Mi sveglio seguita dal suono fastidioso della sveglia. Mi alzo e scendo in cucina a fare colazione, dove trovo mia madre, Taylor e Mike.
"Ti ho preparato latte e biscotti"-dice mia madre.
La ignoro sedendomi a tavola ed inizio a mangiare."Sono le dieci e mezza e tra poco devo uscire. Tornerò verso le diciotto, ti dispiace?"-continua lei.
"La tua presenza non si sente comunque."-rispondo io.
La sento sospirare.
Sono appena passate le due. Ho bisogno di distrarmi: aspetto che mia madre esca, poi vado in bagno, mi faccio una doccia e mi trucco con un filo di matita e mascara, lasciando i capelli sciolti e prendo uno zaino.
"Dove credi di andare?"-chiede Mike.
"Voglio uscire, posso o devo chiedere il permesso a te?"-dico sottolineando la parola te.
"No certo, solo non perderti. Ho saputo che non hai buon senso dell'orientamento."-risponde facendomi l'occhiolino.
"Voglio solo visitare un po' la città, per conoscerla bene. Non vorrei vagare in giro il primo giorno di scuola. Tranquillo non mi perderò"-sorrido.
Non è poi così antipatico.
Mi incammino verso le strade della città e non posso fare a meno di notare quanto è bella Los Angeles.
Entro in un negozio e inizio a provare tutti gli abiti che mi piacciono.Ne compro alcuni con i soldi che mi ha dato mia madre, così per il primo giorno di scuola sarò vestita decentemente.
Esco con mille sacchetti in mano.Mi siedo su una panchina e sento tutto quello si cui ho bosogno:il silenzio, seguito dal sottofondo della musica che ascolto.
Chiudo gli occhi, ma non mi accorgo della palla che mi colpisce in pieno volto. Mi massaggio la faccia, mi giro di scatto e davanti a me si presenta un ragazzo, a dir poco bellissimo.
"Non è un posto per dormire questo, stai attenta la prossima volta"-dice. Fa per andarsene, ma io lo blocco.
"Non stavo dormendo e comunque si dice scusa"-gli rispondo.
"Ok ti perdono" Comincio ad irritarmi.
Lo osservo bene:i suoi fini lineamenti mettono in risalto il sorriso luminoso e i suoi occhi verdi trasmettono fiducia e sicurezza. Il volto, incorniciato da una massa di capelli castani, è assolutamente perfetto e la sua figura mette in risalto il fisico atletico.
Quando si accorge che lo sto fissando faccio finta di nulla.
"So che sono bello, ma non è buona educazione fissare le persone, lo sai?"-dice lui.
"Modesto il ragazzo!"-rispondo ridendo.
"Come mai qui, in un campo da calcio a prenderti le palle in faccia?"-chiede.
"Volevo un posto tranquillo"-dico semplicemente.
"Posto sbagliato allora"-risponde lui.
"Ei Matt, ti muovi o no!"-si avvicina un ragazzo.
"Devo andare. È stato un piacere sconosciuta"
Lo vedo allontanarsi.
Mi giro e...il mio telefono!Deve essermi finito a terra quando quel cretino mi ha colpita.
Esito un attimo prima di raccoglierlo e, dato la mia fortuna, i miei dubbi sono confermati.
Torno a casa con il volto dolorante e lo schermo del telefono rotto.SPAZIO AUTRICE
Che ne pensate di questo capitolo? Fatemi sapere nei i commenti.
Ciao, al prossimo capitolo!
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JUST YOU AND I
Fiksi Remaja~Lei:bella, non ha mai avuto un ragazzo, a volte tende ad esagerare, tante amiche e vive una vita monotona. Non è particolarmente brava a scuola, ma quando vuole qualcosa lo ottiene sempre. ~Lui:bello, bravo a scuola, il ragazzo che tutti vorrebbero...