Capitolo 2

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«Domani vieni a cena da me?» mi chiede Luke dall'altro capo del telefono.

«Perché tu sai cucinare?» lo prendo in giro io.

«Direi di no» confessa «Quindi prenderemo delle pizze»

«Mi sembra un'ottima idea anche se dovresti fare un corso di cucina»

«Allison, ti ricordo che nemmeno tu sai cucinare»

«Io almeno un piatto di pasta lo so fare» dico da finta vanitosa. Lo sanno tutti che in cucina faccio schifo.

«Neanche quello»

«Idiota» dico sentendo la risata più bella che io abbia mai sentito.

Sento bussare alla porta della mia camera.

«Devo andare adesso»

«Ci sentiamo più tardi?»

«Sì certo»

«Ok. Ti amo»

«Ti amo anche io»

Chiudo la telefonata e dico:«Avanti!»

«Scusami il disturbo Allison ma hai un minuto?» chiede mio padre sulla soglia.

«Certo papà, vieni, siediti» dico facendogli spazio sul letto.

«Ecco io volevo parlarti di Molly» Oh no «È da giorni che non fate altro che evitarvi. Cosa sta succedendo?»

«È...È successa una cosa...tra noi» esito. Non posso raccontagli che sua figlia probabilmente sta con uno che ha tentato di aggredire l'altra sua figlia. È assurdo.

«Non serve che me ne parli» ha capito per fortuna «ma non mi piace che tra di voi ci sia qualcosa che non va»

«Lo so papà, neanche a me piace» ed è vero «le parlerò il più presto possibile»

«Cercate di risolvere i vostri problemi mi raccomando» mi dice con occhi speranzosi.

«D'accordo papà» si avvicina e mi lascia un bacio sulla fronte prima di andarsene.

Devo assolutamente parlare con Molly.

Vado verso camera sua e trovo la porta socchiusa.

Busso. Non risponde nessuno. Entro.

«Molly?» non c'è nessuno.

Faccio per uscire ma sento il suono di notifica del suo cellulare sulla scrivania. Vorrei non guardare ma è proprio a venti centimetri da me.

È più forte di me.

Leggo il messaggio sullo schermo senza aprirlo.

-Sicura che non lo scoprirà nessuno? È pericoloso.
Nate

Esco prima che Molly possa tornare e trovarmi a sbirciare nel suo telefono. Non sarebbe per niente una bella cosa.

Mi butto sul mio letto. Che diavolo intendeva Nate?

Qualsiasi cosa sia, è sicuro che quei due nascondono qualcosa, ma cosa?

Avviso subito Emma che mi risponde in un battibaleno:

-Arrivo tra cinque minuti.
Emma

Poso il cellulare sul comodino e continuando a pensare a quello che ho appena visto aspetto la mia amica.

Non sono contenta che Nate sia tornato, non lo sono proprio per niente. Mi ha fatto vivere uno dei momenti peggiori della mia vita. Ora che Molly sta insieme a lui non mi sento per nulla sicura.

«Dobbiamo parlare» Emma entra in camera mia come se ormai questa fosse casa sua.

«Assolutamente» confermo io.

«Molly e Nate stanno nascondendo qualcosa»

«Qualcosa di grosso»

«Hai ragione» si passa le dita sul mento «Dobbiamo scoprire di cosa si tratta»

«Come?»

«Non lo so ma mi verrà un'idea. Parla con Molly intanto, prova a tirarle fuori il maggior numero di informazioni possibile»

«Ok stasera dopo cena le parlerò. A proposito ti fermi a cena?»

«Credo di sì. Ho detto ad Evan che avrei passato del tempo con lui» conclude alzandosi e andando verso la camera di mio fratello.

A tavola Emma non fa altro che analizzare ogni singolo movimento e ogni singola parola di Molly. Ogni tanto le faccio segno di non continuare a fissarla ma è più forte di lei.

«Molly posso parlarti un attimo?» dico dopo che Emma e Evan se ne sono andati in camera. I miei genitori sorridono sentendomi pronunciare quella frase ma vorrei davvero che conoscessero tutta la storia prima di essere così felici.

«Certo» dice alzandosi e seguendomi in camera.

«È dal giorno del ballo che mi eviti. Che succede?» comincia lei dopo avermi vista un po' in difficoltà. Dannazione non sono mai stata brava con le parole.

«Ti ho vista con Nate al ballo e sono rimasta scioccata»

«Perché? Pensi che un ragazzo così bello non possa stare con una come me?» dice indignata.

«No no assolutamente!» perché diavolo pensa una cosa simile? Sono entrambi bellissimi.

«So quello che è successo tra te e Nate»

«Lo sai?» chiedo un po' troppo incredula. È il suo ragazzo d'altronde, glielo deve aver detto per forza.

«Si ma ora sta con me e io sto davvero bene»

«D'accordo. Sono felice per te. Lui sta ancora da suo padre?» provo a chiedere.

«Credo di sì...sì» non mi è sembrata poi tanto sicura. Sta mentendo ovviamente, suo padre non sa niente.

«Okay»

«Non mi va che ci ignoriamo ancora Allison» dice prendendomi le mani.

«Nemmeno io» vorrei farle altre domande su Nate, dov'è ora, da quanto è tornato in città ma se mi ha già mentito una volta non credo abbia problemi a farlo di nuovo.

Mi abbraccia e io non posso fare altro che ricambiare.

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