Chapter 2

796 67 15
                                    

"Cosa?! Come facevate a saperlo?!" Pronunciò il più giovane ma, come una lampadina, nella sua mente si illuminò il volto sorridente di Kihyun: il suo migliore amico doveva aver riferito che il suo compleanno era il 15 Gennaio.
"È stato Kihyun a rivelarcelo." Rispose tranquillamente l'altro, sorridendo genuinamente.
"Non... non dovevate disturbarvi così tanto per me." Diciamo che Hyungwon non si sentiva propriamente in colpa, ma non sapeva come sdebitarsi verso i suoi 6 amici che avevano organizzato tutto. Si morse il labbro inferiore e guardò la luminosa città che si estendeva per chilometri dinnanzi a lui; Hoseok non riuscì a staccargli gli occhi di dosso e, se non fosse stato per il cigolio d'apertura della porta finestra che dava alla terrazza, lo avrebbe fissato per il resto della serata passando, molto probabilmente, per un maniaco.
"Dai rientrate, stiamo per tagliare la torta." Annunciò Hyunwoo che tentava di scollarsi di dosso Kihyun che, in quel momento, sembrava proprio un cane.
Hoseok disse con tono leggero un "okay" e si avviò a seguire i due amici mentre, Hyungwon, lasciato indietro, roteò gli occhi evidentemente infastidito dall'interruzione di quella piacevole e ricercata tranquillità.
I festeggiamenti sembrarono durare fin troppo per il biondo e, ad un certo punto, confessò che non vedeva l'ora di tornare a casa perciò, Hyunwoo, scortò gli invitati verso l'uscita di casa ringraziandoli per la loro compagnia.
"Ti aiuto io a sistemare tutto, se vuoi." Dichiarò Kihyun, vedendo il ragazzo dal fare apatico sbuffare mentre guardava il disastro che era presente in casa.
"Grazie Kihyun." Disse con voce, apparentemente, senza emozioni o riconoscimenti.
"Allora, noi, torniamo a casa." Disse Minhyuk, dando una pacca affettuosa a Hoseok.
Jooheon fissò a lungo Minhyuk prima di affermare "io non ho un posto dove andare a dormire..." e abbassò lo sguardo; per qualcuno poteva sembrare una scusa, ma sapevano tutti e 6 delle difficoltà economiche che aveva e del fatto che molte volte non potesse dormire a casa sua per la mancanza di elettricità e gas.
"Vieni a stare a casa mia, su." Disse Minhyuk, avvicinando il ragazzo a sé: Minhyuk era cotto perso per il giovane castano e quella era la sua occasione per averlo tutto per sé.
Hyungwon si avviò verso la porta ma, prima che potesse aprirla, sentì due braccia possenti cingergli la vita e trascinarlo verso il petto del possessore.
"Prima di andartene, devo darti una cosa." Disse Hoseok, ridacchiando alla reazione del minore: infatti Hyungwon rimase così spiazzato che per qualche secondo non riuscì più a respirare.
Il maggiore gli diede il pacchettino che conteneva un romanzo giallo; Kihyun gli aveva rivelato il titolo di un libro che il biondo tanto desiderava.

Passarono i giorni e le settimane: ormai Hyungwon aveva riletto almeno 10 volte il libro che gli aveva regalato Hoseok e non solo per la storia avvincente, ma anche perché gliel'aveva regalato lui. Ormai aveva compreso di essere innamorato di Hoseok e, essendo che da due anni addietro sapeva di essere omosessuale, aveva accettato, con una nota non indifferente di amarezza, l'amore che provava nei confronti del ragazzo più anziano; era amarezza dovuta, soprattutto, al fatto che sapeva perfettamente che l'amato era eterosessuale e il suo era un amore a senso unico. Realizzò, mentre lavava i pochi piatti utilizzati per consumare la sua cena, che non aveva mai svelato a nessuno il suo orientamento sessuale perché la società coreana ripudiava i gay, li vedeva come un oltraggio alla società e alla religione; si chiese se i suoi 6 amici l'avrebbero accettato comunque e dalla testa prese vita un brivido che gli percorse inquietantemente la schiena... aveva paura.
Finì di lavare le stoviglie e le ripose accuratamente nella credenza, sistemò gli ultimi dettagli della cucina e poi si diresse in sala da pranzo trascinando pesantemente i piedi; anche il suo migliore amico provava le sue stesse sensazioni per un ragazzo, allora perché?! Perché aveva così tanta paura?!
Si lasciò cadere sul morbido divano e accese la TV senza realmente prestare attenzione al susseguirsi di immagini in quello schermo piatto.

Hoseok, intento a disegnare, si ritrovò a figurarsi nella mente il volto perfetto di Hyungwon: aveva fissato per così tante volte le sue labbra prorompenti che avrebbe potuto dire l'esatto numero di tagli e pellicine che vi erano presenti, eppure gli pareva troppo strano: quelle cose, di solito, le faceva con le ragazze, non era mai stato attratto da un ragazzo anche perché, nella società in cui vivevano, era proibito.
Scrollò le spalle e tornò a concentrarsi sul disegno senza accorgersi, però, che il soggetto che stava dipingendo con gli acquerelli era proprio Hyungwon; disegnò fino a che non completò il disegno e lo ripose vicino alla finestra ad asciugare poi, con gesto meccanico e senza riflessioni, si distese sul letto e fissò il soffitto fino a che non cadde fra le braccia di Morfeo.

oɴʟʏ ʏoᴜ - ʜʏᴜɴɢwoɴʜo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora