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unedited (sorry)

josh

spalancai con forza la porta di casa, per essere poi investito da un silenzio assordante. mi dissi che Tyler stava ancora dormendo, anche se sapevo fosse una bugia: erano le 17:45 e non era minimamente possibile.
mi passai freneticamente una mano tra i capelli e sbuffai, chiamando poi il nome del mio coinquilino.
non ricevetti risposta.
lui non sembrava essere in casa e non avevo la minima idea di dove potesse essere.
dopo 15 minuti dove setacciai ogni parte della casa, ricevetti un messaggio e il solito dlin mi fece trasalire, se fosse stato un messaggio di Tyler avrei urlato.
e invece era Gerard.
alzai gli occhi al cielo per l'irritazione e guardai cosa aveva da dire.
"Tyler è qui"
per la prima volta nella mia vita, corsi per sei isolati senza neanche fermarmi.
arrivai alla porta di Gerard con il fiato corto, le ginocchia che stavano per collassare, un dolore immenso alla milza e gli occhi sbarrati.
suonai il campanello, aspettandomi di
v

edere una chioma marrone spuntare da dietro la porta bianca, invece mi accolse una matassa di capelli rossi che conoscevo bene.
-Gerard, dov'è lui?
il ragazzo chiuse la porta dietro di sé, incrociando le braccia.
-è dentro, guarda un film avvolto in una felpa extra-large. ma per adesso non puoi vederlo, prima devi parlare con me.
nonostante le mie continue proteste e minacce, il rosso (come me) non mosse un muscolo e alla fine dovetti cedere.
iniziammo a camminare per il suo quartiere, passo lento e sguardi persi per la strada.
-tu hai paura?
mi pose quella domanda.
-non sai quanta
rise piano, mentre una macchina passava di fianco a noi e si allontanava, lasciando dietro di sé l'odore dei gas di scarico.
-io lo amo, Gee. l'ho sempre amato ma non me ne ero mai accorto. e mi spaventa che tutto potrebbe cambiare, capisci? la nostra amicizia è la colonna portante della mia vita, se non ci fosse più io impazzirei... ho paura di perderlo e di non poterlo più ritrovare
una seconda macchina passò, il rumore del motore si affievolì man mano che essa si allontanava.
-lui ti ama, Josh. voi vi amate da troppo e tutti lo sappiamo. ed è questo il punto: se due persone si amano non si perdono mai, non restano ferme a guardare l'altro che si allontana, anzi, si corrono in contro e si schiantano, si fanno male, si amano non avendo paura di danneggiarsi.
un sospiro pesante spezzò il suo discorso.
-tu e Tyler siete due stelle cadenti che si sono scontrate. avete creato un casino l'uno nella testa dell'altro, ma se riusciste a vedere quell'immenso bordello sotto una luce diversa, non sareste così stupidi di allontanarvi. come ho già detto, vi correreste incontro.
non ricordo se fu quel discorso a farmi scivolare una lacrima per la guancia o la vista di Tyler sullo stipite della porta di casa Way.
ricordo solo di esser stato talmente felice che, come un perfetto idiota, crollai in ginocchio sul marciapiede e piansi a dirotto con un sorriso dipinto sulla faccia.

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I'M LATE
MA SONO IN MONTAGNA
CI SONO UN SACCO DI STELLE
PIANGO
VA BÈ
CIAO
OK

bad poetry;; joshlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora