Capitolo 12

22 0 0
                                    

6.50
Solita ora. Solita giornata. Solita voglia di buttarmi giù da un treno.

Mi alzo dal letto più attiva del solito perchè ieri sono andata a dormire molto tardi.

Dopo aver fatto una doccia fredda mi vesto, indossando una maglia a maniche lunghe, dei jeans neri, le mie adorate Vans e una felpa pesante.

Scendo le scale e faccio colazione. Come mi aspettavo, Matt non c'è perché ha litigato con Susan e con me, quindi sarà meglio che mi sbrighi se voglio arrivare in tempo.

"Il tuo principe azzurro oggi non c'è quindi sbrigati che mio padre mi ha obbligato a prendere l'autobus con te!"-dice Taylor facendo una faccia disgustata

"Il tuo fidanzato vorrai dire"

"No, non lo è più. Immagino tu sia contenta"

"Perché dovrei esserlo?"

"Lo sai molto bene! Giuro che te la faccio pagare"

Non rispondo, perchè le sue minacce ormai non mi fanno nè caldo nè freddo.
Mi avrà avvertito che avrebbe fatto qualcosa un sacco di volte, ma alla fine erano solo parole buttate al vento.

"Sbrigati, che l'autobus passa tra dieci minuti"

Saluto Mike e mia madre e insieme a Taylor prendo il pullman.
Lei si siede da una parte completamente opposta, ma non mi sorprende più di tanto.

Appena arrivo,mi dirigo in classe e Kyle si siede vicino a me senza dire una parola.

Che sia arrabbiato per l'altro giorno?
In fondo non ho fatto nulla di male. È sbagliato chiedere perchè Matt mi ha detto di non fidarmi di lui?

"Non si saluta più?"-gli chiedo sperando che mi risponda

"A sì, ciao"-risponde con indifferenza, senza nemmeno guardarmi in faccia.

"Sei arrabbiato con me?"

"No"

Il suo sorriso, che sembra forzato, mi fa capire che c'è qualcosa che non va.
Lo guardo meglio e solo allora noto un piccolo strato nero sotto un occhio.

Si è picchiato con qualcuno?

Decido di non saltare alle conclusioni e di lasciar perdere questa inutile conversazione.

Il prof entra e noi iniziamo la lezione.

-

Durante la ricreazione Matt e Kyle mi hanno evitato tutto il tempo, mentre io sono stata con Logan e Paige, una ragazza della mia stessa classe che ha iniziato a parlarmi da poco. Sembra molto gentile e simpatica.

"Che hai?"-mi chiede lei distogliendomi dai pensieri

"No, niente. Non avete fame?"

Non mi sento ancora pronta per raccontargli i miei problemi, piccoli, ma sono comunque problemi, perciò cambio discorso e insieme a loro mi dirigo verso le macchinette.

"Che prendete voi?"-chiede Logan

"Penso che prenderò del caffè"-dice Paige

"Caffè?!"-quasi grido

"È buono!"

"Fa schifo!"

Ho sempre odiato il caffè, soprattuto per il suo gusto amaro che mi entrava in bocca e dovevo bere due litri d'acqua per liberarmi del dusgustoso sapore.

"Ognuno ha i suoi gusti. In realtà sei l'unica a cui non piace, ma dettagli. Voi invece?"

"Le m&m's"

"Poi dammene un po'"

"Si, sogna Logan"-dico facendo la linguaccia.

La campanella di fine ricreazione suona e io ancora non riesco a credere di quanto passi velocemente il tempo quando stai con gli amici.

Salutiamo Logan e ci avviamo in classe per altre due strazianti ore di fisica.

-

"Finalmente, non ne potevo più di fisica!"-dice Paige

"Già, il prof è strano e antipatico. Sai che dobbiamo fare il compito insieme?"

"Già. Ti di venire a casa mia oggi?"

"Si, ok. A che ora?"

"Alle tre e mezza. Devo dirti anche delle cose"

"Sai che odio le sorprese"

"Aspetterai comunque. Ci vediamo oggi pomeriggio. Porta il necessario per il compito"

Mi saluta e io ricambio.
Appena esco dalla scuola, qualcuno mi prende per il polso.

"Dobbiamo parlare"-dice con tono duro.

JUST YOU AND IDove le storie prendono vita. Scoprilo ora