si trovava da nessuna parte.
Jenna aveva detto di aver chiuso con lui, avevo paura che se la fosse presa per la rottura. di solito provava emozioni molto forti quando negative, ma non lo dava a vedere. era molto orgoglioso e non voleva che gli altri lo vedessero soffrire.
era una delle sue paure, ma non con me.
lo aveva detto "con te mi sento a mio agio anche a piangere Josh. sei l'unico con cui sono davvero me stesso" e in quel momento il mio stomaco si era rivoltato dall'emozione e lo avevo abbracciato.
eppure un abbraccio sembrava non bastare.
seguendo l'istinto, girai nell'ala ovest della scuola e sentii dei rumori.
sembravano vicini, così spalancai le porte dei bagni maschili.
calò il silenzio.
-Tyler?
provai a chiamare.
sentii un tonfo e una imprecazione subito dopo, dalla voce capii che l'avevo trovato.
-Ty? ci sei?
non rispose alla mia domanda.
-cos'hai? è per Jenna?
ancora non ottenni risposta.
così sospirai
-Tyler... so che sei lì. e so che non ti senti bene. solo... parlami. qualsiasi cosa ti stia passando per la testa, parlami, perché voglio ascoltarti e ti ascolterei parlare per tutta la vita senza mai stancarmi. non voglio che tu stia male perché sei l'unica persona per cui darei la vita se fosse necessario. quindi per favo....
uno scatto della serratura, in un attimo mi ritrovai per terra con Tyler stretto a me che silenziosamente piangeva.
non dissi nulla, semplicemente lo strinsi e gli lasciai un piccolo bacio sulla tempia.
-Josh?
mi chiamò con voce debole e carica di tristezza, mormorando contro la mia spalla
-tu vivresti per me? hai detto che per me moriresti, ma saresti disposto invece a vivere per me?
sussultai. era una domanda che non mi aspettavo.
ma la risposta la conoscevo già.
-sì Tyler. per te lo farei.
e restammo a fissarci negli occhi aspettando, forse l'uno dall'altro, qualcosa che ancora faticavamo a comprendere.

mi svegliai di soprassalto.
sopra la mia testa vidi solo il tettuccio della macchina.
fuori era buio, io mi ero addormentato.
e dovevo tornare a casa.

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sCARAMOUCH, SCARAMOUCH WILL YOU DO THE FANDANGO
amo i flashbacks/sogni/ricordi felici

è la una e quaranta qui
sto scrivendo cose
e ho una nuova domanda

posto una nuova joshler o aspetto di finire questa?

in più, volevo dirvi che ho deciso per il finale. visto che ci sono stati voti sia a favore del finale felice sia a favore di quello triste, farò un extra che includerà il finale triste che avevo in mente di dare a questa storia.
quindi terrò conto di entrambi, YAY.

++ levitate.
cazzo è troppo bella come faccio a vivere così

bad poetry;; joshlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora